Sensibili cambiamenti in atto in questo momento nel mondo del delivery: se da una parte Deliveroo crolla in borsa il giorno stesso del suo debutto, Just Eat assume finalmente i suoi rider.
Deliveroo
Nel giorno stesso dell’esordio alla Borsa di Londra, i titoli di Deliveroo scendono del 14% rispetto al prezzo di partenza, già molto inferiore alla media (3,9£ su una media di 4,6).
La scarsa partecipazione degli investitori sembra essere dovuta a due scelte dell’impresa di delivery: la prima è naturalmente legata alle condizioni di lavoro dei suoi rider, la seconda è la previsione di una doppia classe di azioni. Questa modalità consente infatti a Will Shu, fondatore di Deliveroo, di detenere il 57,5% del potere decisionale sull’azienda, pur possedendo solo il 6,3% del capitale totale. Investitori e case di gestione del risparmio hanno quindi deciso di non investire.
Just Eat
Contemporaneamente ci giungono buone notizie da un altro colosso del food delivery. Just Eat ha finalmente stipulato i propri accordi con Filt Cgil, Fit-Cisl e Uil Trasporti per elaborare il primo contratto collettivo aziendale.
Circa 4000 rider in tutta Italia saranno assunti come dipendenti di Just Eat nel corso di quest’anno, ottenendo quindi i diritti e le garanzie che erano finora state loro negate. Verranno loro riconosciuti da contratto lavoro straordinario, ferie, malattia, maternità e paternità. A partire dai due anni di anzianità lavorativa lo stipendio non dovrà mai essere inferiore ai 9€ l’ora, saranno previsti part time e i turni verranno pianificati in anticipo in base alla disponibilità dei singoli operatori del delivery.