Lo staff del mio ufficio che si occupa della gestione dei social per una serie di attività dell’Ho.re.ca., si trova di frequente davanti alle resistenze di ristoratori restii a pubblicare su web alcuni dati, tra cui i giorni di chiusura extra, i menù e i prezzi.
Queste alcune delle motivazioni:
• Non voglio dare informazioni alla concorrenza
• Preferisco il contatto diretto, quindi il cliente deve telefonare per avere informazioni
• Ho una clientela abituale che vede menu e prezzi al ristorante, con i piatti del giorno
• Pubblico solo i prezzi dei menu degustazione
Che dire?
Fatte salve le ragioni di ognuno, trovo sbagliata questa scelta e fantasiose le motivazioni.
Credo infatti che chiunque offra un servizio pubblico debba essere il più trasparente e interattivo possibile.
Ogni cliente, soprattutto se non abituale, dovrebbe avere ben chiari i termini del servizio che si accinge ad acquistare, pertanto i siti web e i social dovrebbero servire a informare con precisione senza inutili barriere.
Essere omissivi o criptici costituisce un palese autogol a livello di opportunità di marketing.
Personalmente sono abbastanza riluttante a scegliere un ristorante poco comunicativo: mi suscita diffidenza e di certo non mi spinge a spendere il mio tempo in telefonate indagatorie che posso riservare, semmai, al momento della prenotazione, avanzando solo in quel caso domande o richieste specifiche.
Se dunque altri ragionano come me – il che è più che possibile – i ristoranti avvertiti come “opachi” rischiano di porsi automaticamente fuori da una fetta del mercato.
Oggi vince l’atteggiamento “sociale”, non respingente, quello che si preoccupa di facilitare il cliente con una bella “vetrina” digitale ricca di informazioni fruibili, o, per esempio, con il QR Code che consente ai commensali di scorrere il menu, ordinarlo e pagarlo anche dal tavolo, senza passare alla cassa, specialmente nei locali a elevato flusso numerico.
La maschera su info e prezzi è il classico segreto di Pulcinella: fa perdere tempo a tutti, non rientra negli atteggiamenti empatici, è anacronistico e poco produttivo.
Perché il contatto sempre e solo personale va offerto su richiesta, non imposto.
Così è, ma solo se vi pare…
[Editoriale del numero di settembre-ottobre 2023 de La Madia Travelfood. Leggilo online oppure abbonati alla rivista cartacea!]