L’intelligenza emotiva riveste un ruolo fondamentale nello sviluppo personale, nel successo dei team e nel prosperare di un’azienda.
La capacità di comprendere, gestire ed esprimere le emozioni in modo intelligente è un’abilità che va ben oltre la pura razionalità. Vado di seguito ad esplorare gli aspetti dell’intelligenza emotiva, circoscrivendoli per il momento a tre contesti; desidero inoltre descrivere perché valga la pena considerare l’intelligenza emotiva come vero e proprio asset per la crescita personale, per il successo del team ed il benessere del business.
La mia esperienza personale: a 49 anni mi sono spesso trovato in situazioni di vita personale e professionale che generavano in me profondo senso di frustrazione, tristezza, senso di abbandono, e che mi portavano a conquistare con grande fatica e buone dosi di dolore i traguardi che mi prefiggevo. Senza l’opportuna conoscenza, e dunque anche senza strumenti che mi permettessero di comprendere le mie emozioni e guidare le mie reazioni, ne ero completamente in balia.
Dubitavo spesso di me stesso, abbattendo la mia autostima e scollandomi dalla realtà; generavo spesso conflitti o atteggiamenti destabilizzanti con le persone con cui mi interfacciavo.
Mi sono sforzato di comprendere dove affondavano le radici di questa condizione, allo scopo di trovare una chiave di lettura logica che creasse il T0 (per gli amanti del Project Management, il punto di partenza), da cui far nascere un nuovo progetto che mi avrebbe portato a:
- Comprendermi meglio
- Sapermi perdonare
- Valorizzarmi
- Ascoltare e non sentire
- Comprendere gli altri e gli eventi
- Apprendere e ritentare
La mia condizione immagino fosse largamente dovuta alla mia infanzia ed adolescenza particolarmente travagliata, con un padre violento ed una madre che spesso annegava le proprie fragilità nell’alcool.
Credo che questo abbia avuto un impatto notevole sullo sviluppo delle mie insicurezze, che spesso dilagavano in comportamenti passivi che mi conducevano a pessime scelte o che degeneravano in aggressività, o ancora, in atteggiamenti che venivano considerati arroganti, anche istrionici, ma che nel mio cuore erano solo il disperato tentativo di proteggermi, di reagire alla tempesta che stavo affrontando.
Ero completamente incapace di entrare in contatto con me stesso e nemmeno me ne accorgevo, non sapevo riconoscere le mie emozioni e soprattutto non sapevo gestirle. Ho deciso pertanto di analizzare meglio la problematica che determinava un effetto così rilevante nella qualità della mia vita ed ho iniziato a studiare l’importanza dell’impatto di come ciascuno di noi viva la vita, le proprie emozioni e le conseguenti reazioni. L’ho fatto in modo completamente personale, ricostruendo anni di mie esperienze dirette e agganciandomi alla cultura in cui viviamo, condizionando il ragionamento tramite “*bias, **euristiche ed ***ancoraggi”: ho dunque approfondito l’argomento con lo studio delle neuroscienze. Ed è stato subito amore.
*Bias (Bias) I bias sono distorsioni sistematiche nella percezione o nel processo decisionale che portano a giudizi errati, irrazionali (pregiudizi). Sono errori cognitivi che possono influenzare il pensiero e il comportamento delle persone.
**Euristiche (Heuristics): Le euristiche sono regole mentali semplificate o “cortocircuiti” che le persone utilizzano per prendere decisioni in modo più rapido ed efficiente. Tuttavia, queste possono portare a errori sistematici in alcune situazioni poiché semplificano il processo decisionale senza considerare tutti i dettagli.
Queste regole sono fondamentali per comprendere come le persone elaborano le informazioni, prendono decisioni e possono essere soggette a errori cognitivi.
***Ancoraggi (Anchoring): L’ancoraggio è una euristica cognitiva in cui le persone si basano su informazioni iniziali o “ancore” per prendere decisioni successive. Queste ancore influenzano le valutazioni successive, spingendo le persone a fare valutazioni relative rispetto a quelle assolute.
Spesso le emozioni giocano un ruolo fondamentale su questi aspetti della psicologia nei processi decisionali e di reazione alle emozioni ed è bene conoscerli, ma credo che meritino approfondimenti in prossimi articoli.
