Dal 23 giugno al 30 settembre a Grottaglie (TA)
l’esposizione “TERRA identità, luogo, materia” per la Mostra della Ceramica 2018
Grottaglie (TA), 23 giugno – 30 settembre. Provengono dalla Germania, dal Regno Unito, dall’Israele, dagli Stati Uniti, dalla Turchia, dalla Ucraina, dalla Serbia e dall’Italia, alcune delle 46 opere in ceramica esposte per la Mostra della Ceramica 2018 a Grottaglie (TA) fino al 30 settembre 2018.
Ed è la Terra l’elemento che ha unito le mani di tutto il mondo per dar vita ad una selezione di opere di grande impatto, straordinarie per dimensioni e forza espressiva, installate presso le sale dell’Antico Convento dei Cappuccini, da poco restituito alla collettività.
La Mostra della Ceramica, nata nel 1971 a Grottaglie (TA) – una delle città della ceramica, unica al mondo per il suo quartiere interamente dedicato alla produzione di questo tipo artigianato (50 botteghe) e che sorge su una gravina – rende omaggio all’artigianato ceramico, quale elemento essenziale della storia identitaria della città che da secoli riesce a trasformare la terra in opere d’arte.
Da due anni l’esposizione si è allargata al mondo e si configura nel panorama artistico contemporaneo come un vero e proprio trampolino di lancio per gli artisti nazionali ed internazionali.
“TERRA identità, luogo, materia” il titolo di quest’anno, un tema simbolico che vuole accogliere valenze diverse: terra intesa come luogo condiviso da tutti dove l’argilla, elemento primordiale, unisce il mondo e l’uomo, un posto dove tutti possono viverci in armonia perché l’arte rende liberi di stare l’uno accanto all’altro in perfetta armonia.Terra come luogo di accoglienza ma anche come materiale di partenza, l’argilla, il territorio caratteristico di Grottaglie (TA), quella che ha dato origine alla sua tradizione ceramica, che ne ha modellato storia e identità.
L’esposizione “TERRA identità, luogo, materia” – promossa dal Comune di Grottaglie in collaborazione con il Distretto Urbano del Commercio – a cura di Enrico Meo e Antonio Vestita, rende omaggio all’artigianato ceramico, quale elemento essenziale della storia identitaria della città di Grottaglie che da secoli riesce a trasformare la terra in opere d’arte.
La Mostra della Ceramica è inserita nella programmazione progettuale triennale del Comune di Grottaglie dal titolo “Concertistica”, a valere sul Fondo di Sviluppo e Coesione – FSC 2014-2020 “Patto per la Puglia”, Avviso pubblico per iniziative progettuali riguardanti le attività culturali, promosso dall’Assessorato all’Industria turistica e culturale.
Grottaglie (TA) e la sua ceramica
Contrariamente a quanto avviene negli altri centri di antica produzione ceramica italiani, Grottaglie (TA) è l’unica città della ceramica con un quartiere interamente dedicato alla produzione di questo tipo artigianato.
Famoso e importante il “Quartiere delle Ceramiche” che sorge in ambiente rupestre ancora in attività. Antica ed ancora oggi fiorente è la produzione di ceramica anche grazie alle ricche cave di argilla rossa presenti sul territorio.
Nel cuore di questa caratteristica cittadina, lungo la gravina San Giorgio, si è formato nei secoli un intero quartiere di esperti ceramisti i quali, ricavando laboratori e forni di cottura nella roccia di ambienti ipogei utilizzati in passato anche come frantoi, hanno saputo sviluppare una fiorente attività artigianale oggi riconosciuta ed apprezzata in tutto il mondo.
Due i principali prodotti della tradizione figulina grottagliese: i “Bianchi di Grottaglie”, manifattura artistica propria di un certo tipo di produzione elitaria caratterizzata dall’esaltazione della forma pura attraverso l’utilizzo dello smalto bianco stannifero, e la più caratteristica ceramica rustica e popolare, caratterizzata da una tavolozza cromatica costituita dal verde marcio, giallo ocra, blu e manganese. Appartengono a questa produzione i famosi capasoni (da capase, cioè capace), contenitori di notevoli dimensioni foggiati in sezioni distinte e successivamente congiunti e destinati prevalentemente a contenere il vino.
Ad oggi Grottaglie con le sue 50 botteghe di ceramisti è inserita nel ristretto elenco delle 37 città della ceramica italiana.