Il risotto alla zucca invecchiata è un piatto realizzato con la tecnica dell’ossidazione controllata: in questo caso lo chef Luigi Coppola ha pensato di utilizzare una zucca invecchiata che consente al prodotto di essere conservato e gustato ben oltre il proprio naturale ciclo di vita.
Lo chef per ossidare utilizza un forno speciale che cuoce gli alimenti in maniera uniforme ad una temperatura costante mai inferiore a 60 °C.
La frutta e la verdura fresca vengono prima raccolte e lavate, poi chiuse ermeticamente in appositi contenitori sottovuoto ed infine sistemate in forno. L’assenza di ossigeno innesca subito il processo di ossidazione.Col passare dei giorni, in alcuni casi di mesi, il colore degli alimenti diventa sempre più scuro, tendente al nero, mentre le profumazioni cambiano acquisendo note nuove e intense: le albicocche ad esempio presentano uno spiccato sapore di caramello, il finocchio un fresco retrogusto di liquirizia mentre il pomodoro note calde di tabacco.
Ingredienti per il risotto alla zucca invecchiata
lt. 1 di brodo vegetale
g. 300 di riso Carnaroli
g. 100 di burro allo scalogno
kg. 2 di zucca invecchiata
g. 100 gamberi sgusciati
2 arance
1 limone
semi di zucca
mandorle pelate
sale e olio evo q.b.
Procedimento per il rsotto alla zucca invecchiata
Tagliare grossolanamente la zucca e chiuderla in sottovuoto; cuocere in forno a 60 °C per 60 giorni.
Sbucciare gli agrumi, bollirne per 3 volte la buccia; nel frattempo ricavarne il succo e ridurlo della metà.
Unire il succo alle bucce e frullarli. Tostare le mandorle e frullarle finché non diventano cremose.
Cuocere il risotto nel metodo classico e mantecarlo con il burro allo scalogno. Impiattarlo come da foto.
[Questa ricetta è tratta dal numero di marzo-aprile 2023 de La Madia Travelfood. Puoi acquistare una copia digitale nello sfoglia online oppure sottoscrivere un abbonamento per ricevere ogni due mesi la rivista cartacea]