La birra si attesta come la bevanda da pasto preferita dagli italiani, ma il settore birraio ha subito danni che questa preferenza non riesce ad arginare.
Assobirra ha registrato un calo della produzione dell’8,4% nel 2020, accompagnato da uno dei consumi del -11,4%. Secondo Michele Cason, presidente dell’associazione, la birra sarebbe un vero e proprio catalizzatore di connessioni e socialità. È tuttavia ancora necessario dare un nuovo impulso alla crescita di questa bevanda, che dopo il record di produzione e consumi nel 2019, ha visto arrestarsi la propria crescita.
È stata la pandemia, in particolare le limitazioni che hanno colpito il canale horeca, a causare perdite da 1,6 miliardi di euro al settore della birra. Per permettere ai produttori di riprendere fiato, Assobirra chiede alle istituzioni un sostegno immediato sulla birra alla spina, tramite credito di imposta destinato ai locali, e una riduzione delle accise sulla birra.
Il punto di partenza secondo Cason dovrebbe essere l’investimento “delle imprese, la garanzia misure di rafforzamento della struttura finanziaria, puntare sulla competenza e sulla formazione dei lavoratori, giovani e donne in primis. Non solo, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza va tradotto in azioni concrete volte a promuovere innovazione, qualità e sostenibilità”.