Mi ha colpito particolarmente il dato di una ricerca durante un master di neuroscienza fatto anni fa al MIT (Massachusetts Institute of Technology), secondo il quale le persone con un alto QI (Quoziente di Intelligenza) hanno il 14% di possibilità di avere successo nella vita ed essere ottimi leader, quelle con un alto QE ( Quoziente Emotivo) il 12% ,ma che la combinazione dei due porti le chance di successo ad un mostruoso 72%.
Valeva la pena approfondire, specialmente perché questa mia condizione non era evidentemente solo un problema mio: incontravo continuamente colleghi, manager e non, con lo stesso tipo di difficoltà che NON sapevano come affrontare se stessi ed il proprio team, con evidenti scarsi risultati professionali e alla ricerca di qualcuno da incolpare.
Ma quale è il perno su cui ruota il concetto di intelligenza emotiva? A cosa serve? E perché è così importante?
In estrema sintesi, l’intelligenza emotiva è la capacità di riconoscere, comprendere e gestire le proprie emozioni e quelle degli altri in modo efficace.
È una componente importante dell’intelligenza emotiva sociale ed è stata ampiamente studiata dalla psicologia e dalle scienze comportamentali.
L’intelligenza emotiva comprende diverse abilità chiave, tra cui:
- Consapevolezza emotiva: La capacità di riconoscere e comprendere le proprie emozioni, così come quelle degli altri. Questo include essere consapevoli dei segnali fisici e delle sensazioni legate alle emozioni.
- Gestione emotiva: La capacità di gestire le proprie emozioni in modo efficace, incluso il controllo dell’impulso, la regolazione delle emozioni negative e la promozione delle emozioni positive.
- Empatia: La capacità di comprendere e condividere le emozioni degli altri, ponendosi nei loro panni e mostrando compassione e comprensione.
- Abilità relazionali: La capacità di stabilire e mantenere relazioni interpersonali sane ed efficaci, che includono la comunicazione empatica, la risoluzione dei conflitti e la collaborazione.
L’intelligenza emotiva è importante nella vita quotidiana, nello sviluppo di buone relazioni personali, nella stessa crescita personale e professionale, nello sviluppo di se stessi e dei team di lavoro con cui entriamo in contatto. Gli individui con un alto grado di intelligenza emotiva tendono a gestire meglio lo stress, a comunicare in modo più efficace, a stabilire relazioni interpersonali positive e a raggiungere il successo nelle loro carriere e nella vita personale. Può essere sviluppata e migliorata attraverso l’auto-riflessione, la pratica e l’apprendimento di abilità specifiche.
Sviluppo Personale
L’intelligenza emotiva è fondamentale per lo sviluppo personale poiché ci permette di comprendere e gestire le nostre emozioni in modo sano ed efficace. Questa competenza ci aiuta a sviluppare una migliore autostima, a gestire lo stress e a mantenere relazioni interpersonali più positive. Quando una persona è in grado di riconoscere le proprie emozioni e capire come queste influenzino il proprio comportamento, ha maggiori possibilità di adottare decisioni più consapevoli e di perseguire obiettivi personali con maggiore determinazione.
Inoltre, l’intelligenza emotiva ci rende più empatici verso gli altri, il che favorisce la comunicazione efficace, la risoluzione dei conflitti e la costruzione di relazioni interpersonali più solide.
Questa abilità di leggere le emozioni altrui e rispondere adeguatamente alle loro esigenze è essenziale sia nella vita personale che in quella professionale.
Sviluppo del Team
Un team è una sinergia di individualità, e l’intelligenza emotiva svolge un ruolo cruciale nel favorire la collaborazione e la coesione all’interno di un gruppo di persone. Quando i membri di un team sono in grado di riconoscere e comprendere le emozioni reciproche, è più probabile che lavorino bene insieme e raggiungano obiettivi comuni.
L’intelligenza emotiva promuove la fiducia reciproca e la solidarietà tra i membri del team.
Un leader con una buona intelligenza emotiva può guidare il suo team in modo più efficace, riconoscendo le esigenze e le preoccupazioni dei membri e rispondendo adeguatamente a esse.
Questo crea un ambiente di lavoro positivo in cui ogni membro del team si sente valorizzato e motivato a dare il massimo.
Inoltre, la gestione delle emozioni è essenziale per la gestione dei conflitti all’interno del team.
