
Esiste un detto: “Pensavo acqua, ma non tempesta”, che per fortuna non dobbiamo utilizzare nel caso della nostra degustazione. In questo caso, infatti, l’acqua non ha prodotto così tanti danni a Montalcino come si presumeva, per cui non tutto il male viene per nuocere.
Sul sito del Consorzio del Brunello di Montalcino il presidente Patrizio Cencioni racconta: “L’annata 2014 è stata una vera e propria sfida che, grazie all’impegno congiunto di produttori ed enologi, oggi possiamo dire essere stata vinta sul mercato. È stata una stagione contrassegnata dalle difficoltà climatiche, quindi molto impegnativa, che ha comportato una riduzione della produzione stimata sui 6 milioni di bottiglie, quindi un 30% in meno rispetto al nostro standard. Solo l’ottimo lavoro in vigna e nella fase di fermentazione hanno potuto trasformare il prodotto in cantina nel vino all’altezza della fama del Brunello”.
Mi soffermerei sull’ottimo lavoro in vigna perché concordo pienamente con il Presidente del Consorzio.
Dopo un’annata stile anni ’80 come la vendemmia 2013, pare che i vignaioli di Montalcino abbiano tradotto molto bene in bottiglia un’annata fresca e ricca di piogge come la 2014. Questa vendemmia è stata particolarmente complicata sia sul fronte climatico sia su quello agronomico; molti sono riusciti a contenere la parte verde portando in bottiglia una buona uva.
Il Brunello di Montalcino 2014 non si rivelerà un’annata banale e non va sottovalutata.
Come si presenta nel bicchiere quest’annata? Come un Brunello che ha voglia di farsi bere subito ma che ammicca al futuro. Diluizione e grande bevibilità i tratti somatici di questa vendemmia, con vini estremamente eleganti.
Stiamo parlando di sangiovesi esili, magri e verticali, ma non verdi e scorbutici come da copione per chi legge questa vendemmia sulla carta. Sicuramente la fragranza e, come dicevamo, la bevibilità la fanno da padrone; secondo il sottoscritto può rivelarsi una vendemmia atta a sfidare le curve del tempo. Ma di questo avremo modo di parlare.
La vendemmia 2014 deve essere aspettata, ha bisogno ancora di bottiglia prima di potersi esprimere correttamente, ma già ad oggi ritroviamo una buona bevibilità nonostante la gioventù. Non tutti i versanti si sono comportati, ovviamente, nella stessa maniera.
La zona, l’esposizione, la geologia e l’esperienza sono in grado di fare la differenza in un terroir come quello di Montalcino quando si affrontano annate difficili come queste.
Il Brunello di Montalcino riserva 2013 è ancora di difficile lettura: solo il tempo potrà far chiarezza su un millesimo così contrastante, almeno in questo momento. I presupposti ci sono, ma qualche dubbio rimane.
