L’edizione di quest’anno di “Una città da gust@re”, che si è svolta a Fano dal 29 al 30 settembre 2017, è stata all’ insegna del biologico, del rispetto dell’ ambiente, della sostenibilità e delle tecnologie verdi a basso impatto ambientale. Come al solito si è discusso e approfondito, con professionisti della ristorazione e della tecnologia evoluta, il binomio oramai “inscindibile” tra tecnologia ed enogastronomia.
Ha aperto la manifestazione la tavola rotonda su “Il futuro è nel piatto” a cura di Coldiretti – Pesaro Urbino. Maria Girolomoni ha sottolineato il ruolo importante che svolgono le locande e gli agriturismi nella valorizzazione del territorio. Bisogna avere una particolare cura dei clienti e raccontare loro i prodotti che compongono il piatto, la loro storia, la cultura e le tradizioni.
Giovanni Togni, agrichef della Fattoria Togni di Santa Maria Nuova (Ancona), ha parlato di questa nuova figura di chef che cucina e fa degustare agli ospiti i prodotti agricoli che coltivano, con amore, nei loro terreni agricoli.
Alfredo Antonaros ha dialogato, sui vini e in particolare sul Bianchello del Metauro, con Luca Guerrieri e Stefano Bruscia, delle omonime cantine, e Raffaele Papi, presidente Associazione Sommelier Urbino e Montefeltro. Tutti i relatori hanno consigliato ai numerosi studenti dell’ Istituto Alberghiero di Pesaro e dell’ Istituto Agrario “A. Cecchi” di Pesaro , presenti in sala, di credere molto negli studi che stanno facendo, di metterci più grinta perché, più avanti, svolgeranno un lavoro “bellissimo” e “interessante” perché saranno sempre a contatto con il pubblico e offriranno dei piatti e dei vini eccellenti di un territorio, la provincia di Pesaro-Urbino, “unico” nel mondo per quanto riguarda l’ enogastronomia.
Nel pomeriggio il Direttore territoriale di Coop Alleanza 3.0 Antonio Vona, si è soffermato sui temi importanti su cui si focalizza la cooperativa: consumo consapevole, legalità, trasparenza e equità, sicurezza e risparmio energetico e sviluppo sostenibile.
Il Prof. Daniele Fraternale dell’ Università di Urbino ha focalizzato la sua relazione sui cibi biologici e i valori ambientali e nutrizionali. Ha concluso la presentazione affermando che il prodotto biologico è stato pensato, costruito, gestito per essere più salubre, per la difesa delle risorse ambientali e per il mantenimento nel tempo dei cicli produttivi e della biodiversità.
All’ architetto Alfredo Venturi dell’ ANAB (Associazione Nazionale dell’ Architettura Biologica) il compito di sviluppare una relazione sulle tecniche costruttive utilizzate in edilizia per la salute dell’ambiente e dei suoi abitanti. La casa è un bisogno primario per l’uomo e il costruire, paradossalmente, sta diventato una delle attività umane a più alto impatto ambientale. I progettisti (ingegneri, architetti, geometri) devono avere una maggiore consapevolezza ecologica sui metodi costruttivi e l’utilizzo di materiali che rispettino maggiormente l’ambiente.
Al Fablab S. Arcangelo di Fano l’autrice Giovanna Olivieri ha presentato il suo libro “Io cucino a occhio”. La rivalutazione delle vecchie ricette della nonna, delle tradizioni e di chi mette le mani in “pasta” sperimentando nuovi piatti. Cucinare “quanto basta” senza affidarsi alle ricette degli chef televisivi che stanno monopolizzando le trasmissioni TV in qualsiasi orario del giorno.
Al Prof. Francesco Marchetti e a Enrico Valentini del Punto Macrobiotico di Fano il compito di illustrare l’etichetta trasparente “pianesiana” sulla tracciabilità, dettagliata e trasparente, dei prodotti agro-alimentari. L’etichetta riporta perfino la quantità di CO2 emessa durante la coltivazione dello specifico prodotto, la percentuale dell’ acqua e dell’ energia utilizzata.
A seguire la proiezione di cortometraggi sul “Cibo di Legalità” realizzati dalle scuole del Territorio con l’ introduzione del sindaco di Isola del Piano Giuseppe Paolini.
La prima serata della Manifestazione si è conclusa alla Sala Verdi del Teatro della Fortuna di Fano con l’interessante spettacolo teatrale “Mafie in pentola” di Tiziana Di Masi e Andrea Guolo sui prodotti agro-alimentari coltivati nei terreni confiscati alla Mafia.
Nella mattinata del secondo giorno di “Una Città da Gust@re” Alfredo Antonaros ha conversato con Mariella Cedroni e Lucio Pompili su come intraprendere una attività di alta ristorazione e come acquisire e mantenere le stelle Michelin. Interessanti e appassionati i racconti dei due ospiti.
Il prof. Alberto Capatti, già rettore dell’ Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, ha presentato il suo libro Vegetit, un viaggio alla scoperta delle origini del vegetarianismo in Italia ripercorrendo il primo Novecento fino al secondo dopoguerra. Non sono mancati i riferimenti al nuovo movimento dei vegani.
Nel pomeriggio della seconda giornata, presso il Fablab S. Arcangelo, è iniziata la sessione della manifestazione, interamente dedicata alla tecnologia e in particolare alla green technology: domotica come riduzione dei consumi energetici, impianti eolici/fotovoltaici, cucine e forni a bio-massa e solari. I relatori sono stati: Domenico Consoli (impianti domotici), Matteo Bacchiocchi e Giovanni Barattini (impianto eolico fotovoltaico), Fabio Bilancioni (cucine a bio-massa) e Davide Bianchini (cucine e forni solari), Walter Vernelli (stampante 3D). Per l’occasione sono stati allestiti degli spazi espositivi interni ed esterni con stampante 3D e cucine e forni che utilizzano energie alternative rinnovabili.
Nel tardo pomeriggio a conclusione di “Una Città da Gust@re” l’ intervento musicale di giovanissimi artisti (nascente gruppo Wh!t) con il disegno, dal vivo, di fumetti di Pierz e degustazione di prodotti agroalimentari offerti da Coldiretti PU.
Il bilancio di queste due giornate, sia per i temi trattati che per il numero elevato di partecipanti, si può considerare più che positivo.
Il progetto “Una città da gust@re” è stato ideato dai proff. Paolo Pagnoni e Domenico Consoli delle Associazioni “Ambasciatore Territoriale dell’ Enogastronomia” e “Informatica e Società Digitale (IES)”.