Un team con una buona intelligenza emotiva sarà più abile a risolvere i contrasti in modo costruttivo, evitando conflitti distruttivi che possono danneggiare il morale e la produttività.
Impatto sul Business
L’intelligenza emotiva è un fattore critico per il successo di un’azienda. I leader con una forte intelligenza emotiva sono più capaci di gestire le complesse dinamiche umane all’interno dell’organizzazione. Essi sono in grado di motivare i dipendenti, gestire il cambiamento e prendere decisioni informate sulla base delle esigenze emotive dell’azienda.
Un ambiente di lavoro in cui l’intelligenza emotiva è valorizzata è più produttivo e attraente per i dipendenti. I lavoratori si sentono compresi, supportati e valorizzati, il che li rende più impegnati e meno inclini a lasciare l’azienda.
Inoltre, un alto livello di intelligenza emotiva all’interno dell’organizzazione può contribuire a ridurre i conflitti e a favorire una cultura aziendale basata sulla collaborazione e sulla comunicazione aperta.
L’intelligenza emotiva è anche cruciale nelle relazioni con i clienti ed i partner commerciali.
Un’azienda che dimostra empatia e comprensione verso le esigenze dei clienti è più propensa a costruire relazioni a lungo termine e a ottenere la fedeltà degli stessi clienti.
Non sono solito lasciare un concetto a metà, ma siccome l’argomento è complesso, estremamente personale e, dunque, delicato, (ma, spero, interessante) vi indico alcuni semplici esercizi che vi aiutino a comprendere come sviluppare l’intelligenza emotiva. Perché le parole, senza gli strumenti, volano come foglie al vento.
1. Meditazione Mindfulness: La meditazione mindfulness ti aiuterà a sviluppare la consapevolezza delle tue emozioni. Dedica 10-15 minuti al giorno per sederti in silenzio, concentrarti sul respiro e osservare le tue emozioni mentre sorgono, senza giudicarle. Questa pratica ti aiuterà a diventare più consapevole delle tue reazioni emotive.
2. Journaling Emotivo: Tieni un diario delle tue emozioni. Ogni giorno, annota come ti senti, cosa ha scatenato quelle emozioni e come hai reagito.
Questo esercizio ti permette di analizzare i tuoi modelli emotivi e comprendere meglio le tue reazioni; rileggi quello che hai scritto ogni due settimane e rifletti.
3. Pratica dell’Empatia: Cerca di metterti nei panni degli altri. Quando interagisci con qualcuno, cerca di capire le sue emozioni e prospettive. Fai domande aperte e ascolta attivamente senza giudicare. Questo esercizio migliorerà la tua capacità di empatizzare con gli altri.
4. Gestione dell’Irritazione: Scegli una situazione che solitamente ti irrita o ti fa arrabbiare.
Pratica la gestione delle emozioni in questa situazione. Respira profondamente, fai una pausa prima di rispondere e cerca di comprendere l’origine della tua irritazione. Questo esercizio ti aiuterà a gestire meglio le emozioni negative.
5. Feedback Emotivo: Chiedi feedback alle persone di fiducia sulla tua intelligenza emotiva. Chiedi loro come percepiscono le tue reazioni emotive e se ritengono che tu sia empatico.
Accetta il feedback in modo aperto e usa queste informazioni per migliorare.
Ricordati che: sviluppare l’intelligenza emotiva richiede tempo e sforzo continuo.
Per concludere, l’intelligenza emotiva è un asset inestimabile per lo sviluppo personale, il successo del team e il prosperare di un’azienda.
Questa abilità non riguarda solo la gestione delle emozioni personali ma anche la capacità di comprendere e rispondere alle emozioni degli altri.
Investire nello sviluppo dell’intelligenza emotiva è un passo cruciale per migliorare la qualità della vita personale, promuovere la coesione e la produttività all’interno di un team e garantire il successo a lungo termine di un’azienda.
In un mondo sempre più interconnesso e orientato alle relazioni, l’intelligenza emotiva è un vantaggio competitivo che non può essere sottovalutato.
[Questo articolo è tratto dal numero di novembre-dicembre 2023 de La Madia Travelfood. Puoi acquistare una copia digitale nello sfoglia online oppure sottoscrivere un abbonamento per ricevere ogni due mesi la rivista cartacea]