Fu in assoluto la prima, la prima Masseria pugliese trasformata da luogo di lavoro agricolo, in luogo di ospitalità e delize. A farlo fu Camillo Guerra, antiquario barese, e gentiluomo immaginifico, che completò la sua opera con arredi d’epoca che diedero al complesso un tono di lusso intimo, avvolgente, molto personalizzato, ricco di un carattere originale e non riproducibile.
Il successo fu immediato, e ci furono, e continuano ad esserci, molti epigoni.
La struttura conserva, nell’aspetto possente, la storia delle sue origini di vera masseria. La costruzione risale al XVII secolo, ma probabilmente in alcune sue parti si può datarla all’anno 1000. Ha muri spessi anche 1 metro; gli antichi camini – tuttora funzionanti – sono monumentali, i pavimenti sono a ‘chianche’, lastre di pietra calcarea patinate dall’uso che hanno acquistato toni caldi e burrosi. E’ cir- condata da ulivi millenari con tronchi che sono sculture. Due di questi ulivi sono stati lasciati all’interno delle sale: un decoro naturale che racconta il legame stretto, indissolubile fra il territorio e questi spazi di abitazione. Nei cinque ettari che la circondano, oltre alle coltivazioni di ulivi, ci sono carrubi e boschetti di agrumi, e in modo che sembra spontaneo, crescono anche bouganville, gelsomini, agavi e piante fiorite e aromatiche di giardino mediterraneo.
L’albergo creato dall’antiquario Guerra, nel trascorrere degli anni aveva perso il suo smalto iniziale, ma il Melograno è un simbolo importante dell’ospitalità dell’Alta Murgia e di recente è stato acquistato da una famiglia di imprenditori pugliesi, attivi nel settore delle costruzioni, che sta portando avanti la completa ristrutturazione della Masseria come anche della Peschiera: il piccolo, esclusivo, raffinato 5 stelle con sole 13 camere fronte mare e pied dans l’eau, realizzato negli spazi che furono di un’antica piscicultura borbonica.
Al Melograno i lavori di ammodernamento e di restauro hanno aggiunto freschezza e funzionalità senza alterare le peculiarità della struttura e senza dissolvere, negli interni, quel sapore di accoglienza intima e privata. Tutte le camere sono diverse, ognuna ha un suo racconto. Quasi sempre sono composte di più ambienti, talvolta le finestre hanno la vista del mare come linea di orizzonte, sempre l’affaccio è sul verde degli ulivi che risalta sugli intonaci imbiancati a calce. I mobili rimangono quelli scelti dall’esperienza dell’antiquario Guerra, e conservano la loro bella patina antica, aggiungendo carattere e calore.
Ovunque colpisce l’ampiezza e il numero degli ambienti, nati per usi di vita agricola, ora adibiti a bar, salotti, sale da pranzo e salette colazioni, in un continuo susseguirsi di sale piccole, sale grandi, salette intime o monumentali. Tutte hanno dimensioni armoniose, talvolta i soffitti sono a volta, talvolta ci sono camini che si aprono su due fronti, in ognuna ci sono dettagli costruttivi che trasformano la funzionalità in estetica, pilastri di sostegno, archi, lesene, scale, gradini, dislivelli. La struttura è cresciuta nel tempo per rispondere a esigenze sia abitative che di lavoro, fu ampliata nei secoli con una sapienza estetica innata e oggi si adatta all’ospitalità di lusso con eleganza e fascino.
La cucina è affidata a Vito Casulli, executive chef sia del ristorante Mùmmolo alla Masseria Il Melograno, sia del Ristorante Sale Blu della Peschiera. L’Olio EVO, come gli orticoli, sono prodotti della Masseria, il resto è quasi tutto e per quanto possibile, del luogo. Vito Casulli è giovane e pugliese, e guida i suoi ospiti alla scoperta dei sapori e dei vini regionali. Nei suoi piatti ritroviamo una cultura locale, arricchita di variazioni e personalizzata. Molte delle sue preparazioni hanno di base le tradizionali ricette della Puglia, ma interpretate secondo criteri moderni per una cucina di sapori e di salute. Nel suo menu al Ristorante Mùmmolo: rivisitazione della tiella barese; purea di fave e cicorie con olio extravergine della Masseria e chips di pane di altamura; strascinate di grano duro del Senatore Cappelli con pomodoro dolce fiaschetto di Torre Guaceto e petali di cacioricotta; millefoglie di melanzane alle mandorle, con scampi, fior di bufala e corallo; parmigiana pugliese in coccio; frittura di paranza e pescato del giorno, dalle barche dei pescatori. Ci piace ricordare i suoi tortelli ripieni di fave e cicoria con cuore di baccalà: tradizione, territorio, memoria, un’esperienza di profumi e di gusto, in un piacevole gioco di texture contrastanti.
MASSERIA IL MELOGRANO
RISTORANTE MÙMMOLO
Contrada Torricella,
345 – Monopoli (BA)
Tel. 080 690 9030
www.melograno.com/it/ – www.peschierahotel.com/it/