
Oggi la parola LEADERSHIP è sulla bocca di tutti, ma in molti teorizzano un concetto astratto senza sapere cosa veramente significhi e, soprattutto, senza identificare un processo chiaro da seguire che possa finalizzare la propria crescita professionale e/o personale. Ma che cosa è la leadership?
Vorrei partire col dare una breve descrizione di che cosa sia la leadership e, successivamente, fornirvi un decalogo che possa aiutarvi a mantenere autorevolezza e a crescere all’interno del vostro team; desidero proporvi un livello di motivazione sempre all’altezza delle aspettative, che non indulga al lusso discriminatorio di pensare che chi ci circonda debba dare sempre il meglio a prescindere dalle nostre azioni: il nostro ruolo è infatti primario nell’esercitare influenza come leader, mantenere alto il picco motivazionale dei nostri collaboratori, senza scuse che giustifichino una eventuale nostra pigrizia.
Ma torniamo al punto: la leadership è un processo attraverso il quale un individuo influisce e guida un gruppo di persone per raggiungere un obiettivo comune.
La leadership coinvolge la capacità di ispirare, motivare e guidare gli altri, così come la capacità di prendere decisioni e assumersi la responsabilità delle conseguenze.
La leadership non è limitata solo a coloro che occupano posizioni di autorità o di gestione, ma può emergere da qualsiasi individuo che dimostri capacità di influenzare e ispirare gli altri: che sia in piccolo o in grande non importa. La leadership può manifestarsi in vari contesti, come nell’ambito professionale, nell’ambito comunitario o nelle relazioni personali.
Le qualità di un leader possono includere l’integrità, la fiducia, la visione, la capacità di comunicazione efficace, l’empatia, la flessibilità, la capacità di assumersi rischi e la capacità di prendere decisioni ponderate. Un leader è in grado di gestire le sfide, motivare gli altri, risolvere i conflitti e incoraggiare lo sviluppo del talento.
La leadership può essere esercitata con diversi stili. Ogni stile di leadership può essere adatto a diverse situazioni o a diverse persone all’interno di un gruppo.
È importante notare che la leadership non riguarda solo il comando o il controllo, ma anche la capacità di creare un ambiente collaborativo e di sostenere il successo degli altri. Un vero leader è in grado di guidare gli altri verso il raggiungimento degli obiettivi comuni, promuovendo lo sviluppo personale e professionale dei membri del gruppo.
L’esempio del mio stile:
Nel corso degli anni ho provato differenti stili e approcci di leadership con il mio team: devo dire che quello con cui ho ottenuto migliori risultati e che uso tuttora – nonostante specie all’inizio mi abbia portato ad un consumo notevole di energie per mantenere il controllo, in quanto non automatico – è la leadership basata sulla gentilezza.
La leadership gentile, conosciuta anche come leadership compassionevole o leadership empatica, è appunto un approccio che si basa sulla gentilezza, sulla compassione e sull’empatia. Si tratta di un modo di guidare gli altri che mette l’accento sulla cura, sulla considerazione e sulla connessione emotiva.
La leadership gentile si contrappone all’approccio autoritario o coercitivo, in cui il leader utilizza il potere e il controllo per influenzare gli altri. Al contrario, il leader gentile si preoccupa del benessere e dello sviluppo delle persone che guida, promuovendo un ambiente di lavoro positivo e stimolante.
I leader gentili sono empatici e si mettono nei panni degli altri, cercando di capire i loro bisogni, le loro sfide e le loro prospettive. Questo tipo di leader si preoccupa sinceramente delle persone che guida e si impegna per il loro successo, fornendo sostegno, feedback costruttivo e opportunità di crescita.
La leadership gentile si basa su principi come il rispetto, la fiducia, la generosità e la comunicazione aperta. Questa tipologia di leader incoraggia la partecipazione attiva dei membri del team, favorisce un clima di lavoro positivo e promuove la collaborazione e il supporto reciproco.
Gli effetti della leadership gentile possono essere molteplici. I membri del team si sentono valorizzati, ascoltati e motivati a dare il loro contributo migliore. Ciò può portare a un aumento dell’impegno, della soddisfazione e della produttività, nonché a una migliore coesione di gruppo e a un clima di lavoro positivo.
Perché ho scelto questo stile? Parecchio tempo fa ho intrapreso un percorso accademico relativo allo sviluppo dei talenti; il presupposto era cercare di comprendere come funzionasse il cervello dal punto di vista neuroscientifico e quanto queste conoscenze potessero fornirmi strumenti utili a migliorarmi come individuo, come professionista e come leader.
