Diceva Strabone: “C’è una Pilo prima di Pilo e poi un’altra ancora” e questo sta a significare che erano tante le città greche che rivendicavano la discendenza e quindi il diritto al nome di quella mitica polis.
2000 anni più tardi, quando l’impero ottomano abbandonò la Messinia, una città greca fino allora appartenuta ai turchi fu battezzata Pilo (Pylos), più per sentito dire che per reali prove storiche… fino a quando, nella primavera del 1939, l’archeologo americano Carl Blegen salì alla cima di una collina dove la vista spazia dal mare alla valle sottostante. Qui, sotto ulivi secolari trovò le tracce storiche dell’esistenza della reggia di Nestore.
Siamo nel Peloponneso sud-occidentale, una zona ricchissima per natura incontaminata, per memorie archeologiche, per potenzialità turistiche, ma ancora poco frequentata e che conserva valori antichi e antiche tradizioni.
Dagli insediamenti neolitici ai palazzi micenei, dalle città greco-romane alle chiese bizantine, ai castelli franchi, alle fortezze veneziane, ai piccoli villaggi di montagna, il territorio nel raggio di pochi chilonetri offre Olimpia, Mystra, il tempio di Apollo Epicuro, l’antica Messini, il Castello di Methoni, il Neokastro di Pilo, senza dimenticare le bellezze naturali come la laguna protetta di Gialova dove 271 specie di uccelli fanno sosta nelle rotte di emigrazione, oppure la magnifica Voidokilia, tonda come una moneta e protetta da dune di sabbia chiara, che il New York Times include nel ristretto elenco delle spiagge più belle del mondo, e che ci piace pensare sia quella dove Omero racconta lo sbarco di Telemaco.
E qui è il Costa Navarino, progetto turistico articolato, complesso, esteso, sicuramente molto imponente.
Attualmente il nucleo è formato da 2 alberghi contigui: il Costa Dunes con 445 camere (di cui 123 con piscina privata) e The Romanos con 321 camere (di cui 128 con piscina privata) e da 2 campi da golf, il Dune Course con 18 buche, attiguo ai due alberghi ed il Bay Course (18 buche) nuova cellula embrionale di un’altra prossima urbanizzazione che prevede altri due hotel di 200 camere ciascuno ed alcune ville che saranno sia in vendita che in affitto (solo lunghi periodi) ed un altro golf a 27 buche.
Massiccia realtà di pietra e cemento voluta da Vassilis Konstantakopoulos, armatore greco originario di questa regione che, dopo anni di lavoro sul mare, nel 1974 comprò la sua prima piccola nave e fondò la Costamare Shipping Company SA, che rapidamente divenne uno dei più grandi operatori del mondo specializzato in navi portacontainer.
Innamorato sostenitore della sua terra natale, iniziò nel 1982 ad acquistare terreni in Messinia fino a comporre l’attuale proprietà di 1000 ettari, individuando 4 aree per il suo progetto: edifici realizzati secondo i principi della eco-sostenibilità, destinati ad un’utenza di fascia alta e a far conoscere le bellezze naturali ma anche la storia e le tradizioni della Messinia ed al tempo stesso creare posti di lavoro ed incrementare l’economia sul territorio.
Il Navarino Dunes, realizzato dallo Studio Alexandros N. Tombazis & Architetti Associati – specializzati nella progettazione di edifici bioclimatici ed a basso consumo energetico – si estende su 130 ettari di collina e da lontano assomiglia ad un moderno villaggio fortificato. Affaccia su una spiaggia di sabbia color zafferano lunga quasi 2 chilometri e c’è da dire che nessun albero è stato abbattuto per costruirlo, e che durante i lavori 6 mila ulivi secolari e 8 mila alberi di agrumi sono stati spostati e ripiantati, che la duna non è stata toccata, che le costruzioni sono arretrate per rispettare la linea di costa, tanto che dal mare l’impatto visivo è molto contenuto.
Le linee architettoniche del Costa Dunes vagamente si ispirano all’architettura tradizionale della regione, con richiami alle costruzione tipiche dei villaggi dell’entroterra. La pietra, il sasso, il granito, il travertino sono gli elementi che danno carattere, disegnando le facciate che si completano con balconi e ballatoi di legno. Le costruzioni sono sempre basse, una cortina compatta e continua con oltre 5.000 mq di tetti progettati per ottimizzare la climatizzazione, 14 piscine collegate fra loro da viali di acqua corrente e da laghi artificiali per migliorare il micro-clima locale; l’orientamento degli edifici è studiato per l’uso ottimale della luce solare e le ombreggiature, per quanto possibile, sono naturali o realizzate con strutture leggere.
