La cucina italiana è protagonista nel modo durante tutto il mese di novembre attraverso numerosissimi eventi, la cui anteprima è negli Emirati Arabi Uniti dal 9 all’11 novembre con Taste of Abu Dhabi e che continuano dal 20 al 26 novembre in numerosissime nazioni, attraverso la celebrazione della settimana Mondiale della Cucina Italiana, voluta fortemente da nostro Governo.
Lo chef Paolo Gramaglia, 1 stella Michelin, del ristorante President di Pompei, sarà lo chef di Taste of Abu Dhabi, importantissima vetrina della cultura gastronomica e anteprima della Settimana Mondiale della Cucina Italiana, dal 9 all’11 novembre, nel corso della quale, tra gli altri impegni in calendario, cucinerà in un’importante cena di gala a conclusione del Gran Premio di Formula 1.
“Rappresentare l’Italia è un grande privilegio – spiega lo chef Gramaglia – ed, al contempo, una forte responsabilità. Cercherò di portare nei miei piatti, la storia, la cultura ed i sapori, che hanno reso da sempre grande il ns. Paese”.
Protagonista del made in Italy, sarà, poi, l’Africa, dove, ad Accra, la capitale del Ghana, si terrà VINAFRICA, il primo grande evento del continente africano dedicato al vino italiano.
Qui, il 15 novembre, nella sede dell’Ambasciata Italiana, gli chef stellati Paolo Gramaglia del Ristorante President di Pompei e Silvia Baracchi del Relais & Chateau il Falconiere di Cortona, realizzeranno una cena esclusiva per Sua Altezza Reale il re del Ghana.
Infine, il teatro è nuovamente quello degli Emirati Arabi Uniti, dove:
-Heinz Beck ***
-Umberto Bombana***
-Paolo Gramaglia*
-Luigi Taglienti*
-Moreno Cedroni**
-Felix lo Basso*
Saranno i protagonisti della Settimana Mondiale della Cucina Italiana.
Ancora una volta il palcoscenico di questa importante manifestazione è l’Italian Cuisine & Wine World Summit, voluto ed ideato da Rosario Scarpato, autore e coordinatore di questo straordinario evento per il secondo anno. “Ritenengo la via della conoscenza culturale gastronomica la migliore strada percorribile – dice Scarpato – per potere mantenere viva la tradizione culturale del nostro Paese e per diffonderla correttamente”.