L’archeologo Franco Cambi, tre anni fa, col suo staff dell’università di Siena, ha scoperto all’Elba una fattoria romana di 2000 anni fa. Scavi sulla costa della rada di Portoferraio, nella proprietà Gasparri a San Giovanni, hanno rivelato resti secolari, compresi i contenitori di vino dolia de fossa in terracotta. Sull’isola esiste un “erede” di quei viticoltori romani, Antonio Arrighi, che intorno al 2010 aveva già fatto entrare simili recipienti nell’azienda agricola che porta il suo nome.
E’ la tenuta di Pian del Monte, ereditata dal nonno Antonio e dal bisnonno Carlo, tutti elbani doc, posta nei pressi del Monte della Croce; e dalle terrazze colme di vigne si apprezza la baia luminosa del paese di Porto Azzurro, affacciato sul mare. Nelle anfore Arrighi produce il Tresse, vino rosso Igt, ottenuto da uve Syrah, Sagrantino e Sangiovese, grazie alle terrecotte toscane realizzate all’Impruneta, presso la fornace Parisi: un vino costruito come avveniva secoli e secoli addietro.
L’azienda possiede 12 ettari, di cui 6 a vigneto e produce 30 mila bottiglie l’anno, tra Doc e Igt bianchi, rossi e rosati, nonché il famoso Aleatico. l’unico vino passito regionale ad aver conquistato la Docg, ma non mancano olivi nella sua terra da cui si ricava l’olio evo. “Con l’enologa Laura Zuddas – commenta l’esperto- cercavamo un contenitore che non cedesse i classici sentori e aromi della tostatura del legno, ma che mantenesse la minima ossigenazione del vino, come la barrique. Ecco che abbiamo deciso di sfruttare la straordinaria capacità di isolamento termico della terracotta di Impruneta che, grazie alle sue speciali caratteristiche chimico-fisiche, permette una buona evoluzione. E’ stato creato anche uno speciale sistema di chiusura dell’anfora, che isola completamente il vino e la porosità che caratterizza la terracotta, senza alcun rivestimento interno, permette una microssigenazione e un’evoluzione ottimale dei vini utilizzati.
Del resto, fin dai tempi della Magna Grecia, l’uomo ha utilizzato la terracotta per la conservazione e il trasporto del vino e quindi perché non rilanciare le giare di quel materiale naturale per la vinificazione, la maturazione e la conservazione del vino?”.
La scelta di Arrighi è stata studiata in un recente convegno dal tema “Vino in anfora fra ricerca archeologica e produzione”, organizzato da “Vetrina toscana” in collaborazione con l’Accademia dei Georgofili a Firenze, col supporto del Consorzio Elba Taste, a chiusura di una serie di eventi enogastronomia chiamati “Tra terra e mare: l’Elba in vetrina”.
Per due mesi i sapori dell’Elba sono giunti alla terraferma, con un gemellaggio tra cuochi elbani e ristoratori fiorentini, che ospitavano i colleghi isolani. “Nel convegno è stata studiata questa innovazione – racconta il viticoltore elbano, che è anche presidente della sezione elbana dell’Associazione italiana sommelier, past president della sezione locale del Lions e si mantiene in forma con gare di triathlon duro -. I docenti Cambi e Laura Pagliantini, condirettori dello scavo archeologico di san Giovanni, hanno riferito del ciclo del vino nel mondo antico, sulla scorta delle affascinanti scoperte effettuate sull’isola. La mia azienda sostiene tale ricerca che prosegue. Gli scavi, hanno portato alla luce grandi vasi interrati che contenevano ciascuno più di mille litri. Sono state ritrovate anche anfore vinarie per commercializzare il vino”. Ed anche Valter Giuliani, dirigente del consorzio Elba Taste, ha fatto presente che “questo rinnovato interesse per la produzione di vino in anfora è stato riscoperto da non pochi produttori in tutto il mondo, ad iniziare dall’Armenia e dalla Georgia, passando per l’Australia, gli Stati Uniti e la Francia, nonché in Italia. Il Tresse già presentato in passato alla Villa Romana delle Grotte a Portoferraio, si sta affermando come il vino antico-moderno grazie agli insegnamenti dei romani”.
Azienda Agricola Arrighi
Località Pian del Monte – 57036 Porto Azzurro (LI) – Isola d‘Elba
Cellulare: 335 6641793 – Fax: 0565.921077
www.arrighivigneolivi.it – info@arrighivigneolivi.it