n mio approfondimento di qualche numero fa, proprio su La Madia Travelfood, aveva questa prefazione: “Siamo negli anni ’80 e il mondo si alza in piedi per applaudire un capolavoro assoluto, un vino italiano di cui da diversi anni si sente parlare ma che quasi mai, soprattutto nelle versioni sperimentali, è uscito dai cancelli della tenuta in cui viene prodotto, ovvero la Tenuta San Guido di Bolgheri in provincia di Livorno. Siamo più precisamente nel 1985 e il Sassicaia del Marchese Mario Incisa della Rocchetta, che recita in etichetta come denominazione “vino da tavola di Sassicaia” da uve Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc, viene eletto miglior vino del mondo. Nascono un mito e una nuova epoca per i vini toscani e Italiani”.
La fortuna dei Supertuscan coincide con questo fantomatico 1985 che, ovviamente, ha aperto le porte (ma più che altro i mercati) anche a chi, già dalla fine degli anni ‘70, aveva sperimentato ed ottenuto successi importanti e rilevanti impiantando vitigni alloctoni francesi.
Non parleremo nuovamente di Supertuscan: basta andare indietro di qualche numero de La Madia Travelfood, oppure scorrere la pagina web del sito, per leggere la storia di questo fenomeno che ha caratterizzato un ventennio di vino italiano, ma abbiamo deciso di assaggiare alcune di queste produzioni volutamente nelle ultime versioni per studiarne l’evoluzione e percepirne i cambi stilistici ad oggi. Una premessa è comunque doverosa: sono ritenuti Supertuscan, e fanno parte di questa categoria, i vini prodotti in questa regione che utilizzano principalmente uve quali Merlot, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Syrah, ma vengono ritenuti facenti parte di questa categoria anche una ristretta cerchia di vini prodotti con 100% sangiovese, che rispecchino lo stile di vinificazione ed evoluzione che rende questi vini riconoscibili e unici. Tutti questi vini sono accomunati dall’utilizzo, a livello formale, dell’Indicazione Geografica Tipica Toscana (in quasi tutti i casi) e non delle Docg Chianti, Chianti Classico o Brunello di Montalcino.
La degustazione, eseguita alla cieca, ha evidenziato comunque come i vitigni internazionali (soprattutto il Cabernet Sauvignon) abbiano assunto un’identità ben precisa nel territorio toscano, mentre il sangiovese sempre di più stia tornano alla carica recuperando ettari e identità dedicati in passato proprio ai vitigni francesi.
Hanno partecipato alla degustazione: Roberto Racca, Alessandro Rossi, Gianni Di Lorenzo, Carlo Catani (foto nella pagina a fianco).
I nostri degustatori
Tutti i vini sono stati giudicati nel corso di una degustazione alla cieca da un panel composto da: da sinistra, Carlo Catani, enogastronomo; Roberto Racca, consulente strategico per aziende vinicole; Alessandro Rossi, Wine Manager; Gianni Di Lorenzo, giornalista enogastronomico.
La degustazione
Casalferro 2011
Barone Ricasoli
L’azienda Ricasoli è la storia della Toscana. Il Casalferro del 2011 è un Merlot in purezza. Il naso è sicuramente profondo, si possono percepire note di spezie (cacao e pepe su tutte) e frutta rossa, ravvivato da una fresca nota balsamica sul finale. La bocca è di spessore e addolcita dal legno utilizzato per l’evoluzione.
92/100
Brancaia il blu 2011
Brancaia
I vini di Brancaia non sono mai stati banali e hanno sempre espresso uno stile ben preciso perseguito nel tempo. Il Blu è un taglio di Sangiovese, Merlot e una piccola parte di Cabernet Sauvignon. Al naso si colgono spiccate note di frutta rossa di sottobosco e spezie come il pepe nero. La bocca è molto equilibrata, vellutata ma vibrante, un vino molto fresco sul vinale.
93/100
Avvoltore 2011
Morisfarms
L’Avvoltore 2011 è un taglio di Sangiovese (75%), Cabernet Sauvignon (20%) e Syrah. All’olfatto si possono riconoscere principalmente frutta rossa matura, frutta nera, ribes, ciliegia e spezie tostate. La bocca gioca molto sulla succosità e sapidità ed una piacevole chiusura fresca che ne aumenta la bevibilità.
90/100
Cepparello 2012
Isole e Olena
Il Cepparello 2012 rivela il grande potenziale del Sangiovese: potenza, eleganza, verticalità e propensione all’invecchiamento. Il colore è rosso rubino intenso. La bocca è caratterizzata da note di frutta rossa di sottobosco, ribes, spezie e grafite. Un vino di buona struttura, elegante e persistente, di grande propensione all’invecchiamento.
91/100
Summus 2011
Castello Banfi
Il Summus 2011 nasce dall’unione di Sangiovese al 40%, Cabernet Sauvignon al 35% e per il restante Syrah. Al naso sono distinguibili gli aromi di prugna, amarena, ribes e liquirizia oltre al tabacco e cioccolato. La bocca è piena e avvolgente, ben annodata dal rovere utilizzato per l’evoluzione.
92/100
Fontalloro 2011
Fèlsina
Il Fontalloro è un grande sangiovese in purezza. Gli aromi di questo vino ricordano principalmente la frutta nera, lampone e mora su tutti, oltre fiori di campo come la violetta. La bocca è molto strutturata, piena e ricca, con tannini ben articolati che donano freschezza ed acidità in chiusura.
