La ristorazione italiana eccelle sotto diversi aspetti, ma ha anche i suoi problemi: uno di questi problemi, conosciuto come micro-management, è diventato un nemico comune per molti ristoratori e imprenditori nel campo della ristorazione.
In questo articolo esploreremo il micro-management, mettendo in luce le sue conseguenze negative e offrendo un antidoto per liberarsi da questa pratica soffocante.
La definizione di micro-management
Il micro-management è una pratica in cui i manager o i titolari tengono sotto controllo ossessivo il lavoro dei dipendenti, monitorando ogni singolo aspetto, dalla più insignificante incombenza quotidiana ai più grandi dilemmi filosofici.
Potrebbe sembrare un modo efficace per perseguire la perfezione, ma in realtà è tutto il contrario. Il micro-management può risultare un nemico silenzioso che mina la produttività e il benessere delle squadre di lavoro.
Gli umani non sono robot
In cucina e in sala non abbiamo a che fare con automazioni che producono macchine.
Le persone che lavorano nel settore della ristorazione hanno bisogno di autonomia, fiducia e rispetto per le loro competenze. Quando i manager o i proprietari interferiscono costantemente con il lavoro dei dipendenti, si crea un ambiente in cui i collaboratori si sentono costantemente osservati e controllati. Questo porta a un calo del morale, a un aumento dello stress e, ironicamente, a una riduzione della produttività.
Il blocco dell’innovazione del micro-management
Il micro-management non solo soffoca la creatività, ma impedisce anche lo sviluppo di un senso di appartenenza e l’iniziativa dei dipendenti nel migliorare il ristorante.
Quando ogni decisione deve passare attraverso l’approvazione di un unico individuo, l’innovazione è soffocata nella culla. Questo può portare a un’immobilità del ristorante, con l’incapacità di adattarsi ai cambiamenti e crescere. Ma non solo. Il micro-management rappresenta anche uno spreco di tempo sia per i manager che per i dipendenti. I manager perdono preziosi minuti e ore a dire agli altri cosa fare o a ripetere costantemente le istruzioni, mentre i dipendenti devono spiegare di continuo che stanno facendo il proprio lavoro come richiesto. Questo crea una squadra stressata, demotivata e inefficace, costretta a lavorare sulla difensiva piuttosto che concentrarsi sul proprio lavoro.
L’antidoto? Delega e fiducia
L’antidoto al micro-management è la delega. I manager devono imparare a fidarsi dei propri collaboratori e a delegare compiti e responsabilità in modo adeguato.
La regola d’oro della delega è semplice: quando delegate, dimenticatevene. Concentratevi solo sui risultati e intervenite solo se necessario.
Questo richiede fiducia e coraggio, ma l’alternativa, il micro-management, è molto più dannosa. È importante che titolari e manager abbiano una conoscenza approfondita del funzionamento del ristorante e delle operazioni quotidiane.
Tuttavia, c’è una differenza significativa tra conoscere i dettagli e controllarli. È fondamentale limitarsi a conoscere i dettagli ma concentrarsi sul controllo dei risultati. Il micro-management è un problema diffuso nella ristorazione, ma non è insormontabile. Liberarsi da questa pratica soffocante richiede fiducia, delega e un cambio di mentalità da parte dei manager e dei titolari.
Dimenticatevi il micro-management e concentratevi sui risultati, dando spazio alla creatività, all’autonomia e all’iniziativa dei vostri dipendenti. In questo modo potrete creare un ambiente di lavoro più felice, più produttivo e più propenso all’innovazione.
[Questo articolo è tratto dal numero di settembre-ottobre 2023 de La Madia Travelfood. Puoi acquistare una copia digitale nello sfoglia online oppure sottoscrivere un abbonamento per ricevere ogni due mesi la rivista cartacea]