Cari amici, quante volte vi sarà capitato di farvi questa fantomatica domanda: perché non dimagrisco? Eppure sono attentissimo! Eppure mangio pochissimo! Eppure faccio tanto sport!… e, alla fine, concludiamo, non sapendo qual è la risposta, che semplicemente abbiamo un metabolismo “che è ormai morto”.
Capisco bene la frustrazione di quanti entrano in questo circolo vizioso, ma alla fine la risposta è ben più semplice di quello che si possa pensare, ma non vogliamo sentircela dire! O meglio, a onor del vero, non c’è una sola risposta ad una simile domanda. E allora, vediamo di capire meglio cosa succede nel nostro organismo.
Tutto parte dalla famosa parola “metabolismo”. Questo termine deriva dal greco e significa “cambiamento”; con la parola metabolismo, si indicano tutte le decine di migliaia di reazioni che avvengono nel nostro organismo, che concorrono, tutte, ad un unico scopo: produrre energia per farci sopravvivere. Da dove prendiamo le materie prime che poi vengono utilizzate, durante le reazioni metaboliche, per la produzione di energia?
Le prendiamo dal cibo: è lui il nostro carburante. Non a caso, spesso vi sarà capitato di leggere le etichette nutrizionali e di vedere quanta “energia” apporta un determinato cibo.
Quella “energia”, che viene misurata in Kcal (calorie), è quella che poi deve essere trasformata in energia per vivere.
Quando l’energia, che assumiamo con il cibo, è in eccesso rispetto a quella che serve per essere trasformata in energia per vivere, allora il nostro organismo immagazzina tale rimanente energia in deposito, cioè in grasso: il grasso è la nostra fonte energetica
di deposito. Più grasso abbiamo e più possiamo stare senza mangiare perché il nostro organismo, in carenza di cibo, andrebbe a mobilizzare i depositi di grasso per fornire al corpo l’energia per vivere.
Questo meccanismo è alla base del dimagrimento! Cioè, per eliminare del grasso (energia di deposito) dobbiamo far sì che l’energia introdotta con il cibo sia minore rispetto a quanto l’organismo brucia: in questo modo, il nostro corpo prima utilizza l’energia del cibo
e poi, non essendo quella sufficiente, mobilizza l’energia intrappolata nel grasso!
Quindi, qualunque sia la situazione clinica o fisiologica, se non dimagriamo è perché quello che noi mangiamo è sufficiente al nostro organismo per vivere e non lo mettiamo in condizione di andare a mobilizzare un po’ di grasso a scopo energetico. Questo, amici, è un dato incontrovertibile.
E qui si alzeranno cori di innumerevoli persone che cominceranno a dire: “ma io mangio pochissimo”.
Poco o molto non importa, ma la realtà è questa: se non dimagriamo o se aumentiamo di peso vuol dire che quello che diamo al nostro organismo con il cibo è sufficiente o in eccesso rispetto a quello che gli serve per vivere.
E allora, detto questo, come posson fare tutte quelle persone che mangiano pochissimo a dimagrire?
La prima cosa da fare è cambiare la percezione di ciò che si mangia. Tutti noi abbiamo una percezione distorta di quello che mangiamo e, senza rendercene conto, non riusciamo ad essere consapevoli di tutto quello che ingurgitiamo.
Il più delle volte sottovalutiamo quello che mangiamo e questo ci porta spesso a pensare che mangiamo pochissimo, mentre il vero problema è che mangiamo tanto, in piccole quantità, ma mangiamo malissimo.
Per esempio, quante volte ci capita di pensare che abbiamo digiunato a pranzo, solo perché non ci siamo seduti a tavola e abbiamo sgranocchiato un frutto e 2 pacchetti di crackers? Ebbene, un frutto e 2 pacchetti di crackers apportano la stessa energia di un bel piatto di pasta, ma per noi è come se avessimo saltato il pasto. E che dire quando mangiamo semplicemente 2 cioccolatini? Quindi la prima cosa da fare è essere veramente consapevoli di quello che si mangia: solo così potremmo fare un reale bilancio di quanta energia incameriamo e quanta energia bruciamo.
In secondo luogo, dobbiamo capire che non tutte le calorie sono uguali. 100 calorie di insalata sono totalmente differenti rispetto a 100 calorie di cioccolato: questo è il motivo per cui non si può semplicemente fare un calcolo calorico nella realizzazione di una dieta! Dobbiamo capire che ciascun alimento ha delle caratteristiche intrinseche tali per cui dà dei segnali al nostro organismo, stimolando o inibendo alcuni ormoni, che sono poi fondamentali per accelerare il nostro metabolismo.
In termini molto banali 100 calorie di cioccolato (anche fondente) dicono al nostro organismo “non dimagrire!”, mentre 100 calorie di insalata dicono al nostro corpo esattamente il contrario! Ma questo non vale solo tra insalata e cioccolato: le differenze esistono anche tra i diversi tipi di proteine animali (è diverso consumare le uova rispetto al formaggio, per esempio) come anche tra i diversi tipi di cereali, paste e risi.
In terzo luogo, dobbiamo veramente conoscere il cibo in modo pieno e completo. Ci sono ancora molte persone che pensano che fare un piatto di pasta con olio e parmigiano sia una trovata “dimagrante”, quando invece si rischia di consumare un piatto molto più calorico di una pasta al pomodoro (perché l’olio è l’alimento più calorico che esista e normalmente, per condire una pasta in bianco, difficilmente ci accontentiamo di un cucchiaino).
Per ultimo, ma importantissimo: bisogna migliorare la nostra efficacia metabolica, cioè la capacità che l’organismo ha di passare dal metabolizzare gli zuccheri al metabolizzare i grassi. Come si fa questo? Solo ed esclusivamente aumentando la massa muscolare e diminuendo la massa grassa. Questo significa che, se vogliamo solo dimagrire con la dieta, possiamo perdere del grasso, ma non miglioreremo mai la nostra efficacia metabolica perché non avremo aumentato la nostra massa muscolare. E, come voi sapete tutti, l’unico modo per aumentare la massa muscolare è fare attività fisica!
Ci sarebbe tantissimo da dire, per poter sviscerare meglio questi punti, ma lo spazio a disposizione è quello che è: spero comunque di avervi fornito degli spunti di riflessione. Quando non dimagrite, non pensate a strane malattie, non scomodate la tiroide, la menopausa, e chissà cos’altro: fermatevi un attimo e fate un’analisi critica della vostra giornata. Vi assicuro che è un gran bel passo in avanti.