Devo confessare che non amo il running e ammiro chi lo pratica con costanza. Ultimamente però mi trovo, con il mio staff, a correre, ma corro davvero tanto… dietro ai social media manager, o presunti tali (perché alcuni di loro, che così si definiscono, sono solo un insulto alla categoria) che si appropriano del Meta Business e dell’account business dei clienti, estromettendo poi il proprietario.
Per i pochi che non lo sanno, Meta Business Suite è lo strumento di gestione dei social media, che consente di gestire tutti i propri account Facebook e Instagram in un unico luogo. Parallelamente a Meta Business Suite si posiziona l’Account business, (se è stato creato) che permette di gestire la proprietà e gli accessi alle diverse pagine.
A Meta non importa chi gestisce cosa, Meta non controlla, a Meta interessano i numeri, le sponsorizzate, etc, pertanto se vi state chiedendo “Non basta reclamarne la proprietà?” la risposta è “dipende da chi risponde nella chat di assistenza, se risponde”.
Il gruppo di Zuckenberg non si è posto, purtroppo, il problema della figura del social media manager e della possibilità di conflitti tra questi e il cliente, vero proprietario.
Mi spiego meglio: tu, proprietario del tuo Meta, non hai tempo, capacità o conoscenze sufficienti per gestirlo e ti affidi a una agenzia, a un amico/a, “atuoccuggino” e gli affidi tutto. Più esperto di te, ti guida e si nomina prima amministratore, per non avere limitazioni nei movimenti, poi magari col tempo elimina te, proprietario, dal ruolo di amministratore (anche se in realtà possono coesistere più amministratori Meta) e dall’account business.
Se tutto procede come deve non ci sono problemi; se invece, come spesso accade, il proprietario non è contento, perché il social media manager non pubblica o le richieste diventano esose, inizia la mia corsa.
Corro dietro a persone che non conosco, che si nascondono sotto pseudonimo, con email non più attive, oppure corro dietro a quello che quando capisce di avere alle calcagna una che ci capisce qualcosina, trasforma la mia in una corsa ad ostacoli.
Per un cliente della ristorazione con 7 attività differenti ho affrontato la maratona di New York!
7 locali, sette Meta Business diversi, 7 account business, con 7 gestori differenti: dall’agenzia blasonata, all’amico dei propri figli. Subentrando nella gestione, con alcune agenzie ho avuto un rapporto sereno e cordiale attraverso il quale ci siamo scambiati i ruoli senza problemi, con altre, che avevano chiuso i rapporti in malo modo col mio cliente, è stato difficile interfacciarsi ed in un solo caso abbiamo dovuto chiedere il recupero dell’account business (2 mesi di chat, invio di documenti di proprietà del locale, tanta pazienza e la fortuna di beccare operatori disponibili – operazione non riuscita in altri casi -).
Il caso dell’amico di famiglia che gestiva i social di questo mio nuovo cliente è stato il più bizzarro: a parte la pubblicazione isterica di 15 storie al giorno, o video ballerini che avrebbero messo alla prova lo stomaco di un marinaio, il soggetto gestore sosteneva di non sapere chi fosse il proprietario dell’account pubblicitario collegato a Meta. Faceva finta di non saperlo! Ho scoperto poi che aveva inglobato l’account del mio succitato cliente nella gestione dei social di uno dei suoi diretti concorrenti!
Ora, se la concorrenza avesse saputo gestire Meta e l’account business, avrebbe potuto cancellare i social del nostro Ristoratore in un secondo e vanificare il lavoro di anni. Il concorrente inoltre non sa tuttora di aver pagato anche le sponsorizzate dell’altro Ristoratore e che il piccolo social media manager lucrava su entrambi.
7 locali, collegati a un solo account business: avrebbe dovuto essere così fin dall’inizio.
E tu, sei sicuro di essere proprietario del tuo account business?
Scrivete per problemi relativi ai vostri social a: social@lamadia.com
[Questo articolo è tratto dal numero di marzo-aprile 2024 de La Madia Travelfood. Puoi acquistare una copia digitale nello sfoglia online oppure sottoscrivere un abbonamento per ricevere ogni due mesi la rivista cartacea]