Nel mondo aziendale, la figura del “Bastian contrario” – ovvero colui che solleva costantemente preoccupazioni e propone idee alternative – è spesso vista con diffidenza.
Molti leader e manager tendono a favorire dipendenti che prendono iniziative e costruiscono reti, mentre chi avanza suggerimenti o esprime dubbi rischia di essere percepito come un semplice lamentoso. Questa visione, però, potrebbe nascondere un’opportunità mancata.
Iniziativa e proattività nascondono una doppia faccia, da una parte sono sicuramente qualità preziose in ambito lavorativo, tuttavia, quando queste caratteristiche si trasformano in una chiusura verso il feedback critico, possono diventare controproducenti.
Il “ Bastian contrario” spesso ha la capacità di identificare potenziali problemi o aree di miglioramento che altri potrebbero trascurare. La sua tendenza a sollevare dubbi può, in realtà, essere un motore di innovazione e prevenzione di crisi e sinonimo di sincerità e fiducia.
Chi si distingue per la propria tendenza a mettere in discussione lo status quo può, tuttavia, sentirsi spesso isolato. Questa solitudine può costituire un prezzo alto da pagare.
Tuttavia, è essenziale che le aziende riconoscano il valore di queste voci discordanti, poiché possono svolgere un ruolo cruciale nel salvare l’azienda da errori non visti o anticiparne di possibili.
Per essere efficace ed ascoltato, il “Bastian contrario” dovrebbe imparare a comunicare in modo più empatico. Spesso, la tendenza è quella di enfatizzare i punti di forza e minimizzare le debolezze. Tuttavia, quando si presenta una nuova idea o si propone un cambiamento, può essere più efficace iniziare sottolineando le potenziali debolezze. Questo approccio disarma gli ascoltatori e abbassa le difese, creando un terreno più fertile per la discussione.
Alcuni lo definiscono l’effetto Sarick, che suggerisce di iniziare con un messaggio del tipo “ecco perché non dovreste comprare il nostro prodotto”, è un esempio di come questo approccio possa essere utilizzato. Presentando prima le debolezze, si stabilisce un clima di fiducia, abbassa le difese dell’ascoltatore e predispone all’interesse, ciò che risulta fondamentale è di mostrarsi preparati su ogni possibile obiezione.
Ma chi presenta nuove idee, deve necessariamente tenere conto del principio di familiarità. Nel presentare nuove idee, ci troviamo di fronte a una sfida comunicativa che spesso sottovalutiamo: la familiarità che abbiamo con il nostro concetto rispetto alla novità che rappresenta per gli altri. Questa dinamica può essere paragonata a tamburellare con le dita un motivetto famoso. Mentre per noi il ritmo è chiaro e distintivo, per chi ascolta potrebbe essere un insieme confuso di suoni.
Il Dilemma del “Motivetto Sconosciuto”
Immaginate di tamburellare con le dita un motivetto.
Nella vostra mente, la melodia è chiara e definita. Ogni nota, ogni variazione di tono è familiare. Ora, chiedetevi: chi tra coloro che vi ascoltano sarà in grado di riconoscere quella melodia? Ve lo dico io, nessuno.
Eppure, per voi, è così evidente.
Quando presentiamo una nuova idea, ci troviamo in una situazione simile. Abbiamo trascorso ore, giorni, forse settimane a elaborarla.
Abbiamo riflettuto su ogni problema, formulato soluzioni, e sviluppato una visione completa. Questa profonda familiarità ci rende quasi incapaci di vedere l’idea con gli occhi di chi la sente per la prima volta.
La scarsa familiarità genera scetticismo.
Questo è un punto cruciale da tenere in mente.
Per noi, l’idea è un motivetto chiaro e melodioso, ma per chi ascolta è una novità, un suono sconosciuto che deve essere prima compreso e poi, eventualmente, apprezzato. Non è raro che un’idea brillante venga accolta con freddezza semplicemente perché non è stata comunicata tenendo conto di questa differenza di percezione.
Per superare questo scoglio comunicativo, dobbiamo imparare a presentare le nostre idee tenendo conto della prospettiva degli altri, ciò significa:
- Introdurre Gradualmente: Non saltare direttamente ai dettagli complessi. Inizia con il contesto e le basi, costruendo la comprensione passo dopo passo.
- Usare Analogie Familiari: Collega la tua idea a concetti o esperienze già noti al tuo pubblico.
- Ascoltare e Osservare le Reazioni: Sii attento alle risposte del tuo pubblico. Le loro domande e i loro commenti possono darti indicazioni preziose su come stanno percependo e assimilando l’idea.
- Essere Pazienti e Aperti ai Feedback: Ricorda che ciò che è ovvio per te potrebbe non esserlo per gli altri. Essere aperti ai feedback e pazienti nel chiarire dubbi o malintesi è fondamentale.
In conclusione, la prossima volta che presenterai un’idea innovativa, ricorda il paradosso del motivetto. La tua chiarezza mentale non garantisce una comprensione immediata da parte degli altri. Adattare il tuo approccio comunicativo per colmare questo divario è la chiave per trasmettere efficacemente la tua visione e ottenere il supporto necessario per realizzarla.
Mentre le aziende o chi le gestisce, farebbero bene a valorizzare e ascoltare i loro “Bastian contrari”. Questi individui non solo possono prevenire disastri aziendali, ma possono anche essere fonte di nuove e preziose idee. Incoraggiare una comunicazione più empatica e vulnerabile potrebbe portare a una cultura aziendale più aperta e innovativa, dove ogni voce ha il potere di contribuire significativamente al successo dell’organizzazione.
[Questo articolo è tratto dal numero di marzo-aprile 2024 de La Madia Travelfood. Puoi acquistare una copia digitale nello sfoglia online oppure sottoscrivere un abbonamento per ricevere ogni due mesi la rivista cartacea]