L’audio è parte integrante di noi e il mondo del vino vive delle storie e delle suggestioni sprigionate dalle stesse parole dei produttori, atti persuasivi dettati da un bicchiere e dal loro interprete principale. Quando si parla di podcast, molti pensano che si tratti di uno strumento nuovo, ma non è così.
ll podcast nasce già nel 2004, ma è nell’ultimo decennio, grazie alla disponibilità sugli smartphone e a contenuti di grande valore, che si è ritagliato il suo spazio tra i media, traendo origine dalla radio e trovando nell’on-demand la sua dimensione: questo di leggere testi, soprattutto di quotidiani, era l’unico modo per tenere contatti verbali con il mondo quando il web non esisteva ancora. Le storie si sono da sempre tramandate oralmente, ma soltanto di recente la tecnologia ci ha aperto la strada verso un nuovo futuro fatto di parole e racconti.
Oggi, anche attraverso l’utilizzo di nuovi mezzi di approvvigionamento delle notizie (tablet e smartphone), abbiamo modo di leggere molte più cose, ma la nostra soglia di attenzione si è notevolmente ridotta. Ed è proprio qui che arriva in aiuto il podcast, che ci permette di raccontare e far ascoltare storie con un sistema che le persone riconoscono con facilità, attualizzato ad oggi.
Ci troviamo in un periodo storico senza precedenti, caratterizzato da veri e propri cambi generazionali in tutti i settori: stanno cambiando le nostre abitudini e di conseguenza anche il nostro modo di relazionarci con gli altri, anche nel mondo del vino. Post emergenza Covid-19, la comunicazione dei brand è totalmente mutata.
Ma ripartiamo dall’inizio: il podcast è un canale di comunicazione esclusivo, un vero e proprio spazio riservato dove l’argomento può essere comunicato in modo unico ed autentico.
Non si tratta dunque semplicemente di uno tra i tanti strumenti di marketing: il podcast aiuta a costruire una nuova comunicazione orientata ad un nuovo pubblico.
Rispetto ad altri tipi di esperienze, c’è una caratteristica che rende unico il podcast: crea una connessione speciale con l’ascoltatore.
Si tratta pertanto di una finestra di comunicazione enorme per il mondo del vino, che può dare messaggi strutturati, messaggi che vengono ascoltati.
Il podcast ha una funzione specifica: emozionare il pubblico.
Lo sappiamo tutti che un contenuto emozionate avrà un impatto positivo nelle persone e di conseguenza nel brand che l’ha comunicato.
L’audio non ha rivali, per sua natura la voce è lo strumento che più riesce a colpire ed emozionare.
Quando qualcuno decide di ascoltare una storia lo fa perché è consapevole di immergersi in un mondo a sé, questo perché la voce crea empatia con le persone, e per crearla devi raccontare le storie giuste alle persone giuste.
Insomma, l’obiettivo primario è catturare l’attenzione dell’utente: ed il vino è un catalizzatore di attenzioni.
È indispensabile, quindi, creare contenuti realmente validi e utili per gli utenti dei podcast: vita di produttori, argomenti tecnici, tutto quello che amplifica la conoscenza del mondo vino, in pratica.
E le persone vogliono ascoltare storie, grandi storie che sappiano coinvolgere, stupire, commuovere, aggregare.
Il podcast in questo senso è la nuova – se qualcosa di nuovo è ancora possibile – frontiera, perché supera i limiti dell’attenzione visiva, permettendo una concentrazione dilatata nel tempo. Non solo: non obbliga ad interrompere le attività per usufruire dei contenuti, perché il podcast può raggiungere i consumatori praticamente in qualsiasi momento della giornata.
Per questo, negli ultimi anni, si sta investendo maggiormente sull’audio, per conquistare l’attenzione degli utenti in tutti i momenti possibili della giornata.
È necessario adeguare la comunicazione del vino sempre di più in attesa di ulteriori nuovi mezzi di comunicazione, ma per ora – almeno per ora – accontentiamoci di questi mezzi, ovvero i podcast, per il vino, se vogliamo oggi ancora futuristici.
Il vino potrebbe in pratica utilizzare il podcast per arrivare alla formazione vera e propria, in quanto materia considerata didattica.
Per le sue caratteristiche, il podcast può diventare lo strumento formativo necessario per innovare la proposta interna di ogni azienda vinicola, fornendo ai propri fruitori un elemento di innovazione e di estrema attrattività.
Il fondo, il futuro non è poi così tanto lontano!
Podcast disponibili su: Spotify/Podcast Apple/Youtube/Podbean/sito www.deepredstories.com
[Questo articolo è tratto dal numero di luglio-agosto 2023 de La Madia Travelfood. Puoi acquistare una copia digitale nello sfoglia online oppure sottoscrivere un abbonamento per ricevere ogni due mesi la rivista cartacea]