Sono anni ormai che c’è una corsa quasi esasperata a prodotti cosiddetti “light”, ma sappiate che non sempre questo può essere un vantaggio per la linea o la salute!
Molto spesso gli alimenti “light” vengono prodotti eliminando i grassi tradizionali ed usando al loro posto, come sostituti, dei grassi sintetici, che possono però generare aumento di peso.
Così afferma una ricerca della Purdue University, (dell'Indiana, USA), diretta dalla dottoressa Susan Swithers e pubblicata su “Behavioural Neuroscience” (“Fat Substitutes Promote Weight Gain in Rats Consuming High-Fat Diets.”Susan E. Swithers, Sean B. Ogden, and Terry L. Davidson. Behavioral Neuroscience, 2011, Vol. 125, No. DOI: 10.1037/a0024404). Lo studio di Swithers e colleghi è incentrato su alcuni grassi sintetici ipocalorici, particolarmente diffusi negli junk food, come le patatine fritte. In teoria essi sono validi sostituti dei “cattivi” grassi naturali, ma, pare, possano danneggiare le strutture del corpo deputate al controllo dell'appetito ed alla ricerca di calorie, causando in ultima analisi aumento di peso. Per verificare ciò, gli esperti hanno lavorato con topi da laboratorio, nutriti inizialmente con una dieta ricca di grassi. I topi sono poi stati divisi in due gruppi. Il primo gruppo è stato successivamente nutrito con dieta ricca di grassi + patatine normali, mentre il secondo ha ricevuto una dieta ricca di grassi + un'alternanza di patatine normali e light. Successivamente il test è stato ripetuto, mantenendo invariate le regole ma cambiando l'alimentazione di base: al posto di una dieta ricca di grassi, è stata proposta una dieta povera di grassi, dividendo sempre i topi in due gruppi, dei quali uno assumeva patatine normali e l’altro l’alternanza di patatine normali e light.
In entrambi i casi, in base alle analisi svolte dopo alcuni giorni di dieta, i roditori del secondo gruppo erano nelle condizioni peggiori. Tali animali erano aumentati maggiormente di peso ed avevano sviluppato più grasso corporeo rispetto ai colleghi nutriti con patatine normali. Inoltre, anche eliminando dai pasti le patatine light, il loro peso non ritornava ai livelli pre-test. Lo studio quindi dimostra che i sostituti sintetici dei grassi (sebbene siano a calorie minime) possono interferire con la capacità del corpo di regolare l'assunzione di cibo, che può portare a un uso inefficiente delle calorie e a un aumento di peso.
Ma non è finita qui. In molte altre situazioni, i prodotti “light” non sono ottenuti tramite l’utilizzo di grassi sintetici a basse calorie, ma tramite la sostituzione dei grassi con altri ingredienti come farina raffinata, zucchero o sale, che possono quindi rendere l’alimento meno salutare. Mai quindi fare solo un calcolo di calorie per quanto riguarda un alimento: si rischierebbe veramente di fare delle pessime scelte.
Per esempio, pensate all’olio di oliva, che è l’alimento più calorico che ci sia! Se si dovesse semplicemente pensare alle calorie che apporta (o se si facesse semplicemente un computo sul mero contenuto di grassi) la tentazione sarebbe quella di eliminarlo dalla nostra alimentazione e magari saremmo anche tentati di sostituirlo con il burro (che, per 100 grammi, ha quasi 300 Kcal in meno!). Attenzione quindi a ragionare bene, nella scelta dei prodotti che consumiamo: la prima cosa da discriminare in un alimento è sempre e comunque data dalla qualità dei suoi principi nutritivi e non dalle calorie che apporta. I grassi, soprattutto quelli vegetali (non idrogenati, ovviamente!) sono fondamentali per la nostra salute e guai a pensare di eliminarli dalla nostra dieta solo per poter perdere qualche chilo!
C’è poi un ultimo punto a sfavore dei prodotti “light”: l’illusione che basti veramente l’utilizzo di qualche porzione di questi prodotti per creare nel nostro organismo chissà quali risultati di linea impeccabile! Ovviamente non è così: il dimagrimento è sempre frutto di una strategia complessa, che abbraccia tutti i momenti della nostra giornata e non è mai il risultato del semplice utilizzo di un prodotto a basse calorie!
Di Primo Vercilli