ASCOLI PICENO (AP) – Dal 21 al 22 maggio la fiera dei vini e vignaioli biologici delle Marche proporrà numerose novità: laboratori con grandi firme del giornalismo enogastronomico, banchi d’assaggio con i vignaioli della Mosella (Germania) e festa di sapori internazionale in centro storico
Svelato il programma completo di Terroir Marche – Vini e vignaioli bio in fiera 2016, in programma ad Ascoli Piceno sabato 21 e domenica 22 maggio. A Palazzo dei Capitani (Piazza del Popolo) per due giorni torneranno protagonisti il Verdicchio, il Pecorino, il Montepulciano e gli altri vini autoctoni delle Marche derivanti da agricoltura biologica, che potranno essere scoperti e gustati attraverso incontri, laboratori e degustazioni libere, con la possibilità di abbinarli a golosità tipiche del territorio.
La prima novità della seconda edizione della manifestazione, annunciata nei giorni scorsi, è il gemellaggio internazionale con l’associazione Ecovin Mosel, grazie al quale saranno presenti ad Ascoli alcuni vignaioli del territorio della Mosella, la patria del Riesling, con le loro produzioni biologiche.
Durante il week-end si terranno cinque laboratori di degustazione guidati da importanti giornalisti enogastronomici italiani e stranieri che, calice in mano, racconteranno le caratteristiche dell’enologia marchigiana spaziando tra grandi annate, proporranno una lettura originale della viticoltura della Mosella e apriranno una riflessione a 360 gradi sui tanti modi per giudicare un buon vino. Sabato 21 maggio, alle ore 11, l’ambasciatrice della Mosella Sonja Christ-Brendemühl e il giornalista degustatore Pierpaolo Rastelli guideranno i partecipanti alla scoperta del metodo biologico in una regione dove il clima può essere davvero estremo ma dove la luce e l’ardesia sono ingredienti fondamentali di un terroir eccezionale, in grado di regalare alcuni dei vini bianchi più longevi del mondo. Mentre alle ore 15 la giornalista australiana Jane Faulkner focalizzerà proporrà una “polaroid” dei due autoctoni rossi marchigiani, il Sangiovese e il Montepulciano, in un’annata classica nel laboratorio “2010 sfumature di rosso”. Alle ore 17 il professore di Estetica Nicola Perullo (Università Scienze Gastronomiche di Pollenzo) e il wine blogger Alessandro Morichetti spazieranno tra assolutismo enoico e immaginazione per capire come si riconosce e valuta un buon vino nel laboratorio “Epistenologia. Il mondo del vino tra i 100/100 di Robert Parker e la tovaglia a quadretti della nonna”.
Domenica 22 maggio, alle ore 11, il focus andrà su uno dei vini rossi che hanno fatto la storia dell’enologia Marchigiana, letto e interpretato da giornalista e degustatore Francesco Falcone nelle sue diverse evoluzioni tra annate vicine e lontane all’interno del laboratorio “Barricadieri”. Alle 15, infine, il giornalista e degustatore Antonio Boco proporrà le sue “2010 sfumature di bianco”, viaggio tra i grandi vini bianchi delle Marche in un’annata caratterizzata da un’ottima freschezza aromatica.
Per l’intera durata del week-end, da mattina a sera, saranno allestiti banchi d’assaggio ad accesso diretto con oltre 120 vini biologici delle Marche e della Mosella e prodotti tipici del territorio. Il ticket d’ingresso giornaliero (12 euro; 10 euro per soci Ais, Fis, Slow Food, Onav, Fisar) comprende accesso ai banchi di degustazione, calice, visita guidata al centro storico di Ascoli, partecipazione a eventi collaterali ad eccezione dei laboratori guidati.
LABORATORI TERROIR MARCHE 2016
I laboratori di degustazione di Terroir Marche 2016 propongono letture inedite e coinvolgenti dei vini delle Marche e della Mosella, una verticale imperdibile e una sfida a riflettere insieme su come valutiamo un vino al momento di prendere un calice in mano. Ogni laboratorio prevede la degustazione di 8/12 vini.
SABATO 21 MAGGIO
Ore 11 – La luce e l’ardesia. Il Riesling della Mosel Saar Ruwer come emblema del terroir.
