Attualmente forse non esiste un bene più prezioso dello spazio, della quiete, di ambienti ameni immersi nella natura.
Oggi però una sempre più diffusa cultura del benessere cerca questi valori in contesti facili da raggiungere, promettenti sul piano turistico e con offerte interessanti per lo svago, il fitness, il tempo libero.
Se di certo ogni regione italiana vanta ricchezze architettoniche e patrimoni ambientali di incomparabile bellezza, la verde Umbria offre il vantaggio di una posizione centrale rispetto alle altre e uno stile di vita pienamente sostenibile a livello sociale, economico, alimentare e viario.
Proprio nel cuore di questa bella regione e in perfetta corrispondenza con i desiderata dei viaggiatori evoluti, il BorgoBrufa SPA Resort offre lusso, comfort e benessere nella quiete di Torgiano – già famosa per il suo museo del vino – dall’alto di un colle che domina Perugia, Assisi, Spello, Foligno, tanto per non farsi mancare nessuna delle cittadine cult dell’Umbria. E proprio il panorama è uno degli elementi che danno ulteriore prestigio alle 50 belle camere dell’hotel, tutte dotate di balcone o patio per un contatto più diretto con la natura, con la punta di massima agiatezza nella Imperial Suite corredata di sauna a infrarossi e piscina privata riscaldata. Il centro benessere costituisce il fiore all’occhiello del Resort: il più grande dell’Umbria, – oltre 1200 mq – ha locali esclusivi, trattamenti personalizzati con prodotti naturali di produzione propria, come quelli a base di olio d’oliva o vino, oppure di cioccolato tipico umbro. Anche l’esperienza culinaria si vive nell’esclusività degli ambienti, diversi a seconda dei momenti della giornata e delle esigenze.
Il ristorante “Quattro sensi” occupa la sala principale, dove viene servito il buffet di colazione.
La cena viene servita invece nella terrazza panoramica, coperta e climatizzata, ma con vista mozzafiato su Assisi e Perugia, ideale per le cene romantiche a lume di candela mentre, per gli eventi speciali, si può scegliere l’elegante sala con camino.
La cucina è stata affidata allo chef campano Ciro D’Amico (foto in basso), a cui va il merito di aver portato la gioiosa solarità partenopea in una tradizione a volte un po’ austera, arricchendola con i colori e i sapori del mare e del sud. Una contaminazione convincente, come nel caso del tonno scottato con semi di chia, rotolini di gamberi rossi alla barbabietola e salsa allo yogurt, dove la creatività tende a scalzare la consuetudine gastronomica locale, per poi invece mettersene al servizio come nella spalla e coscia d’agnello farcito con verza e tortino di melanzane e ancor più nel riso tostato al Nobile del Borgo con petto di piccione spadellato e pecorino alle vinacce di Sagrantino, che è un vero e proprio omaggio alla cultura enoica della regione. Ma la vera passione dello chef è il cioccolato, che lui lavora e propone sia nella versione al piatto, sia come cioccolateria, grazie ad una precisa formazione con chef e pasticcieri importanti. Tra le esperienze più significative va considerato il suo lavoro al Badrutt’s Palace di St. Moritz a fianco dello chef Enrico Derflingher, già cuoco di corte della Regina Elisabetta e attuale presidente nazionale Eurotoques, sodalizio di cui Ciro fa parte.