Secondo un’indagine Coldiretti, sono oltre 220 milioni le bottiglie di vino rimaste invendute da inizio pandemia ad oggi. A causa del lockdown e delle misure restrittive, il fatturato di due aziende vitivinicole su tre è calato con picchi del -30% rispetto al 2019.
Sono comunque stati molto apprezzati durante i vari lockdown vino e spumanti, molto presenti nei consumi domestici. Gli acquisti di questi prodotti sono cresciuti nel privato dell’8,3% per il vino e del 7,5% per le bollicine. L’aumento delle vendite non è avvenuta solo nei supermercati, perché l‘e-commerce ha quasi raddoppiato le proprie vendite nel 2020 (+105%).
I consumi di vino, in sostanza, non sono calati, ma cresciuti, almeno secondo L’Organizzazione Internazionale della Vigne e del Vino. In Italia, in particolare, si è registrata una crescita del 7,5% (2020), che le ha permesso di posizionarsi al terzo posto nella classifica mondiale dei consumatori dopo USA e Francia. Queste tendenze positive sembrano preannunciare una ripresa del settore, accompagnata anche dalla seppur parziale ripartenza della ristorazione.