Un viaggio nel nord dell’Europa per incontrare un territorio viticolo radicalmente diverso dalle Marche. Grazie allo storico gemellaggio fra la città di Ascoli e quella di Treviri, Terroir Marche ospita alcuni vignaioli aderenti all’associazione ECOVIN. Un modo per vivere le storie di vignaioli che hanno scelto il metodo biologico in una regione dove il clima può essere davvero estremo, ma dove la luce e l’ardesia sono ingredienti fondamentali di un terroir eccezionale, in grado di regalare alcuni dei vini bianchi più longevi del mondo. Sonja Christ-Brendemühl e Pierpaolo Rastelli ci guideranno alla scoperta della mineralità e della luminosità dei vini della Mosella.
Ore 15 – 2010 sfumature di rosso. Polaroid dei rossi marchigiani in un’annata classica
Se le degustazioni verticali sono in grado di esprimere al meglio i tratti distintivi di un singolo vigneto o di uno stile aziendale, le degustazioni orizzontali – vini differenti di pari annata – spesso restituiscono in modo realistico la fotografia di un intera regione e delle sue potenzialità produttive. L’annata 2010 – ottima in tutta Italia – in alcune zone, fra cui le Marche, si è distinta come annata classica, dalle maturazioni equilibrate – se non tardive – in grado di produrre vini rossi dai tannini maturi ma tesi e vibranti, splendidamente adatti all’invecchiamento. La giornalista australiana Jane Faulkner ci guiderà attraverso le storie di due protagonisti indiscussi: il Montepulciano e il Sangiovese. Spesso uniti in blend, qualche volta accompagnati da compagni di viaggio.
Ore 17 – Epistenologia. Il mondo del vino tra i 100/100 di Robert Parker e la tovaglia a quadretti della nonna
Epistenologia è la risposta di Nicola Perullo a decenni di dominio incontrastato di assolutismo enoico: bottiglie vivisezionate con rigide schede di assaggio e gusto ridotto a un valore numerico che determina fortune e disgrazie. Qualcosa di molto distante dalla convivialità del liquido odoroso. Epistenologia, quindi, è il passaggio da sapere SUL vino a sapere CON il vino, liberando il giudizio nell’immaginazione. Tutti i vini sono dunque uguali? Certo che no! Il prof. Perullo approfondirà questi temi in una degustazione guidata con Alessandro Morichetti.
DOMENICA 22 MAGGIO
Ore 11 – Barricadieri. L’utopia e il realismo di un vino rosso marchigiano che ha fatto la storia
Se c’è un’azienda che ha fatto la storia del biologico nel mondo del vino marchigiano, questa è l’Aurora. Se c’è un vino che ha scritto pagine importanti della storia viticola del Piceno questo è il Barricadiero. Nato in un preciso contesto – quello degli anni Novanta dominati dal diffuso utilizzo della barrique e dei vitigni alloctoni – è però sempre riuscito a mantenere una precisa identità territoriale e a trasmettere il terroir di Offida nel bicchiere e riuscendo ad evolversi nel tempo. Oggi è una delle grandi espressioni del Montepulciano e questa verticale storica, guidata da Francesco Falcone, sarà un’occasione imperdibile per verificarlo sul campo.
Ore 15 – 2010 sfumature di bianco. Polaroid dei bianchi marchigiani in un’annata classica
Se le degustazioni verticali sono in grado di esprimere al meglio i tratti distintivi di un singolo vigneto o di uno stile aziendale, le degustazioni orizzontali – vini differenti di pari annata – spesso restituiscono in modo realistico la fotografia di un’intera regione e delle sue potenzialità produttive. L’annata 2010 – ottima in tutta Italia – in alcune zone, fra cui le Marche, si è distinta come annata classica, dalle maturazioni equilibrate – se non tardive – in grado di produrre vini bianchi dalla spiccata acidità e dalla nitida freschezza aromatica. A qualche anno dalla vendemmia Antonio Boco ci racconta lo stato evolutivo di Verdicchio, Pecorino e non solo.
