Mi trovo nel Comune di Olivola (AL) e non ci sono arrivato per caso ma per il piacere di incontrare la cucina di un giovane chef friulano, Marco Molaro, che in Piemonte crea, sperimenta, azzarda, propone.
Un lavoro fatto con serietà, passione, professionalità e con quella dovuta porzione di amore per il proprio lavoro.
Sto parlando del ristorante gourmet I Due Buoi che ha avviato la stagione all’interno di Villa Guazzo Candiani, dimora storica del XVI secolo dove vissero i Marchesi del Monferrato e in seguito i conti Candiani e Curioni Guazzi.
Le sue sale sono piacevolmente affrescate e i pavimenti sono ancora gli originali dell’ottocento. La fontana nel parco e un cappella sconsacrata, un tempo luogo privato di culto dei Conti e oggi sito ideale per la celebrazione di riti civili, impreziosiscono ulteriormente la location.
Ma le sorprese non sono finite. Chi raggiunge la Villa può, prima del pranzo e della cena, prenotare una deliziosa visita dell’Infernot. La parola Infernot, dal dialetto piemontese, significa un luogo sotterraneo scavato a mano in passato nella roccia, nel tufo o, come in questo caso, nella Pietra da Cantoni tipica del Monferrato. Un tempo adibiti per la conservazione dei cibi e dei vini, oggi gli Infernot sono meta turistica di prim’ordine e quello della Villa è uno dei più grandi presenti in Piemonte, tra quelli di spicco del circuito ufficiale riconosciuto dall’Unesco.
Non manca poi una bellissima terrazza panoramica sulla quale, con l’arrivo della bella stagione, è possibile pranzare o cenare, magari e perché no, per un’occasione davvero speciale. Il ristorante è dunque posizionato su di un piccolo angolo di paradiso impreziosito dalla vista sulle colline di questo anfratto Sabaudo.
Ma torniamo alla cucina e allo chef. Essendo nel cuore del Monferrato, Marco Molaro propone un percorso dove vengono valorizzati al meglio i prodotti piemontesi, consentendo agli ospiti di vivere un’esperienza completa, una miscela intrigante tra la sua cucina e la sua filosofia.
L’intento di Marco è quello di riuscire a trasmettere concretezza, cercando il più possibile di fare comprendere l’importanza delle materie prime. La qualità degli ingredienti è fondamentale ed è giusto questi siano protagonisti nel piatto.
Per quanto riguarda invece il ristorante, è doveroso ricordarne la recente storia.
La proprietà ha sempre ambito a seguire un percorso di alta qualità, motivo per cui lo storico ristorante di Via Cavour in Alessandria ha cambiato la sua sede trasferendosi nella Villa.
Tutto questo consente oggi di avere due realtà ristorative attive, con due distinte identità: il Bistrot Cavour resta nelle pertinenze dell’hotel Alli Due Buoi Rossi ad Alessandria, con una cucina tipica piemontese e materie prime selezionate dal mondo agricolo della regione, mentre in Villa Guazzo Candiani possiamo abbracciare la proposta gourmet firmata I Due Buoi, caratterizzata da ricerca e innovazione dei prodotti e della loro trasformazione.
Il ristorante è piacevolmente vivibile nelle tre sale principali della Villa, dove si respira la storia e la tradizione. I Due Buoi è dunque un riferimento per le ricorrenze e le famiglie, ma è anche un posto dove trascorrere del tempo in un luogo elegante e magico.
Tra le novità, nei prossimi mesi troveremo allestita una stanza in cui gli ospiti potranno degustare caffè espressi o preparati con il metodo ad estrazione, una selezione di vermouth tipici piemontesi, ma anche gin e rhum scelti accuratamente.
Professionale ma accogliente il maître e sommelier Devis Castello e gentilissimi i giovani camerieri che ben predispongono a gustare i piatti di Marco.
Ho così potuto apprezzare la proposta del Cardo Gobbo di Nizza Monferrato servito con limone alla marocchina, arachidi e liquirizia; un club sandwich di capasanta, midollo alla brace e caviale; uno spaghettone Benedetto Cavalieri con cicale di mare, aglio, jalapeño e sommacco; un delizioso piccione con pere e mosto di Barbera. Per concludere con una tarte tatin di sedano rapa e gelato alla ricotta di bufala.
Evidente, nella sequenza dei piatti, la tendenza dello chef verso una cucina sì territoriale, ma con le giuste digressioni verso prodotti e che gli consentono di mettere sul fuoco fantasia e creatività.
Per quanto riguarda la carta dei vini, la selezione territoriale risulta decisamente interessante, e non mancano etichette pregiate di altre regioni italiane ed estere.
Un tour nel Monferrato, un pranzo o una cena di livello, un buon vino, una dimora storica e un tuffo nel passato all’interno dell’Infernot. Tutto questo è il ristorante I Due Buoi di Olivola.