91/100
Balifico 2011
Castello di Volpaia
Il Balifico 2011, nasce da un taglio di Sangiovese (65%) e per il rimanente da Cabernet Sauvignon (35%). Al naso sono interessanti le note di spezie, amarena e mora su tutti. La bocca è molto succosa, morbida, armonica e saporita. Molto lungo sul finale con tracce balsamiche in chiusura.
91/100
Nambrot 2012
Tenuta di Ghizzano
Il Nambrot è composto da 60% Merlot e 40%, equamente suddiviso tra Cabernet Franc e Petit Verdot. L’annata 2012 propone un vino aromaticamente complesso, erbaceo, fresco su una base fruttata molto percepibile e nitida. La bocca è molto elegante e bilanciata oltre che complessa con un finale in crescendo.
90/100
Maestro Raro 2012
Fèlsina
Il Maestro Raro è uno dei fiori all’occhiello di questa azienda: parliamo di un Cabernet Sauvignon in purezza. Questo 2012 esprime profumi di frutta rossa molto intensi (frutta di sottobosco e mora) e ben definiti. La bocca è cremosa, materica, ancora giovane ma ben definita con un finale molto lungo e succoso.
94/100
Giusto di Notri 2013
Tua Rita
Il Giusto di Notri nasce da Cabernet Sauvignon per il 60%, Merlot per il 30% e un piccolo saldo di Cabernet Franc: le note balsamiche incensate sono estremamente percettibili, così come il frutto nitido e cristallino che sorregge l’impalcatura. La bocca ha ovviamente un passo da grande vino, tannini fitti ed un grande finale in crescendo.
96/100
Il Merlot 2012
Torre A Cona
Le Pergole Torte è un Sangiovese in purezza che ha fatto la storia di questo vitigno e della Toscana stessa. L’impatto visivo è un rosso rubino intenso, il naso di questo vino è molto elegante, note balsamiche e erbe officinali la fanno da padrone. Il tutto sorretto da una frutta rossa succosa e croccante. In bocca l’architrave tannico è molto importante. Vino godibile e persistente.
94/100
SASSICAIA 2012
Tenuta di San Guido
Il Sassicaia è un taglio di Cabernet Sauvignon (85%) e Cabernet Franc (15%). L’eleganza di questo vino dalle note inconfondibili di macchia mediterranea, menta, sandalo, cassis e mirtillo è notevole. Al palato il tannino è fresco e vibrante, compiuto e preciso, a tratti più morbido e disteso. Il finale è decisamente aristocratico, fresco e dal bel ritmo gustativo che regala grandi soddisfazioni.
96/100
Ornellaia 2012
Tenuta dell’Ornellaia
L’Ornellaia 2012 è un vino composto da 56% Cabernet Sauvignon, 27% Merlot, 10% Cabernet Franc ed il restante 7% da Petit Verdot. Nonostante sia stata un’annata siccitosa, il naso esprime frutta rossa, spezie (soprattutto pepe bianco), caffè in grani e tostatura da legno. In bocca è molto bilanciato, dai tannini levigati, calibrato e di lunga persistenza.
94/100
Tignanello 2013
Antinori
Il Tignanello 2013 è composto da Sangiovese 85%, Cabernet Sauvignon 10%, Cabernet Franc 5%. Dal colore rosso rubino intenso, al naso ritroviamo note di frutta scura, caffè e spezie. Al palato il bouquet che si apre a ventaglio è elegante e fine, con tannini perfettamente fusi nella struttura e con una vibrante persistenza aromatica che si prolunga su una chiusura succosa e asciugante al tempo stesso.
93/100
Le pergole torte 2012
Montevertine
Le Pergole Torte è un Sangiovese in purezza che ha fatto la storia di questo vitigno e della Toscana stessa. L’impatto visivo è un rosso rubino intenso, il naso di questo vino è molto elegante, note balsamiche e erbe officinali la fanno da padrone. Il tutto sorretto da una frutta rossa succosa e croccante. In bocca l’architrave tannico è molto importante. Vino godibile e persistente.
94/100
Percarlo 2011
San Giusto a Rentennano
Il Percarlo dell’azienda San Giusto a Rentennano è prodotto da uve Sangiovese al 100%. Visivamente è un vino dalla tonalità rubino brillante.
I profumi che caratterizzano questo vino sono principalmente di frutta rossa di sottobosco (amarena e mora su tutte) supportata da intense note balsamiche ed erbacee. La bocca è molto espressiva condita da tannini vivi ma eleganti, un vino fresco e persistente sul finale.
93/100
Grattamacco 2013
Podere Grattamacco
Il Grattamacco è un vino composto da 60% Cabernet Sauvignon, 20% Cabernet Franc, 10% Merlot e 10% Sangiovese. Un vino visivamente molto intenso, impenetrabile. Al naso si riconoscono note di frutti di bosco (mora e mirtillo su tutte) perfettamente integrate nei tratti erbacei e anche balsamici. In bocca è un vino di grande coerenza, lungo e persistente grazie ad un chiusura ampia e morbida. Un vino di grande vitalità.
93/100
Duemani 2012
Duemani
Il Dumeani 2012 è un cabernet franc in purezza, uno degli ultimi grandi vini che questa terra ha sfornato. Un vino elegante e d’impatto. Al naso predomina la frutta rossa sicuramente, poi le spezie e le note di tabacco, oltre a quelle balsamiche e di grafite. In bocca è lungo, un crescendo, potente ma elegante al tempo stesso. Un vino persistente e di stoffa.
94/100