Modalità di iscrizione ai laboratori
Il contributo di partecipazione per ogni laboratorio (durata di 2 ore circa) è di 35 euro. Per l’iscrizione a 2 laboratori verrà applicato uno sconto di 5 euro. Per iscriversi è necessario inviare una mail a info@italianelbicchiere.it indicando nome, cognome, mail e codice fiscale del partecipante insieme alla ricevuta di versamento del pagamento intestato a
TERROIR MARCHE EVENTI
IBAN: IT98I0501802600000000204198
Causale: “nome iscritto” iscrizione laboratorio “titolo del laboratorio”
Per ulteriori informazioni: tel. 338.1274770
RELATORI
Sonja Christ-Brendemühl – Sommelier, è è Ssè stata scelta come “regina del vino tedesco” il 9 ott 2009 nella città di Heilbronn. Da febbraio 2009 ha lavorato come capo degustatore rivista di vino Selection in Mainz. Dopo la sua nomina a regina del vino tedesco è diventata ambasciatore di viticoltori tedeschi e dei loro prodotti in un programma con oltre 250 incontri in Germania e all’estero.
Pierpaolo Rastelli – Collaboratore della guida ai vini d’Italia del Gambero rosso per le Marche, è autore della storica guida ai vini biologici italiani di edizioni tecniche nuove.
Jane Faulkner – Jane è una delle più importanti voci del vino in Australia con esperienze lavorative in radio, televisione e stampa. Ora è una freelance i cui articoli si possono leggere nella rivista James Halliday e sul web su Wine Searcher, Le Pan e nel suo sito web winematters. Jane ha lavorato in molte giurie internazionali e ha guidato diversi seminari su temi legati al vino.
Nicola Perullo – Professore di Estetica, insegna attualmente Filosofia del cibo ed Estetica del gusto all’Università di Pollenzo ed è stato visiting professor in numerose istituzioni italiane e straniere. È il filosofo del cibo più noto in Italia ed è autore di molti libri, alcuni dei quali tradotti all’estero che sono punto di riferimento della disciplina. Il vino è da oltre vent’anni il suo principale oggetto di studio e di passione nel campo gastronomico.
Alessandro Morichetti – Di Civitanova Marche, vive a Barbaresco. Si laurea in Scienze della comunicazione con una tesi in Sociologia della cultura sui ristoranti nelle Marche e diventa sommelier AIS nel 2007 leggendo Porthossotto al banco. Nel 2009 co-fonda il wine blog Intravino. Dal 2011 lavora aDoyouwine.com, bottega online di grandi vini italiani e non solo. Ama tutti gli animali e qualche umano. Lo trovate sul web dovunque ci sia una polemica.
Francesco “Il Falco” Falcone, classe 1976, è pugliese di Gioia del Colle: dopo una collaborazione con Porthos (2003/2004) e un’ampia ricognizione dei vini da vitigni autoctoni italiani uscita per le edizioni di Go Wine (Autoctono si nasce, 2008), ha concentrato il suo lavoro di degustatore professionale e cronista del vino per il progetto Enogea di Alessandro Masnaghetti, di cui è stato il principale collaboratore dal 2005 al 2015. Per otto edizioni tra gli autori della Guida ai Vini d’Italia de l’Espresso (2009/2016), conduce centinaia di degustazioni indipendenti in giro per l’Italia, anche ingaggiato dalle principali associazioni del settore (Ais, Onav, Aies).
Antonio Boco scrive professionalmente di vino da quasi quindici anni. Da altrettanti collabora con la guida Vini d’Italia del Gambero Rosso, fa parte della squadra di www.winenews.it, tiene lezioni, corsi, convegni e seminari sull’enogastronomia di qualità. E’ fondatore, insieme a Paolo De Cristofaro, del blog tipicamente.it
VIGNAIOLI PARTECIPANTI
Aurora (Offida – Ascoli Piceno)
Col di Corte (Montecarotto – Ancona)
Di Giulia (Cupramontana – Ancona)
Fiorano (Cossignano – Ascoli Piceno)
La Distesa (Cupramontana – Ancona)
La Marca di San Michele (Cupramontana – Ancona)
La Valle del Sole (Offida – Ascoli Piceno)
Pantaleone (Ascoli Piceno)
Paolini & Stanford Winery (Offida – Ascoli Piceno)
Peruzzi (Monteroberto – Ancona)
Pievalta (Maiolati Spontini – Ancona)
Valturio (Macerata Feltria – Pesaro Urbino)
Vigneti Vallorani (Colli del Tronto – Ascoli Piceno)
Weingut Steffens-Keß from Reil (Mosella)
Weingut Frank Brohl from Pünderich (Mosella)
Weingut Hoffmann-Simon from Piesport (Mosella)
Weingut Christian Klein from Kröv (Mosella)
Weingut Weiser-Künstler from Traben-Trarbach (Mosella)
Weingut Staffelter Hof from Kröv (Mosella)