BRUNELLO DI MONTALCINO 2014
POGGIO DI SOTTO: un Brunello sottile giocato su frutta tenue, a tratti floreale e molto lineare. Succoso e salato sul finale, con richiami al melograno. Sottilissimo anche in bocca ma lungo e profondo: 96/100
TENUTE LE POTAZZINE: il naso è ben delineato, profondo, elegante, vellutato – salamoia e oliva nera su tutti. In bocca è materico, strutturato, ma allo stesso tempo sottile, un Brunello lungo e persistente: 95/100
CANALICCHIO DI SOPRA: asciutto e sottile al naso, frutta piccola di sottobosco e note mediterranee, un Brunello elegante che interpreta perfettamente un’annata non facile: 94/100
CAPANNA: al naso frutta rossa succosa, in bocca il tannino è sottile, a tratti dolce e iodato, sul finale con richiami all’arancia sanguinella: 94/100
IL MARRONETO: succo, polpa, dolcezza e spessore. In bocca eleganza e profondità oltre a balsamicità. Un Brunello lungo e iodato dalla buona acidità: 94/100
IL PARADISO DI MANFREDI: note tostate al naso; molto mediterraneo. La bocca è lunga, succosa, intensa e persistente. Bella acidità prolungata sul finale: 94/100
PODERE LE RIPI: frutta dark, al naso lungo e profondo. Oliva nera e richiami balsamici; crema struttura, lunghezza e grande profondità: 93/100
FRANCO PACENTI – CANALICCHIO: un grande naso da frutta piccola e scura; mediterraneo, richiami alla salamoia, materia diluita e arancia sanguinella: 93/100
LISINI: frutta dolce, succosa, densa e piacevole. La bocca è ematica e di grande succosità. Piacevole il richiamo dolce dei tannini sul finale. Un Brunello molto armonico: 93/100
CIACCI PICCOLOMINI D’ARAGONA: rispecchia l’aspettativa dell’annata, un Brunello persistente e elegantemente diluito; il tannino è curato, levigato e piacevole, la chiusura è molto elegante: 92/100
FORNACELLA: Una buona materia scura a tratti dark; succo, eleganza e verticalità in bocca. Rosmarino, erbe officinali su tutte. Il finale è succoso e complesso: 92/200
BELPOGGIO: al naso è sottile, di frutta piccolissima molto agrumata. In bocca è a tratti balsamico e iodato: succoso e molto lungo, si espande sul finale chiudendo salato: 92/100
GIANNI BRUNELLI CHIUSE DI SOTTO: un gran del Brunello: elegante, note mediterranee, succoso con agrume giallo in evidenza. Profondo e lungo sul finale: 92/100
LE CHIUSE: il naso è dolce, ma in punta di piedi. Il tannino è vivo, elegante e molto delicato. La materia esiste e si sente, sempre in grande equilibrio. La bocca è sinuosa e molto lunga anche sul finale: 92/100
ARGIANO: bellissimo naso, tipico del Brunello: frutta dolce, succosa, con note terziarie in bella evidenza, tabacco su tutte. La bocca è di grande materia, potente e densa sul finale: 92/100
COL D’ORCIA: mediterraneo, profondo e succoso: La materia è sicuramente presente nella struttura di questo Brunello, succo e balsamico dal lungo finale: 92/100
SESTI: Una bella sorpesa. Un Brunello molto piacevole e lineare: piccola frutta di sottobosco; sottile e definito. Arancia sanguinella e note iodate su tutte. Molto disteso sul finale: 92/100
CAMIGLIANO: una grande pulizia al naso, piccola frutta rossa e in lontanaza note agrumate. In bocca è denso, acceso, oltre che lungo ed elegante. Pulitissimo sul finale: 92/100
CUPANO: immediatamente l’impatto è di frutta scura dark, legno e note terziarie in evidenza. In bocca è cremoso e il tannino è estremamente vibrante, soprattutto sul finale: 91/100
CAMPOGIOVANNI: un Brunello scuro e austero, selvaggio a tratti dove il cuoio e il cacao nero la fanno da padrone. La bocca è notevole e molto distesa, soprattutto sul finale: 91/100
UCCELLIERA: naso denso e scuro, macchia mediterranea ed erbe officinali su tutte. La bocca è ampia, lunga e severa; nel complesso una bella interpretazione dell’annata: 91/100
FANTI: un vino lineare; frutta matura e lamponi su tutti. La bocca è fresca e sanguinolenta, tipica del sangiovese in annate come queste. Sapido e lungo sul finale: 91/100
FULIGNI: Al naso subito note tostate, un Brunello di spessore. Frutta di sottobosco ma non solo frutta dolce; parti floreali in sospensione e un tannino ben levigato per una chiusura equilibrata: 91/100
CAPARZO: etereo e in punta di piedi; piccola frutta rossa e note vegetali di erba tagliata. Bocca sontuosa, carnosa ed ematica soprattutto sul finale: 90/100
CARPINETO: frutta fresca ed equilibrio le prime impressioni al naso. La sapidità è essenzialmente la caratteristica principale di questo Brunello, dove la bocca differisce dal naso. Sul finale è succoso e salato: 90/100
MASTROJANNI: il frutto è deciso; piccola frutta rossa dolce oltre a note di legno ben dosate. La bocca è vibrante e armoniosa. Un vino molto equilibrato: 90/100
PIAN DELLE VIGNE: frutta rossa piccola e matura; note speziate e pepate anche sul profilo olfattivo. Succoso, lungo sul finale, sanguinolento e agrumato in chiusura: 90/100
POGGIO DI SOTTO: salamoia, iodio, oliva, note mediterranee, tostatura da caffè e olio di nocciola. Un Brunello elegante oltre che sottile; complesso, molto lungo e da leggere attentamente. Il finale è succoso e prolungato: 96/100
MASTROJANNI – SCHIENA D’ASINO: fruttato ma anche molto minerale; fresco e compatto al naso.
