L’analisi Nielsen sui cambiamenti del carrello della spesa domestica ha sottolineato come la categoria beverage sia stata la più performante nel primo trimestre del 2021.
Gli incassi del settore sono aumentati di 315 milioni di euro rispetto al 2020 (+13,6%). Un dato ancora più interessante se confrontato con la crescita dell’intera categoria del largo consumo, cresciuta del +3,5%.
Dando un’occhiata alla classifica delle prime 15 categorie per crescita di consumi, si nota come ben 7 riguardino il beverage e quasi tutte siano prodotti alcolici. Al primo posto le birre alcoliche (+70,4 milioni), seguite da vini DOC e DOCG italiani (+60,2 milioni di euro). Poco sotto, in classifica, arrivano gli spumanti Charmat secchi (+38 milioni), i brown puri (+22 milioni), gli aperitivi alcolici (+18,5 milioni), il vino IGP e IGT italiano (18,1 milioni) e infine l’unica bevanda analcolica, la cola (+16,7 milioni).
Romolo de Camillis, direttore retail di NielsenIQ, ha osservato come dall’analisi emerga la tendenza dei consumatori a utilizzare la GDO per gli acquisti di prodotti. Lo stesso vale però anche per gli esercenti.
Sarebbe tuttavia prematuro trarre conclusioni, dal momento che la situazione è in divenire e molto influenzata dall’andamento della pandemia.