Avrei voluto oggi cominciare un percorso più articolato su cibo e infiammazione, ma lo rimanderò al prossimo numero, in quanto non posso non discutere di quanto è successo alle Olimpiadi di Parigi. E, badate bene, questo, in effetti c’entra molto con l’infiammazione e la nostra salute. Non so se vi siete resi conto di quali siano stati gli sponsor più importanti della manifestazione sportiva più vista del pianeta. Tra i tanti (ho addirittura notato le fantomatiche “Fonzies”, che, se non ti lecchi il dito non apprezzi fino in fondo!) la parte da leone l’ha fatta proprio la Coca Cola.
L’azienda ha ottenuto i diritti esclusivi per la distribuzione e la vendita di bevande diverse dalla birra (questo sulle tribune per gli spettatori) e ha ottenuto che venisse offerta a tutti gli atleti un’altra bevanda, sempre del gruppo Coca Cola, cioè la Powerade.
Le fonti giornalistiche parlano di una previsione di vendite, da parte dell’intero gruppo, di 18 milioni di litri di bevande del gruppo Coca Cola, metà dei quali distribuiti gratuitamente, soprattutto ai concorrenti degli eventi.
Ecco, quindi, il messaggio: bibite a volontà, perché le bibite tipo Coca Cola non fanno male, visto che anche gli atleti le consumano regolarmente!
A dire il vero, è dal 1928 che la Coca Cola ha sponsorizzato i Giochi Olimpici, ma la presenza in questa ultima manifestazione è stata impressionante.
Ed è, comunque, solo la punta di un iceberg: annualmente milioni di dollari vengono spesi dal Gruppo per sponsorizzare convegni medici, ricerche scientifiche, manifestazioni, attraverso i quali mandare sempre lo stesso messaggio subliminale: le bibite industriali non fanno male, è solo la sedentarietà che ammala il nostro corpo.
Ma voi ci credete veramente? Credete veramente che sia qualcosa di innocuo? Occorrerebbe una enciclopedia per elencare tutti i danni conosciuti derivanti dall’uso di questa diabolica bevanda e dalle sue simili.
Mi posso solo limitare ad elencarli:
- Aumento di peso e obesità
Il consumo regolare di Coca Cola, che è ricca di zuccheri e calorie, può contribuire all’aumento di peso e all’obesità. Questo può portare a una serie di problemi di salute, tra cui il diabete di tipo 2, le malattie cardiache e altri disturbi metabolici.
- Problemi dentali
L’acido fosforico e gli zuccheri presenti nella Coca Cola possono erodere lo smalto dei denti, aumentando il rischio di carie e altri problemi dentali.
- Effetti sul sistema digestivo
Gli acidi e le sostanze chimiche presenti nella Coca Cola possono irritare lo stomaco e l’intestino, causando problemi digestivi. Inoltre, l’elevato contenuto di zuccheri può alterare la flora intestinale, influenzando negativamente la digestione e l’assorbimento dei nutrienti.
- Impatto sulle ossa
Uno studio ha evidenziato che il consumo eccessivo di Coca Cola può influire negativamente sulla salute delle ossa. L’acido fosforico può creare un ambiente acido nell’organismo, portando alla perdita di minerali dalle ossa e aumentando il rischio di osteoporosi e fratture, specialmente nelle donne.
- Problemi cardiovascolari
Il consumo di bevande zuccherate come la Coca Cola è stato associato a un aumento del rischio di ipertensione e malattie cardiache. L’elevato contenuto di zucchero può contribuire all’accumulo di grasso addominale, un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari.
- Effetti sul cervello e sull’umore
La caffeina presente nella Coca Cola può avere effetti stimolanti sul cervello, migliorando temporaneamente la concentrazione e l’attenzione. Tuttavia, il consumo eccessivo può portare a nervosismo, ansia, insonnia e altri problemi legati all’umore.
Lo sapevate che, all’inizio, la ricetta segreta conteneva realmente cocaina? I tribunali americani ordinarono alla Coca Cola di eliminarla dalla sua composizione nel 1912. A quel punto ci si chiese come poteva essere sostituita una sostanza che dava dipendenza con un’altra che avesse lo stesso effetto, ma fosse legale.
E così si pensò allo zucchero: una lattina da 33 centilitri di Coca-Cola classica contiene oggi l’equivalente di sette zollette di zucchero. Avete capito bene: 7 zollette!
Gli studi più recenti dimostrano che la dipendenza da zucchero è bel più grave e importante dalla dipendenza da cocaina.
La dipendenza dallo zucchero è veramente difficile da eliminare. Gli effetti dello zucchero sono emotivi e motivazionali. Durante il periodo di astinenza da zucchero osserviamo gli stessi sintomi di una privazione da cocaina, nicotina o anfetamine…
Di fronte alle molteplici evidenze, cosa ha fatto il Gruppo Coca Cola?
Due cose:
- ha ribadito con forza che le informazioni nutrizionali sul prodotto sono sempre chiare e trasparenti, in modo da consentire una scelta consapevole (mi direte voi, poi, come fa il consumatore ad essere consapevole se, ai Giochi Olimpici, gli atleti si fanno vedere con la lattina in mano!);
- ha cominciato a produrre bevande che non contenessero caffeina e zucchero. Siamo quindi arrivati alla “bibita truffa”.
Perché dico “bibita truffa”? Semplicemente perché il problema della Coca Cola non sono le calorie, ma la dipendenza dal gusto dolce!
Ora, già nel precedente articolo, accennavo ai danni da dolcificanti ipocalorici, ma qui mi preme sottolineare semplicemente come tutta la strategia commerciale (sicuramente vincente) del Gruppo Coca Cola sia quella di tranquillizzare il consumatore (attraverso la presenza in tutte le manifestazioni che contano) e creare sempre più dipendenza.
Dico solo questo: loro certamente hanno vinto (sono i dati delle vendite che lo dimostrano), ma la nostra salute ha decisamente perso!
[Questo articolo è tratto dal numero di settembre-ottobre 2024 de La Madia Travelfood. Puoi acquistare una copia digitale nello sfoglia online oppure sottoscrivere un abbonamento per ricevere ogni due mesi la rivista cartacea]