La bocca è molto succosa, elegante, equilibrata e sottile. La chiusura è materica ma agrumata al tempo stesso: 95/100
COL D’ORCIA – POGGIO AL VENTO: materia e note balsamiche, frutta nera e sottobosco con acidità che incalza. Il finale è davvero centrato, con note mediterranee al palato che emergono prepotenti: 94/100
PODERE LE RIPI – LUPI E SIRENE: subito al naso sono riconoscibili note di pietra, minerali, sale e salamoia. Un Brunello dalla grande complessità, un vino di spessore e di notevole carattere. La bocca è succosa ed ematica al tempo stesso: complessità e carattere: 94/100
LE MACIOCHE: un Brunello pieno di sorprese; polpa, densità e diluizione al tempo stesso, un po’ iodato e di grande succosità. La bocca è compressa, lunga e molto sapida: 94/100
TALENTI: naso statuario: sottobosco, frutta matura, spezie ma anche grandi note mediterranee. La bocca è lunga e succosa: emergono acidità e parti dolci che condensano in un finale di grande equilibrio: 93/100
CANALICCHIO DI SOPRA: L’eleganza è tipica di questo vino, sottile ed equilibrato anche al naso: arancia sanguinella e richiami agrumati su tutti. La bocca è equilibrata, verticale e dalla buona sapidità sul finale: 93/100
PODERE BRIZIO: al naso i primi richiami sono quelli della frutta ricca, non particolarmente scura con annesse note floreali e mediterranee. Polveroso ed ematico al palato, richiama la succosità sul finale: 92/100
TIEZZI – VIGNA SOCCORSO: salamoia ed ematicità su tutto. Il naso ricorda frutta matura molto densa. La bocca vira decisamente su sensazioni più fresche e iodate. Ottima chiusura che porta a una grande bevibilità: 92/100
LISINI – UGOLAIA: un Brunello più greve sotto certi aspetti, parti dark e ricordi bitter oltre ad un sottofondo balsamico e mentolato. La bocca è sicuramente fine ed elegante, con una chiusura asciutta che invita al bicchiere successivo: 92/100
CAMIGLIANO: pulito, intenso e vibrante. Note terziarie e di legno si possono evincere dal primo assaggio. Un Brunello di struttura e polpa. La bocca è seria e verticale, ma dalla grande bevibilità: 91/100
CAMPOGIOVANNI – IL QUERCIONE: la frutta fresca densa e le noti balsamiche sono le caratteristiche principali di questo Brunello di Montalcino. La bocca è anch’essa fresca e convincente, dalla buona salinità finale: 91/100
GIANNI BRUNELLI: cacao e tostatura sono le principali note olfattive di questo Brunello di Montalcino. La bocca è succosa e setosa al tempo stesso, abbastanza diluito e lungo sul finale: 91/100
CAPANNA: frutta sì, ma anche tante altre note terziarie e speziate sono presenti al primo impatto olfattivo: grafite e polvere da sigaro su tutte. In bocca è molto elegante, sottile e dalla buona bevibilità: 91/100
CIACCI PICCOLOMINI D’ARAGONA – PIAINROSSO: Frutta, spezie e note iodate sono al naso le principali caratteristiche di questo Brunello. In bocca è un su e giù di note dolci/acide che equilibrano il tutto e ne aumentano il punto di bevuta: 91/100