In India, la prima città vegetariana dove per legge è illegale macellare gli animali e consumare carne, pesce e uova. Quest’anno ricorre il decimo anno in cui Palitana, cittadina del Gujarat, è “meat-free zone”.
Questa decisione storica criminalizza l’uccisione di animali, nonché la vendita e il consumo di carne, rendendo illegali tali azioni, punibili dalla legge della città, nota meta di pellegrinaggio per giainisti.
Questa mossa è arrivata in risposta a una protesta di oltre 200 monaci giainisti che, con un lungo sciopero della fame, chiedevano la chiusura di circa 250 macellerie della zona e il divieto di consumo di carne e uova.
LA TRASFORMAZIONE DI PALITANA NELLA PRIMA CITTÀ VEGETARIANA AL MONDO SEGNA UNA PIETRA MILIARE NELLA STORIA DEL GUJARAT
Storica la decisione presa dalle autorità della città nel distretto di Bhavnagar, sulla scia di normative simili già applicate in altre città del Gujarat: Rajkot, Vadodara, Junagadh e Ahmedabad.
La prima a proibire pasti a base di carne fu la città di Rajkot, estendendo il divieto anche alle aree pubbliche, dove la lavorazione e l’esposizione di carne fu vietata. Successivamente anche le città di Vadodare, Junagadh e Ahmedabad emanarono tali politiche.
Le principali argomentazioni indicavano gli effetti dannosi sui bambini e sulla sensibilità pubblica alla vista della carne. Inoltre, secondo il Primo Ministro del Gujarat, Bhupendra Patel, un altro vantaggio di queste leggi consisteva nella riduzione della congestione del traffico con le problematiche annesse.
Palitana si rivela la prima città vegetariana al mondo con una dichiarazione dell’Alta Corte del distretto di Bhavnagar nell’agosto 2014.
L’ADESIONE DELLA CITTÀ AL VEGETARIANISMO RIFLETTE IL SUO PATRIMONIO CULTURALE, RELIGIOSO E STORICO, INFLUENZANDONE IL PRESENTE E IL FUTURO
La difesa del vegetarianismo in Gujarat affonda le sue radici nel ricco patrimonio culturale e religioso dello stato. Questo movimento è stato fortemente influenzato da Mahatma Gandhi, promotore e sostenitore del vegetarianismo. Gandhi mangiò principalmente vegetariano per tutta la vita, anche se sperimentò la carne durante gli anni della scuola.
Un amico del fratello maggiore lo convinse a provare la carne di montone, Gandhi evitò il più possibile cibi animali per rispetto dei suoi genitori devoti al Vaishnavismo e che seguivano appunto una dieta vegetariana molto rigorosa. Nella sua autobiografia, Gandhi raccontò di aver avuto “feste di carne” per un anno, il che lo portò a mentire ai suoi genitori.
Promise quindi di astenersi dalla carne finché fossero stati in vita. Prima di partire per studiare legge in Inghilterra nel 1888, sua madre gli strappò un voto, ovvero quello di mantenere una dieta vegetariana.
Promessa che Gandhi mantenne per tutta la vita.
Il voto di Gandhi alla madre è un perfetto esempio della forte osservanza culturale del Vaishnavismo, una branca dell’Induismo che sostiene in maniera rigorosa il vegetarianismo. In seguito, Gandhi sperimentò anche il veganismo rinunciando al latte vaccino e ai latticini, anche se talvolta consumava latte di capra.
Nel Gujarat, la popolazione è composta per l’88,5% da indù, per l’1% da giainisti e per il 10% da musulmani e cristiani. La prevalente cultura del Vaishnavismo plasma in modo significativo le norme culturali dello stato.
Il passaggio al vegetarianismo, esemplificato da città come Palitana e dalle politiche di Ahmedabad, è profondamente radicato in queste tradizioni culturali e religiose.
Tuttavia, le dinamiche in evoluzione dello stato riflettono una complessa interazione tra tradizione e mutevoli pratiche alimentari.
Mentre il Gujarat naviga in questo equilibrio, l’eredità di personaggi storici come il Mahatma Gandhi e le attuali normative continuano a influenzare il suo panorama culinario.
Palitana, riconosciuta come la prima città a bandire la carne, dimostra la continua aderenza della regione a queste usanze e stabilisce un modello per altre aree. Palitana è conosciuta come la Città dei Templi, con 800 templi giainisti, finemente scolpiti e costruiti in oltre 900 anni.
La cultura culinaria di Palitana è fortemente ispirata alla cucina Jain, rigorosamente vegetariana e che esclude tutte le radici.
La cucina Jain si basa sulla non-violenza, secondo il principio dell’Ahimsa, ovvero il rispetto attivo nei confronti di ogni vita e, quindi, le verdure che crescono sottoterra non vengono consumate per evitare di danneggiare i microrganismi.
I cibi più popolari nel Gujarat includono piatti come Dhokla, Khandvi, Gathiya e Kadhi.
Il Rotlo è un flatbread a base di miglio condito con zucchero grezzo e ghee, spesso servito insieme a Sev Tameta nu Shaak (un curry di pomodori con croccanti noodle fritti di farina di ceci).
Un altro saporito piatto di Palitana è Dal Dhokli, una zuppa di lenticchie con gnocchi di farina conditi con tadka piccante, una miscela di spezie ed erbe aromatiche.
Altro piatto popolare è il Khichdi, a base di riso, lenticchie gialle moong, semi di cumino, zenzero e assafetida.
PALITANA, CITTÀ STORICA, NON SOLO PER IL TURISMO MA ANCHE PER IL SUO SIGNIFICATO RELIGIOSO
Palitana è rinomata per la sua importanza nel giainismo. È considerata uno dei luoghi di pellegrinaggio più sacri per i giainisti e ospita le colline di Shatrunjaya, con ben oltre 800 templi giainisti.
Qui, i templi di Shatrunjaya Hill sono un’attrazione importante, con i devoti che spesso salgono più di 3.500 gradini per raggiungere la cima.
I templi sono fatti di marmo e sono noti per la loro architettura e le intricate sculture. Fondata nell’XI secolo, Palitana si è evoluta in un centro vitale per il giainismo, attirando verso i suoi templi sacri e il ricco patrimonio culturale, pellegrini e turisti da tutto il mondo.
Il tempio giainista più famoso della città è il tempio di Adinath e risale al V secolo d.C., è dedicato al Signore Adinath, che fu il primo Tirthankara del giainismo.
Palitana è una delle città storiche, non solo per il turismo, ma anche per il suo significato religioso.
Secondo alcuni testi Jain, Palitana è uno di quei luoghi in cui puoi raggiungere Moksha ovvero “Il fine ultimo dell’uomo è la suprema beatitudine e unione con Dio, Moksha, diritto di tutti gli esseri animati e inanimati.
È la liberazione dall’ignoranza che impedisce di sperimentare la beatitudine infinita.” (tratto da Unione Induista italiana).
Palitana attrae sia pellegrini che turisti per la sua atmosfera spirituale e la bellezza paesaggistica.
La vista panoramica dalla cima della collina Shatrunjaya è una delle principali attrazioni.
[Questo articolo è tratto dal numero di settembre-ottobre 2024 de La Madia Travelfood. Puoi acquistare una copia digitale nello sfoglia online oppure sottoscrivere un abbonamento per ricevere ogni due mesi la rivista cartacea]