Non ci sono ricette magiche per dimagrire e, sicuramente, non si può dimagrire senza fare un minimo di fatica.
Lasciate assolutamente perdere improbabili effetti miracolosi di tisane, o succhi, o diete “supermetaboliche”; cominciate invece a pensare che è arrivato il momento di “lavorare” sulla gestione del cibo nella quotidianità, oppure cominciate ad aumentare effettivamente il vostro metabolismo, non cercando prodotti che, per magia, lo aumentano, ma facendo più movimento e attività fisica. Visto che le Feste Natalizie sono passate da poco, voglio farvi capire quanto l’attività fisica possa aiutarci a “bruciare” in maniera più adeguata quello che abbiamo accumulato nei festeggiamenti di fine 2015. Intanto partiamo da un dato: lo sapevate che una sola (piccola) fetta di panettone ha ben 350 calorie? Di seguito vi riporto una tabella in cui vengono elencati i minuti che occorrono (facendo diversi tipi di attività fisica) per bruciare le calorie apportate da una fetta di panettone.
Chiaramente, se avete consumato una fetta di panettone al giorno, oltre a tutto quello che normalmente facevate e fate come attività fisica, dovete aggiungere ogni giorno (per ogni fetta di panettone consumata) una delle attività elencate con il corrispondente minutaggio.
Ci si può immediatamente rendere conto di come basti un “nulla” per aumentare di peso (10 piccole fette di panettone ci danno circa 3500 Kcal!) e di come invece sia estremamente complicato e (faticoso) bruciare le calorie consumate.
Da una parte basta un “nulla”, ma dall’altra noi siamo anche portati a sottovalutare quello che mangiamo e a sopravvalutare l’efficacia dell’attività fisica che facciamo. Conta molto poco pensare che un bambino sia “in regola” se fa 3 ore di calcio alla settimana; eppure molte mamme pensano che sia qualcosa di assolutamente sufficiente. Il più delle volte l’ora di calcio che effettuano i bambini serve appena a “bruciare” la merenda del pomeriggio… e come la mettiamo con tutte le ore passate sui banchi di scuola, a casa a fare i compiti e sul divano o davanti alla playstation?
Alla fin fine il problema più grosso è che non vogliamo ammettere che, per essere in forma e dimagrire, occorre maggior fatica e, con il passare del tempo, ci autoconvinciamo che il problema è semplicemente che abbiamo il metabolismo basso.
Non c’è metabolismo basso che non si possa combattere! Dipende solo da quanto siamo disposti a fare! Qui entra in gioco il “fare una fatica con uno scopo adeguato”. E non parlo di indicibili sacrifici, in cui dobbiamo vietarci tutto ciò che ci piace e dobbiamo fare 2 ore di attività fisica al giorno; mi riferisco piuttosto ad un metodo che entra nella nostra quotidianità e a cui riusciamo a dare continuità. Non vale a nulla fare per 3 mesi attività fisica e poi ritornare sedentari, come non vale a nulla fare una dieta per un mese e poi tornare a mangiare come prima.
Occorre una coscienza del proprio corpo e del cibo che mangiamo che sia diversa a tal punto da innescare un cambiamento nella nostra quotidianità.
Niente privazioni alimentari, ma un metodo che ci insegni ad essere piacevolmente gratificati dal cibo; niente estenuanti sedute in palestra ma un metodo che ci aiuti ad aumentare gradualmente il nostro livello di attività fisica.
La sfida è aperta, ma ogni sfida inizia sempre chiedendosi: “Io cosa sono disposto a fare?”. Questo è il punto cruciale: fino a quando quello che si è disposti a fare è sempre una “fatica” a tempo determinato, senza alcuna valenza educativa, ma con il solo fine di perdere peso in poco tempo, ahimè, la sfida non sarà mai vinta!