Perdonatemi se oggi mi diverto a scrivere un articolo un po’ “sui generis” ma mi permetto di farvi riflettere sulle molteplici similitudini comportamentali tra chi propone diete e chi fa politica, come anche tra chi deve scegliere una dieta e chi deve scegliere per chi votare.
Sembra che questi due campi del vivere umano siano completamente staccati tra loro e invece non è così: entrambi mostrano le stesse problematiche, gli stessi atteggiamenti, gli stessi tentativi di mistificazione, le stesse modalità di comunicazione. Siamo usciti da poche settimane dal turbinio di dubbi su chi votare alle recenti elezioni politiche e il risultato ha solo testimoniato il grado di incertezza nella globalità della popolazione italiana. Se ci pensate bene, la stessa incertezza l’abbiamo quando dobbiamo scegliere una dieta: “Quale sarà la migliore? Quella che mi propone il tal “guru” o quella che mi propone il tal medico?“ “Ma alla fine, sarà come sempre, che non cambierà niente?“. “Magari questa volta la dieta non la faccio e mi fido di chi mi propone di smetterla con le diete!”. Non vi pare che ci sia una certa similitudine tra i dubbi che ci assalgono quando dobbiamo metterci a dieta e quelli di cui siamo vittima quando dobbiamo scegliere un orientamento al voto?
D’altronde i dibattiti a cui assistiamo quando si accalcano i luminari a parlare di sana alimentazione non sono molto differenti rispetto ai dibattiti politici: o si raccontano una serie di banalità o si litiga su chi ha ragione o si accusa l’interlocutore di dire emerite sciocchezze. Non c’è scampo! Quante volte abbiamo assistito a dibattiti in cui, alla fine, invece di chiarirci le idee, ne siamo usciti ancora più confusi?
Le similitudini, però non sono solo nel momento in cui ascoltiamo un dibattito. Anche la nostra risposta emotiva è simile: il più delle volte ci facciamo irretire da chi è più bravo a comunicare, chi ci sa più fare con il marketing, chi usa più frasi ad effetto. Molto spesso ci rassicura di più il personaggio che ci comunica un certo tipo di fiducia, ma non ci parla di grossi contenuti. Oppure, stanchi di tutti quelli che ci illustrano il loro infallibile sistema di dieta, decidiamo di seguire chi dice “basta con le diete”! Mi vien da sorridere se immagino una similitudine tra i diversi politici e le diete più in voga!
Pensate al Berlusconi-Dukan che, con la sua comunicativa, parla del suo modo di dimagrire (e si dimagrisce!), ma magari si preoccupa meno delle reali conseguenze del bilancio metabolico dell’individuo; per Berlusconi-Dukan l’importante è far dimagrire e essere il primo. Dall’altra parte abbiamo il Bersani-Dieta Zona: forte di un buon sistema, non si preoccupa molto di correggere i punti deboli (e ce ne sono), perché è convinto del fatto suo, ma alla fine molti non lo capiscono e lo abbandonano. In mezzo c’è il Monti-Dieta Mediterranea: equilibrato, fin troppo. Chiede sacrifici e li motiva, ma alla fine, la gente lo guarda e vede magari un film già visto. Eppure ha in mano la Dieta Mediterranea, il massimo del bilancio energetico. Ma non ha appeal! Poi c’è lo tsunami Grillo-Lasciate stare le diete. Non lo ferma più nessuno: incarna tutto lo scontento di chi è sempre andato dietro a facili promesse ed è stato puntualmente deluso. E purtroppo, di delusi, di disillusi, in campo alimentare ce ne sono tanti. Ma poi ci sono anche altri soggetti in campo: c’è anche l’Ingroia-Digiuno Intermittente (cioè la nutrizione estrema), che però, alla fine non convince chi vuole seguire una dieta! C’è il Giannino-Dukan rivisitata, ecc. ecc.
Scusate se mi sono permesso e non volevo essere irriverente nei confronti di nessuno, ma ho solo inteso farvi riflettere su come sia comunque complesso un meccanismo apparentemente facilissimo: il mangiare! Che sia complesso parlare di economia, che sia complesso parlare di spread, di Europa, di PIL, lo capisco, ma che ci riduciamo a rendere estremamente complesso quanto di più semplice ci sia questo è incredibile!
Nel frattempo, una notizia ANSA del 18 febbraio recitava: “Se non si interviene ora la crisi obesità nel Regno Unito sarà irrisolvibile. L’allarme è stato lanciato in un rapporto dell’Academy of Medical Royal Colleges, che chiede al governo misure drastiche per evitare che entro il 2050 oltre la metà della popolazione adulta sia sovrappeso. Al momento 1 inglese su 4 è obeso: ci sono punte del 30% in alcune città. Fra le azioni che propongono i medici britannici, una tassa che faccia aumentare del 20% il prezzo delle bibite con molto zucchero.”
Non vi sembra che anche qui ci sia tanto di “politichese”? Continuiamo a dibattere su qual è la dieta migliore! Continuiamo a litigare sul fatto che è meglio seguire uno piuttosto che l’altro! Divertiamoci a vedere che il guru litiga con il medico, perché la sua dieta è la migliore ma ha tutti contro perché “da fastidio al sistema”!… intanto tutto peggiora! Il bilancio energetico peggiora, gli acciacchi aumentano, la macchina dell’organismo funziona sempre meno… e noi siamo ancora qui che non sappiamo che cosa mangiare!