Nel mondo della ristorazione, l’avvento dei social media ha segnato una rivoluzione non solo nel modo di comunicare con i propri clienti, ma anche nelle aspettative legate all’impatto di questa comunicazione sulla realtà commerciale di un ristorante. Tuttavia, l’entusiasmo per questo potente strumento di marketing porta spesso a una sottovalutazione della sua efficacia immediata e del ruolo del social media manager.
Un’idea diffusa, e allo stesso tempo errata, è che basti un mese di gestione professionale dei social media per vedere un incremento tangibile delle prenotazioni. Questa aspettativa trascura la natura della comunicazione digitale e il tempo necessario per costruire relazioni solide e significative con la clientela attraverso i social.
La pazienza è una virtù digitale
La gestione dei social media, soprattutto nel settore della ristorazione, è un percorso a medio/lungo termine che richiede pazienza, strategia e costanza.
Non si tratta solo di pubblicare contenuti attraenti, ma di costruire una narrazione coerente che rispecchi l’identità del ristorante, i suoi valori e la qualità della sua offerta.
Il successo in questo ambito non si misura solo in termini di prenotazioni immediate, ma anche nell’aumento della visibilità, nell’engagement del pubblico e nella fedeltà della clientela nel tempo.
Professionisti, non prestigiatori
Altrettanto importante, ma molto delicato, è il lavoro di educare i proprietari dei ristoranti sul ruolo e le competenze del social media manager. Questo professionista non è un mago che può trasformare immediatamente i like in coperti, ma un tessitore della comunicazione che lavora ogni giorno per tessere relazioni significative tra il brand e la sua community.
Essere un social media manager richiede una combinazione di competenza, attenzione ai dettagli e una profonda comprensione del panorama digitale.
È fondamentale possedere:
• Conoscenza approfondita delle piattaforme social – Ogni piattaforma ha le sue peculiarità e il social media manager deve sapere come sfruttarle al meglio per raggiungere obiettivi specifici.
• Capacità analitica – Analizzare i dati per capire cosa funziona e cosa no è cruciale per affinare le strategie e massimizzare l’impatto.
• Creatività – Creare contenuti originali e accattivanti che risuonino con l’audience e raccontino la storia del brand in modo autentico.
• Empatia – Comprendere il pubblico target per stabilire una connessione emotiva, rispondendo alle sue esigenze e aspettative.
• Flessibilità e adattabilità – Il mondo dei social media è in costante evoluzione. Essere pronti a adattarsi alle nuove tendenze e cambiare strategia quando necessario è fondamentale.
È comune che, all’inizio di una collaborazione, emergano frizioni dovute a differenze tra le nuove strategie proposte e i metodi precedenti, spesso affidati a conoscenti o gestiti in maniera empirica. Questo cambiamento può generare resistenze e commenti del tipo “Ma perché hai pubblicato questo? Io non facevo così”. Tuttavia, è essenziale ricordare che il ricorso a un professionista equivale a riconoscere la necessità di un approccio diverso, più strutturato e basato su competenze specifiche.
Educare per collaborare
La chiave per superare questi ostacoli è l’educazione: mostrare con pazienza e dati alla mano come le strategie di social media marketing siano formulate su studi di settore, analisi dei dati e conoscenza dei meccanismi delle piattaforme.
È un processo che richiede tempo, sperimentazione e una comunicazione aperta e costante tra il social media manager e il proprietario del ristorante.
Andare dal dentista e poi dirgli come lavorare, o dal medico e dirgli cosa deve prescrivere solo perché lo si è letto su internet, insomma, cercare di imporre le proprie convinzioni o abitudini in una nuova strategia digitale può solo ostacolare il potenziale di crescita.
La fiducia nel professionista scelto, accompagnata da un dialogo costruttivo, è fondamentale per navigare insieme con soddisfazione nel vasto e dinamico mondo dei social media.
Scrivete per problemi relativi ai vostri social a: social@lamadia.com
[Questo articolo è tratto dal numero di maggio-giugno 2024 de La Madia Travelfood. Puoi acquistare una copia digitale nello sfoglia online oppure sottoscrivere un abbonamento per ricevere ogni due mesi la rivista cartacea]