La Malesia è stata classificata come la terza nazione più vegan-friendly al mondo, sebbene la maggior parte dei suoi piatti della tradizione siano a base di carne. Fino a qualche tempo fa, in Malesia, l’alimentazione plant based veniva associata a induisti e buddisti, ma grazie anche al movimento virale dei social media, sempre più persone malesi, anche chi è di religione musulmana, si stanno orientando verso lo stile di vita vegan. In effetti, nel corso degli ultimi 3 anni c’è stato un forte cambiamento tra la popolazione malese ed in particolare a Kuala Lumpur. Molti hanno iniziato essere più coscienti del loro impatto ambientale, così come in molti stanno approcciando sempre più un’alimentazione 100% vegetale. Sicuramente la presenza di più gruppi etnici vegetariani per tradizione sta facilitando il cammino verso questa direzione. Se da sempre a Kuala Lumpur sono presenti ristoranti cinesi vegetariani, oggi è ancor più facile trovare locali che offrono una cucina unicamente vegana. Nel mio ultimo recente viaggio ho potuto far visita ad alcuni di essi e le mie aspettative non sono state affatto deluse.
SIMPLE LIFE
Simple Life è una piccola catena di ristoranti vegetariani che ha come valore fondamentale la sana alimentazione. Quello che era iniziato come un piccolo chiosco a Malacca (Melaka) nella costa sud occidentale della Malesia, già nel nel 1992, si è pian piano evoluto in 9 punti vendita, tutti a Kuala Lumpur e per la maggior parte situati nei più grossi centri commerciali. I locali sono ampi, luminosi, l’arredamento in toni chiari viene rallegrato dalla presenza di alberi e piante stilizzati e declinato in varie tonalità di verde. l cibo di Simple Life viene preparato con estrema cura senza usare glutammato monosodico, senza grassi trans, senza coloranti e senza conservanti, oltre ad essere a basso contenuto di zucchero, ricco di fibre, povero di sale e povero di olio. Tutto è vegetariano e i piatti contenenti uova sono chiaramente identificati come tali nel menu, mentre i piatti contenenti prodotti lattiero-caseari non lo sono, ma lo staff è molto disponibile ad aiutare nella selezione delle opzioni vegane ed eventualmente a proporre delle sostituzioni di ingredienti nei piatti vegetariani. Il cibo è tutto estremamente fresco e genuino, con grandi porzioni che rappresentano un ottimo rapporto qualità-prezzo, anche perché alcuni portate sono abbastanza generose da poter essere condivise.
Da Simple Life trovate una gamma interessante di cibo vegetariano e vegano panasiatico: piatti della cucina malese, cinese, occidentale e giapponese. Per accompagnare i piatti si possono scegliere succhi freschi, acque detox aromatizzate con frutta, oppure optare per dei deliziosi tè alla frutta tiepidi, serviti in infusore di vetro con pressa alla francese, ottimo il tè alla pesca e frutto della passione con fettine di arancia, frutto della passione, ananas, anguria e mela. Come antipasto in stile Giapponese, ci sono degli squisitissimi involtini di alghe, che in apparenza potrebbero ricordare i california rolls in pieno stile sushi, ma il ripieno altro non è costituito da striscioline di carote, cetrioli, germogli e sfilaccetti di soia croccanti accompagnati da una maionese di soia al wasabi. Come piatto principale consiglio il “Lei Cha” è una specialità tradizionale della tradizione Hakka, Simple Life lo propone presentando al tavolo un vassoio, con una larga ciotola di riso multicereali, attorniata da piccole ramequins, ciascuna contenente un ingrediente: noccioline, verdure sottaceto e fresche, tofu e una brocca in ghisa piena di brodo a base di erbe e menta. La tradizione vuole che ogni ingrediente delle ciotoline venga versato nella ciotola più grande contenente il riso ed infine si procede ad irrorare tutto con il brodo alle erbe. Una volta mescolato, la presentazione perde un po’ del suo fascino, ma ha un sapore gustoso al contempo salutare e nutriente, rallegrato dalla croccantezza delle noccioline. Altro primo piatto da non perdere sono gli Udon noodles fritti al pepe nero, (e di pepe ce n’è davvero tanto! )sono davvero appaganti, vengono serviti al dente, saltati con diverse tipologie di funghi asiatici, peperoni gialli, cavolo e bittergourd (ovvero “Momordica charantia”, in italiano nota come zucca amara, il cui aspetto ricorda quello di una zucchina o un cetriolo con delle piccole protuberanze lungo tutta la sua buccia, fa parte della famiglia delle Cucurbitacee, ha un sapore amaro, molto utilizzata anche in Ayurveda perché pare essere fortemente disintossicante e favorisce il controllo degli zuccheri nel sangue). Tra i secondi non dovete perdere il tofu fritto in salsa Thai, servito su un vassoio rettangolare, questi triangoli di tofu sono una delizia: soffici e morbidi come un cuscino, dalla consistenza simile a quella di un marshmellow, ma croccanti all’esterno. Questo piatto convertirebbe qualsiasi detrattore del tofu. Infine il Fruit Rojak è un’insalata tradizionale di frutta e verdura della tradizione Malese, Singaporeana e Indonesiana. Normalmente viene servita come antipasto, ma nulla vi vieta di ordinarla alla fine del pasto, soprattutto se ordinate la versione senza verdure. È un’esplosione di sapori e consistenze: un po‘ dolce, un po’ piccante, un po‘ aspra, gli ingredienti principali sono cetrioli, jicama, ananas, mango e papaya acerbi, mela tipo Granny Smith, pelati e tagliati a tocchetti e/o a fettine sottili, a cui vengono aggiunti una manciata di spinacino e germogli e cubetti di tofu fritto. Il tutto condito da una salsa a base di succo di lime, zucchero di cocco, peperoncino in polvere, semi di sesamo e arachidi ridotte a farina grossolana e tostate (attenzione che tra gli ingredienti della tradizione alcuni utilizzano la salsa hoisin!!!).
