Ho letto la locandina di un corso di avvicinamento al vino che si terrà la prossima settimana in quel di Tor San Lorenzo (RM), presso un noto ristorante: prima lezione – prima di quante, non si sa – tenuta da un sommelier, degustazione di vini di qualità in abbinamento a cibi di qualità il tutto per il modico prezzo di 15 euro.
Brividi, orrore e rabbia sono le sensazioni immediate.
Quando poi ho sentito una persona dire: <<che me frega, con 15 euro, passo la serata, mangio e bevo bene>>, lo sgomento è stato totale.
Avrei potuto farmi gli affari miei e tacere per sempre, ma pur sapendo di sprecare il mio fiato, perché non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, due cosine gliele ho dovute dire:
- con 15 euro non mangi e bevi qualità neanche a casa;
- in locandina non sono elencati sponsor che abbattono il food & beverage cost. Dunque ammesso che il sommelier voglia regalare la sua prestazione, il suo tempo e la sua professionalità, perché il proprietario del ristorante ci dovrebbe rimettere? Siamo proprio sicuri che vino e cibo non saranno di qualità?
- a Roma il costo di un corso serio di avvicinamento al vino, ben strutturato, tenuto da docenti di indubbia esperienza e preparazione va dai 300 ai 500 euro, prezzo che varia in base alla location, al materiale didattico incluso, al numero di lezioni e di vini degustati.
Com’è possibile che nel ristorante di cui sopra, una lezione con degustazione di cibo e vino di qualità inclusa, costi così poco? Ma soprattutto, com’è possibile che la gente decida di partecipare?
Quanta disinformazione, quanta mancanza di cultura, quante persone che ancora identificano il vino con “una bevuta” e il cibo con “la panza piena”. E’ grazie a loro che si rovina il mercato, perché non dimentichiamo che è la domanda che fa l’offerta!
Se non posso seguire un corso costoso, non lo seguo, ma non ci penso proprio a frequentare uno pseudo corso da quattro soldi così come se non posso comprare un capo firmato, non mi accontento della versione taroccata.
La verità è che si è perso il valore dalla Qualità, quella con la “Q” maiuscola. Ciò accade in ogni settore. Chi fa video con attrezzatura professionale rischia di diventare fuori mercato a causa di video maker che utilizzano il cellulare, che poi l’immagine sia sgranata e l’audio magari distorto poco importa, ma questa è un’altra storia.
Fatto sta che sempre più spesso si pensa solo al prezzo, ma attenzione: il risparmio non è mai guadagno!