In base al menu espresso in alto, questo è il corrispettivo in % dei principi nutritivi e il confronto con i valori consigliati.
COLAZIONE 1 tazza di cereali FRUIT LOOPS
1 tazza di latte scremato
1 confezione di praline al cioccolato al latte M&M’s
Integratori di fibre e vitamine
PRANZO
Cheeseburgher grigliato al formaggio cheddar
CENA
3 fette di pizza al salamino piccante,
una bibita (45 cl)
1 porzione di dolcetti allo zucchero ARCHWAY
“(…) La cosa sorprendente è che potrei mettere insieme una varietà di menu zeppi di cibi di origine animale e zuccheri aggiunti, ma del tutto conformi alle dosi giornaliere raccomandate. (….). Più o meno all’epoca in cui questo rapporto dell’FNB veniva reso pubblico, un gruppo di esperti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e della FAO stava completando un nuovo rapporto su dieta, nutrizione e prevenzione delle malattie croniche. (…). Le prime voci sui dati del rapporto indicavano che OMS e FAO fossero sul punto di raccomandare un limite massimo di sicurezza del 10% per gli zuccheri aggiunti, un valore assai più basso del 25% stabilito dal gruppo americano dell’FNB. (…) Secondo il quotidiano di Londra ‘Guardian’, l’industria americana dello zucchero stava minacciando di ridurre in ginocchio l’Organizzazione Mondiale della Sanità se non avesse abbandonato queste linee guida sullo zucchero aggiunto (…). Il gruppo statunitense aveva persino minacciato pubblicamente di esercitare pressioni sul Congresso affinché riducesse il finanziamento di 406 milioni di dollari a favore dell’OMS, se questa avesse persistito nel mantenere il limite massimo del 10%.(…) In effetti l’intero sistema è fondamentalmente sotto il controllo dell’industria: gli ambienti governativi e accademici fanno in larga misura quello che ci si aspetta da loro, ognuno nel rispettivo ruolo. Oltre alla M&M’s Mars, gli sponsor aziendali del rapporto FNB comprendevano importanti aziende alimentari e farmaceutiche che trarrebbero vantaggio da dosi più alte di proteine e zuccheri. Il Dannon Insitute, un consorzio caseario leader del settore e l’International Life Sciences Institute (ILSI), che è un gruppo di copertura per circa cinquanta aziende alimentari, farmaceutiche e di integratori alimentari, hanno entrambi contribuito a finanziare il rapporto dell’FNB. I membri aziendali comprendono Coca Cola, Taco Bell, Burger King, Nestlé, Pfizer e Roche Vitamins. (…) dal settembre 2002 in avanti, i programmi didattici di educazione alimentare hanno incorporato queste nuove linee guida a livello nazionale. Ciò riguarda la didattica nella scuola elementare, le università, i programmi dei professionisti della salute e altri programmi a livello locale. (…) A scuola i nostri bambini potranno essere alimentati con più grassi, più carne, più latte, più proteine animali e più zucchero, e impareranno anche che questi alimenti sono compatibili con la salute (….)”.
SOLO ALCUNE CONSIDERAZIONI PERSONALI: lascio a tutti voi il piacere di riflettere su questo. Io posso solo portare la mia umile esperienza per dire che, in Italia e in Europa la situazione non è differente. Pensate ai menu scolastici che vengono propinati ai nostri figli e vedrete che, se pensiamo che il problema sia una certa percentuale di calorie, carboidrati, zuccheri, ecc., allora è evidente che possiamo giungere a dei livelli di pasto aberranti per composizione e associazione. Pensate che ci sono industrie di dolci che sponsorizzano la Nazionale di calcio pur di farci vedere che i loro prodotti sono innocui. Pensate che addirittura ci sono centinaia di relazioni nei congressi medici che puntano a dimostrare che le patatine fritte o le merendine possono essere un ottimo snack per i bambini. Pensate a tutta la ricerca scientifica e chiedetevi: ma se lo Stato riserva pochissimo allo sviluppo della ricerca, come è possibile che tutte le Università e gli istituti di ricerca continuino a sfornare dati, pubblicazioni e sperimentazioni? La risposta è molto semplice: le industrie alimentari e farmaceutiche sono aziende PROFIT e fanno di tutto, con i loro investimenti, per aumentare il loro profitto. E sapete come aumentano il loro profitto? Finanziando ricerche e pubblicità che, alla fine, possano dimostrare quanto sono buoni i loro prodotti! Alla prossima…