WATERLILY
E’ modesto ristorante vegetariano adatto per un pranzo veloce ed economico; propone delle ottime versioni vegetali della cucina tipica malese e cinese. Il personale è molto cordiale e disponibile. Di base serve un paio di menu fissi per il pranzo composti da riso, verdure e tofu/tempeh/seitan e una bevanda. Tra i piatti da non perdere: gli spiedini di soia con salsa satay, le “costine” di seitan accompagnati con marmellate ed il laksa una zuppa di verdure e noodles in latte di cocco piccante.
DE HEALTH PARADISE ORGANIC
E’ un ristorantino con annesso un piccolo negozio di alimenti naturali. Gli ingredienti sono tutti biologici, genuini e di provenienza locale come i germogli e le verdure crude presenti in abbondanza nei loro piatti. Il menu è quasi completamente vegano, ci sono un paio di piatti a base di pesce e pollo, ma vengono chiaramente indicati; non utilizzano cipolla e aglio. Tra i piatti vegani degni di nota: il tofu alla zucca con mango verde e carotine sottaceto condito con una salsa di sesamo e funghi, il rojak di frutta fresco e croccante ed un ottimo curry laksa (con latte di soia anziché cocco) servito con bevande disintossicanti artigianali a base di aceto di mele e tè.
DHARMA REALM GUAN YIN SAGELY MONASTERY
Una gemma che infonde calma e benessere nelle vicinanze della caotica area delle imponenti Petronas Towers. Questo locale è una mensa a buffet in stile caffetteria, sito all’interno dell’edificio di un tempio buddista. Il ricavato va infatti in offerta ai monaci per il sostentamento delle loro attività in monastero. Esiste un’infinità di opzioni, distribuite sui vari banconi che offrono più di 50 varietà di piatti vegani, tra cui primi piatti, alternative alla carne, zuppe, curry, noodles. buns (fagottini cotti al vapore sia in versione salata che dolce), involtini, gnocchetti, etc.. Talvolta ci si trova anche un po’ spiazzati nel non sapere davvero cosa scegliere di fronte a tanta varietà. C’è un po’ di tutto e per tutti ed è impossibile uscire affamati. Un piatto colmo costa meno di RM 20 (poco più di € 4).
NATURE’S VEGETARIAN RESTAURANT
Ristorante cinese vegetariano specializzato in dim-sum vegani e vegetariani e pasta fatta in casa. Non hanno un menu separato per i vegani, ma lo staff è disponibile ad identificare quali sono i piatti che contengono latticini e/o uova. Da non perdere sono le infinite varietà di ravioli al vapore e grigliati con varianti di verdure e tofu; le radici di loto fritte; il rotolo di funghi Enoki croccanti con salsa chilli artigianale (mix piccante e dolce) ed infine le melanzane piccanti al basilico thai.
WTF
Acronimo di What Tasty Food (foto qui sotto), il ristorante WTF è uno dei migliori ristoranti vegetariani indiani situato nella rinomata area di Bangsar, nel cuore di Kuala Lumpur. E’ nato dall’idea di tre amici vegetariani di origini indiane che, avendo vissuto in Malesia la maggior parte della loro vita, spesso ebbero difficoltà nello spiegare agli chef dei ristoranti che frequentavano, quali ingredienti potevano inserire nei loro piatti. Il ristorante What Tasty Food ha aperto i battenti alla fine del 2012 e propone un’ampia varietà di piatti autentici dall’India del nord all’Indian Street Food, dalle specialità malesi ai piatti indo-cinesi. Non utilizzano glutammato monosodico o altri additivi, il pane come i buns al vapore e tutti i tipi di naan è fresco, artigianale e senza conservanti. Da non perdere il tandoori di broccoli; le polpette vegetali indocinesi (manchurian) croccanti e fragranti in salsa chilli con zenzero ed aglio; i Momos fritti, “gnocchi” nepalesi di pasta tirata a mano, con ripieno di carote, spinaci, broccoli, fagiolini e cavolo, accompagnati da una salsa a base di soia, chilli , aceto ed aglio; i Pani puri, ovvero sfere croccanti a base di semolina, accompagnate da un trito di patate, ceci marroni, peperoncino e fagiolini e conditi con salsa di tamarindo e dattero ed una salsina di menta, coriandolo e limone.
