
Negli ultimi anni, la vita di vegani e vegetariani in Malesia è decisamente più semplice, grazie a Veg-Hub, l’unica piattaforma e-commerce malese dedicata alla consegna di cibo, alimentari, cosmetici e vestiario 100% vegana, nata con lo scopo di rendere più accessibile la scelta veg dei consumatori, normalizzandola e al contempo rafforzando le piccole medie imprese locali del settore. Gulshan Rai è co-fondatrice di Veg-Hub ed è anche l’ideatrice del Malaysia Veg Fest.
Ci siamo incontrate proprio durante la terza edizione avvenuta lo scorso 8-10 Settembre a Kuala Lumpur.
Mi ha raccontato che il festival è nato per riunire la comunità locale veg e per offrire un’opzione a coloro che desiderano passare a uno stile di vita plant based.
Le due precedenti edizioni, con 30.000 visitatori ciascuna, avevano come obiettivo principale diffondere consapevolezza e ispirare sempre più persone a condurre uno stile di vita più green e più sano.
“Piantare i semi del cambiamento: coltivare un futuro sostenibile” è stato invece il tema della terza edizione, con Zero Waste Earth Store come partner d’eccezione per la sostenibilità: un negozio locale fondato da due mamme imprenditrici, la cui missione è quella di minimizzare gli sprechi, utilizzando prodotti sostenibili, di qualità, a prezzi accessibili, col fine di preservare la Terra per le generazioni future.
“Vogliamo implementare la sostenibilità nelle scelte alimentari e nel modo in cui affrontiamo temi più ampi come il cambiamento climatico, la produzione di rifiuti e la riduzione della nostra impronta di carbonio” mi racconta Gulshan.
Durante il festival era attivo il programma Waste-to-cash, ovvero il riciclo dei contenitori portati dai visitatori con la possibilità di convertirli in voucher di acquisto.
“Abbiamo inoltre incoraggiato il pubblico a portare con sé, per i propri acquisti, borse e contenitori riutilizzabili per ridurre al minimo i rifiuti. Il nostro obiettivo è spargere la voce attraverso i fatti, i nostri workshop, le conferenze ed attività divertenti, coinvolgendo anche i più piccini, fornendo ai visitatori le opzioni per consentire scelte ecologiche”, aggiunge Gulshan.
Al Malaysia Veg Fest c’erano più di 60 stand di piatti veg preparati al momento, cosmetici, cura personale e generi alimentari, tutti 100% vegetali.
L’aria che si respirava durante il festival era elettrizzante: moltissime aziende giovani e molte al femminile, come Inthepink.co ideata da una giovanissima e dolcissima ragazza malese che promuove una base di latte concentrato in crema composto da sole mandorle, anacardi o nocciole a scelta, senza essere addizionato da stabilizzanti ed emulsionanti. Viene conservato a temperatura ambiente con una shelf life di 6 mesi in contenitori di vetro riutilizzabili, evitando ulteriori rifiuti come i cartoni del latte in Tetrapak.
Per ottenere una generosa tazza di latte vegetale, basta un cucchiaio del concentrato, lo si aggiunge a 250ml di acqua, si frulla, et voilà, ecco pronto il latte di pura frutta secca al 100% (e non il 2% dei comuni latti che si trovano al supermercato).
Si può persino ottenere un cappuccino cremosissimo!
Un’altra giovane realtà locale è Mushroom-lah, ideata da una giovane coppia di sposi, Aisya e Akmal, che approfittando delle abilità culinarie di Aisya ha sviluppato la versione vegetale del rendang, tipico stufato malese a base di carne. La loro versione vegetale è a base di funghi shiitake che garantiscono una consistenza carnosa; vengono cotti lentamente per ore nel latte di cocco, con spezie ed aromi come da antica ricetta, senza additivi e conservanti.
Il risultato è strepitoso, un’esplosione di gusto ed una texture che non fa rimpiangere il classico rendang di carne anche all’onnivoro più incallito.
Durante i tre giorni del Malaysia Veg Fest si sono susseguite varie attività come dibattiti sulla sostenibilità, sessioni pratiche di yoga e fitness, dimostrazioni di atleti locali sui benefici ottenuti seguendo uno stile di vita plant based, sfilate di moda con tessuti naturali ecosostenibili, divertenti workshop sul riciclo per i più piccini e, per finire, cooking show e workshop di cucina con chef vegan malesi.
Molto interessante è stata la dimostrazione della chef Yin con la sua mooncake in versione crudista.
Le mooncake (nella foto) sono tortini tradizionali del Mid-Autumn festival, una festa tradizionale cinese nata più di 3.000 anni fa con la dinastia Zhou e che si è diffusa in tutto il sud est asiatico.
Cade nel quindicesimo giorno dell’ottavo mese lunare del calendario cinese, in un giorno di luna piena, come celebrazione del raccolto autunnale.
Avviene sempre a metà autunno, tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre.
Le mooncake (letteralmente “torte della luna”), sono tipiche durante questa festa, che tradizionalmente vengono farcite con pasta di fagioli dolci, o semi di loto che avvolgono un tuorlo d’uovo messo sotto sale e ricoperte da una frolla.
La chef Yin ha presentato la sua versione crudista con una frolla a base di farina di cocco e polvere di melograno, ripiena di un impasto a base di cacao, noci di macadamia, polvere di Cordyceps e cuore di fragola, coltivata nelle colline della verdeggiante area di Cameron Highland.
Il risultato una mooncake colorata, energetica, dolce ma non stucchevole, che tutto il pubblico, dai più grandi ai piccini ha apprezzato (ed anch’io!).
[Questo articolo è tratto dal numero di novembre-dicembre 2023 de La Madia Travelfood. Puoi acquistare una copia digitale nello sfoglia online oppure sottoscrivere un abbonamento per ricevere ogni due mesi la rivista cartacea]