Belle le sale comuni, dove alti soffitti a volta in pietra hanno la potente maestosità delle nostre masserie pugliesi e qui sono espressione di tradizione locale e ricordo della dominazione ottomana; ampie finestre affacciano sul promontorio di Paleocastro e su una infinita distesa di ulivi.
Cuore del complesso è l’Agorà, piazza e teatro, luogo di incontri e spuntini, sala all’aperto per concerti e per cene a lume di candela, spazio modulato sui cambiamenti degli eventi nelle ore del giorno; vi affacciano la biblioteca, le boutique, sei ristoranti ed Anazoe, spa di 4000 metri quadri con thalassoterapia.
Il design degli interni, realizzato da Design MKV, si ispira alla Messinia; oggetti d’antiquariato, libri e armi antiche provenienti dalla collezione dei proprietari sono esposti senza ostentazione, come elementi che orgogliosamente raccontano la storia del territorio. I mobili sono moderni, eleganti e funzionali, scelti con gusto ed attenzione ed il legno di ulivo è sempre protagonista. Nelle camere c’è rigore, luce e morbida razionalità; i materiali sono ancora una volta la pietra ed il legno, i colori chiari, chiarissimi, declinati nelle sfumatore dal bianco al miele; le testiere dei letti intrecciano una sorta di giungo insieme al legno.
Il Cocoon & il SandCastle sono i centri per l’infanzia, innovativi e con alta qualità estetica, progettati da Polyanna Paraskeva & Architetti Associati, studio noto per l’ideazione di spazi di attività creative ed educative per bambini. Il Cocoon, che sembra un bozzolo, accoglie piccoli da 8 mesi fino a 4 anni. Il SandCastle, che ha anche la possibilità di pernottamento, ricorda un castello costruito sulla sabbia ed è per i bambini di età compresa da 4 a12 anni che, con l’assistenza di personale specializzato, giocano mentre ampliano le loro conoscenze: diventano piccoli archeologi e scoprono tesori, fanno giochi di squadra, conoscono la flora e la fauna della regione attraverso i programmi sviluppati in collaborazione con National Geographic nella Navarino Natura Hall con l’uso di tecnologie digitali, giochi interattivi, film, touch screen etc.
Di recente è entrato a far parte del team di Costa Navarino, Doxis Bekris, giovane e pluripremiato chef di origine greca che ha lavorato accanto a stellati Michelin come Gualtiero Marchesi, Gordon Ramsay, Marcus Wareing e Richard Neat. Doxis Bekris al Ristorante Omega, propone la dieta Omega, un’esperienza gastronomica con prodotti prevalentemente locali e stagionali che provengono dalle coltivazioni di Costa Navarino: verdure da sementi biologiche di antiche varietà, olio extravergine d’oliva, frutti e noci, carne di agnello, coniglio e manzo allevati in modo naturale, pesce fresco e frutti di mare, cibi ricchi di Omega 3 e acidi grassi Omega 6.
Poi ci sono gli altri ristoranti: Eleon, dove si fa cucina greca tradizionale; Da Luigi, il ristorante italiano nell’Agorà; Pero e Morias aperti tutto il giorno, propongono prodotti della Messinia e piatti internazionali; The Diner si presenta con un’atmosfera tipicamente americana; Nargile è caratterizzato da influenze medio orientali e libanesi; Inbi, ristorante asiatico, offre un viaggio gastronomico nei sapori dell’Asia; The Flame, specializzato nella cucina di carne alla griglia, offre piatti accompagnati da ingredienti freschi provenienti da piccoli produttori locali; alla boutique Kayak si servono i gelati. Chi vuole godersi il mare potrà gustare speciali pietanze direttamente sulla spiaggia al ristorante Barbouni (progettato da K-Studio), situato su una piattaforma di legno, sotto un soffitto dove teli di tessuto formano un baldacchino che filtra la luce solare, oscilla al vento e ricorda le onde. Ma solo fino al tramonto. Di sera nessuna attività sulla spiaggia. Si spengono le luci per non disturbare le tartarughe carretta-carretta.
Costa Navarino ha inoltre creato il brand Navarino Icons per specialità di piccoli produttori locali: un modo per promuovere la regione ed incrementarne l’economia. Quindi olio extravergine d’oliva, aceto extravergine con rosmarino e timo, sale al rosmarino, olive di Kalamata, peperoni rossi arrosto, peperoncini verdi, melanzane arrosto, marmellate di frutta fresca fatte in casa, biscotti all’olio d’oliva e all’arancia, miele naturale, tradizionali dolci greci al cucchiaio, barrette di sesamo e dolci tradizionali.
