INGREDIENTI per 4 persone
• g. 320 di spaghetti di Gragnano
• g. 8 di pepe suddivisi in parti uguali tra nero di Sarawak
• Sichuan, giamaicano, e bianco di penja
• dl. 2 di brodo di pollo (ricetta classica)
• g. 150 di pecorino romano
• g. 150 di pecorino toscano semistagionato
• g. 500 di latte di pecora
• g. 15 di Maizena
• 16 ricci di mare
• 4 foglie di basilico
• 1 spicchio d’aglio
• dl. 2 di salsa di pomodoro (ricetta classica), dl. 2 di olio evo, sale q.b.
PROCEDIMENTO
Prendere una casseruola e metterla sul fuoco, inserire 400 grammi di latte e, una volta arrivati ad ebollizione, legarli con i restanti 100 grammi nei quali avremo disciolto la Maizena. Una volta fuori dal fuoco, inserire il pecorino romano grattugiato e lasciare in infusione per circa 10 minuti. Frullare mediante l’ausilio di un frullatore ad immersione e tenere in caldo.
Pulire i ricci di mare, aprirli e stemperarli lievemente in casseruola con uno spicchio d’aglio, 4 foglie di basilico e la salsa di pomodoro; spostarli dal fuoco, pellicolare la pentola e lasciar riposare.
Nel frattempo portare ad ebollizione l’acqua per la cottura della pasta e salarla leggermante. Prendere un’altra casseruola, metterla sul fuoco a fiamma dolce, inserire il brodo di pollo e il pepe (4 tipi) in infusione.
Cuocere la pasta e, una volta ultimata la sua cottura (rigorosamente al dente), scolarla e versarla nella casseruola col brodo (ovviamente avendo prima filtrato il pepe). Aggiungere la fonduta di pecorino e saltare bene gli spaghetti, e adagiarli nel piatto con sopra un cucchiaio di ragù di ricci.