Questo stesso percorso mi ha portato a riflettere sull’importanza, da parte delle persone, di sentirsi al sicuro per mantenere un livello di motivazione alto (necessario al raggiungimento degli obiettivi, personali e/o professionali): quando ci sentiamo al sicuro, quando ci sentiamo capiti, compresi, ci sentiamo bene; in questo momento il nostro corpo produce ossitocina, l’ormone del benessere che ci porta ad avere un atteggiamento più creativo-propositivo, dunque più efficace e produttivo, rispetto ad uno stile di leadership autoritaria modello anni ’80, che altro non fa che produrre livelli di cortisolo altissimi, dunque di stress ed una risposta automatica del nostro tronco encefalo di fright, fight or fly (ma di questo parlerò più avanti).
Ma come posso migliorare il mio stile di leadership, in concreto?
Prova con il piano in 10 punti che di seguito ti descrivo.
Fase 1: Auto-riflessione e consapevolezza
• Fa un’analisi approfondita delle tue competenze di leadership attuali e delle aree che desideri migliorare.
• Rifletti sul tuo stile di comunicazione e sulle tue abilità di connessione con gli altri.
• Identifica i punti di forza e le aree di sviluppo in termini di leadership, connessione e comunicazione.
Fase 2: Definizione degli obiettivi
• Stabilisci obiettivi chiari e specifici per migliorare la tua leadership, connessione e comunicazione.
• Assicurati che gli obiettivi siano realistici, misurabili e temporalmente definiti.
Fase 3: Sviluppo delle competenze di leadership
• Identifica le competenze di leadership che desideri migliorare, come la capacità di ispirare, motivare e guidare gli altri.
• Partecipa a corsi di formazione, leggi libri o segui webinar per acquisire nuove conoscenze e abilità di leadership.
• Cerca modelli di leadership da seguire e apprendere da loro.
Fase 4: Sviluppo delle abilità di connessione
• Metti in pratica l’empatia e la capacità di ascolto attivo per comprendere meglio gli altri.
• Coltiva relazioni autentiche con i membri del tuo team o con le persone con cui lavori.
• Promuovi un ambiente inclusivo e di fiducia in cui tutti si sentano valorizzati e ascoltati.
Fase 5: Miglioramento delle abilità di comunicazione
• Studia tecniche di comunicazione efficace, come la chiarezza, l’assertività e la capacità di fornire un feedback costruttivo.
• Pratica la comunicazione verbale e non verbale, presta attenzione al linguaggio del corpo, alla postura e all’espressione facciale.
• Sii consapevole dell’uso delle parole e della comunicazione scritta, assicurandoti che il tuo messaggio sia chiaro e comprensibile.
Fase 6: Sviluppo di una visione e di una strategia
• Definisci una visione chiara e coinvolgente per il tuo team o la tua organizzazione.
• Sviluppa una strategia per raggiungere gli obiettivi stabiliti, coinvolgendo gli altri nella sua creazione e implementazione.
Fase 7: Leadership attraverso l’esempio
• Sii un esempio di leadership positiva, mostrando comportamenti e valori coerenti con la tua visione.
• Fa affidamento sulla tua intuizione e sul tuo giudizio per prendere decisioni etiche e informate.
• Promuovi una cultura dell’apprendimento continuo e dell’adattamento al cambiamento.
Fase 8: Coinvolgimento e delega
• Coinvolgi il tuo team nelle decisioni e nel processo decisionale.
• Delega compiti e responsabilità in modo appropriato, fornendo supporto e risorse necessarie.
• Riconosci e valorizza il contributo degli altri, incoraggiando il loro sviluppo e la crescita professionale.
Fase 9: Monitoraggio e feedback
• Monitora regolarmente i progressi verso gli obiettivi stabiliti.
• Fornisci feedback tempestivi e costruttivi al tuo team, incoraggiando il loro sviluppo e miglioramento.
• Valuta il tuo stesso progresso e chiedi feedback agli altri per identificare eventuali aree di miglioramento.
Fase 10: Adattamento e miglioramento continuo
• Sii aperto all’apprendimento e all’adattamento alle nuove sfide e opportunità.
• Continua a migliorare le tue abilità di leadership, connessione e comunicazione attraverso la formazione e la pratica costante.
• Valuta periodicamente il tuo piano di azione e apporta eventuali modifiche o aggiustamenti necessari.
E ricorda SEMPRE che il successo di un piano di azione dipende dalla tua dedizione, impegno e perseveranza nel metterlo in pratica. Sii paziente con te stesso e con gli altri, e sii aperto a imparare dagli eventuali errori lungo il percorso.
[Questo articolo è tratto dal numero di settembre-ottobre 2023 de La Madia Travelfood. Puoi acquistare una copia digitale nello sfoglia online oppure sottoscrivere un abbonamento per ricevere ogni due mesi la rivista cartacea]