Come già detto gli alberghi al momento sono due simili, contigui ma differenti: The Romanos è il luxury resort, costruito in modo meno intensivo e con uno stile architettonico dai moduli classicheggianti, adatto alle coppie; mentre il Westin Costa Dunes è pensato per le famiglie, entrambi però offrono una gamma ampia e di alto livello di attività sportive, per il tempo libero ed il benessere.
Sono magnifici i due campi da golf: il Costa Dunes accanto agli alberghi è un percorso fra ulivi secolari dove ogni tanto si incontrano zone archeologiche (ancora in fase di scavo) con resti di villaggi di epoca micenea, ed il The Bay Course disegnato da Robert Trent Jones Jr. e gestito da Troon Golf, (par 71) che si snoda lungo un percorso panoramico, con alcune buche che consentono di giocare direttamente accanto al mare, come nei ‘link’ scozzesi.
C’è l’Academy del Golf, c’è la Bike Station dove affittare mountain bike per esplorare i dintorni anche accompagnati da guide esperte; si può fare kayak, paddleboarding, kitesurfing, surf e windsurf, skuba diving, snorkeling nelle aree di Katoulis o Proti, si può andare in barca a vela o a motore, si può giocare a tennis, cardio tennis, mini tennis, squash, beach tennis, padel, badmington, speedmonton, racquethlon, seguire lezioni di yoga o andare in palestra. C’è il tempo libero per l’anima con le ‘passeggiate filosofiche’ dove si discute di attualità, all’aperto sotto un ulivo come frequentatori di una antica scuola di filosofia greca e c’è il tempo libero per il benessere alla Anazoe spa che si rifà alle antiche ricette usando ingredienti naturali come l’olio ed il miele, così come prodotti terapeutici internazionali, e dove si sta mettendo a punto una linea priva di coloranti ed conservanti. Il programma “Messinian Authenticity” dà l’opportunità di avvicinarsi alle tradizioni locali e agli usi della regione: si può, in stagione, assistere e partecipare alla raccolta delle olive ancora con il metodo manuale, si possono conoscere le tecniche, le cultivar locali, i progetti di piantumazione degli ulivi; ci sono lezioni di cucina casalinga nei dintorni di Pylos per imparare ricette come la preparazione e la cottura della ‘pita’ (pane piatto lievitato, rotondo, a base di grano) e poi si può cenare insieme ad Anna e Loula, che somigliano alle nostre ‘arzdore’ romagnole.
Ci sono lezioni di Wine tasting per conoscere il mondo del vino greco attraverso corsi e seminari con sommelier ed esperti.
I vigneti sono biologici, gli ettari vitati 55, le etichette 3, la produzione complessiva di circa 20.000 bottiglie. La serie chiamata ‘1827’, prende il nome dalla data della storica battaglia di Navarino. La serie ‘Kotyle’, si ispira alla coppa del re Nestore.
I Vini
Kotyle – Bianco 2011
Chardonnay in purezza da vigneti non irrigui e a basso rendimento, situati a 550 metri slm. 6 mesi in barrique di rovere francese. Al naso aromi di frutta e vaniglia. Poco persistente al palato. 13°
1827 – Bianco 2011
Da uve Chardonnay e vitigni autoctoni Roditis da vigneti di montagna (altitudine 500 mt slm.) della storica terra di Messinia. Colore giallo paglierino, acidità abbastanza equilibrata, aromi di frutta e fiori, fresco al palato, poco persistente. 13°
1827- Rosso 2011
Cabernet Sauvignon in purezza. 1 mese in barrique di rovere francese, da vigneti di montagna (altitudine 500 mt slm.). Colore rosso rubino, fragranza di frutta molto matura e ciliegie marasche, tannini ancora acerbi. 13,5°.
Per finire parliamo di Navarino Environmental Observatory (NEO) centro polifunzionale dedicato alla ricerca e allo studio del clima e dell’ambiente nell’area del Mediterraneo che ha sede all’interno dell’area del Navarino Costa Dunes. NEO si avvale della collaborazione tra Università di Stoccolma, Accademia di Atene e TEMES (sviluppatori di Costa Navarino) ed è un esempio di come il mondo accademico e il settore privato possono cooperare per promuovere la sostenibilità ed applicare i principi base per un ambiente eco-sostenibile.
Una collaborazione di successo per la ricerca scientifica nello studio dei cambiamenti climatici.