Marco Sacco è un signore. Prima ancora di essere un grande chef, è una persona gentile e cordiale, positiva e generosa. In ogni occasione in cui abbiate modo di incontrarlo – e penso al suo bellissimo ristorante “Piccolo Lago” sul lago di Mergozzo (Verbano-Cusio-Ossola), oppure sull’Isola dei Pescatori con il Movimento Gente di Lago e di Fiume, o ancora ad un evento internazionale come Les Etoiles de Mougins – avrete sempre da parte sua un sorriso di cortesia che prelude alle caratteristiche dei suoi piatti.
La storia di Marco è lunga: parlano chiaro le due stelle Michelin riconosciutegli da anni; ma non è del passato, sia pure ricchissimo di esperienze importanti, di cui parlano. Oltre al Piccolo Lago di Mergozzo, dal marzo 2019 Marco è anche al ristorante “Castellana” di Hong Kong all’interno del modernissimo grattacielo Cubus, primo ristorante della ex colonia britannica dove gustare l’alta cucina piemontese. Castellana in oriente ma da questo febbraio 2020 anche a Saluzzo, la città della provincia di Cuneo celebre per il suo antico marchesato ed oggi più che mai anello di congiunzione tra le provincie di Torino e di Cuneo. Marco Sacco è anche l’ideatore e fondatore del movimento “Gente di Lago e di Fiume”, trasformatosi nel 2018 in Associazione con eventi sull’Isola dei Pescatori del Lago Maggiore, dedicati all’itticoltura di acqua dolce. Da pochi mesi ha aggiunto un altro tassello alla sua storia: al 35esimo piano del grattacielo Intesa Sanpaolo di Torino – nuovo simbolo della città firmato da Renzo Piano – possiamo gustare la tradizionale cucina piemontese firmata dallo chef.
Qui una serra bioclimatica ricca di piante di varie specie impreziosisce il modernissimo ristorante più alto d’Italia, la cui cucina tradizionale propone piatti come il raviolo Torino, il vitello tonnato, la zucca al forno con gorgonzola e amaretti, i tagliolini con fonduta di Castelmagno e tartufo, l’albese con porcini, la guancia di fassone al Barolo, il frangipane di nocciole con zabaione allo spumante. A questi piatti si aggiungono ben sette creazioni culinarie del Piccolo Lago e altri percorsi gastronomici di primissimo livello.
“Torino è una città storica, bella, elegante, un luogo a dimensione d’uomo in cui mi sento bene e posso esprime al meglio il mio lavoro.” Con queste parole Marco Sacco rende omaggio alla città, ai suoi palazzi di elegante signorilità, al museo del Risorgimento, a quello del cinema o all’Armeria Reale, alla Piazza Vittorio da cui osservare la Basilica di Superga, visti dall’alto di un ristorante di elevato profilo.