LN FORTUNATE COFFEE
LN sta per Loving Nature proprio perché lo spirito di questo locale è la passione per tutto ciò che è naturale e niente è più naturale della vita stessa. La vita è un dono prezioso e per vivere pienamente bisogna gioire delle semplici cose che Madre Terra offre, come il cibo che mangiamo e le bevande che beviamo. “Fortunate” è riferito al sentirsi fortunati per tutto ciò che Madre Terra ha donato sin dalle origini.
LN Fortunate Coffee, apre nel 2015 ed è tra i primi locali 100% vegan in Malesia, oggi ha una sede a Kuala Lumpur ed una a Selangor. L’atmosfera del locale è rilassata, accompagnata da musica leggera ed altrettanto rasserenante. E’una caffetteria totalmente vegetale con diverse specialità di caffè tostate in loco ed al contempo offre cibo e bevande salutari con ingredienti naturali, sani. Tutto ciò che è nel menu è artigianale, in particolare il pane e la pizza sono a lievitazione naturale, con fermentazione della pasta di almeno 18 ore; non utilizzano additivi e conservanti, gli ingredienti sono freschi e nel limite del possibile biologici e a Km zero. LN Fortunate Coffee serve un buon numero di piatti sia della tradizione asiatica che occidentale. Assolutamente da provare sono la zuppa di miso con soba noodles arricchita con mais, funghi, verdure ed alghe; la “Classic Soup Delight” è una tradizionale zuppa di erbe in stile cinese con un tris di funghi: eryngii, enoki e shitake, verdure ed erbe digestive e cubetti di tofu. La zuppa è accompagnata da una ciotola di riso integrale e pane a lievitazione naturale. Il Nasi Lemak, piatto tradizionale a base di riso, in questo caso integrale, cotto nel latte di cocco ed arricchito da un sambal dolce e piccante, tempeh saltato ed arachidi; il sandwich multicereale a lievitazione naturale con tempeh grigliato e salsa di tahin e senape, leggero ma al contempo gustoso. LN offre una varietà di ciambelle e torte vegane, tutte molto buone così come ottimi sono i waffle ai fagioli neri con gelato al cioccolato fondente, oppure il classico waffle con gelato al matcha, mirtilli freschi e panna montata.
SALA
Aperto da quasi 2 anni, Sala nasce per merito del suo giovane fondatore nonché Chef, Fauzi Hussein. Fauzi ha scelto di diventare vegano più di 6 anni fa, una scelta di consapevolezza ed un modo per dare voce agli animali, affinché possano coesistere nel mondo in libertà e senza sofferenza. Sala è infatti acronimo di “SAlvar a Los Animales”.
L’ambiente del locale è accomodante ed accogliente e l’atmosfera rilassata ed allegra. Il ristorante con cucina ibrida, serve specialità messicane e malesi e soddisfa la richiesta gastronomica locale per il cibo Tex-Mex vegano, attirando un flusso costante di clienti ogni giorno. I loro bestseller sono i Burrito ai funghi, composti da una tortilla artigianale, con funghi marinati in spezie messicane, chilli di fagioli neri, tempeh grigliato, coriandolo, lime, riso integrale, insalata ed una salsa di habanero con chipotle (peperoncino affumicato messicano) e pomodoro arrostito. Innovativo il Taco di jackfruit grigliato con jalapeno speziato, panna acida veg e salsa pico de gallo, una salsa piccante e pungente della tradizione messicana che contrasta il dolce del jackfuit, conferendo carattere al piatto. Tra le proposte fusion, troviamo il Nasi Lemak Burrito con rendang di funghi Hericium (il Rendang è un metodo di cottura molto lenta e lunga sino a quasi completo assorbimento ed evaporazione dei liquidi – una sorta di nostro ragù “ristretto”, ma con spezie tipiche malesi); oppure la tortilla artigianale farcita con falafel di ceci (su richiesta vengono cotti in friggitrice ad aria), hummus, insalata di cavolo con maionese veg, tahini, salsa Harissa, e lattuga. Dal menu asiatico troviamo un otttimo curry laksa con mee hoon (vermicelli di riso) ed il nasi lemak con riso cotto nel latte di cocco, accompagnato da due varietà di salsa sambal piccante, fette di temeph marinate e grigliate, funghi Hericium fritti ed arachidi, decisamente un piatto appagante e gustoso. Tra i dolci ottime le loro torte, come quella al limone, oppure i brownie al burro di arachidi e cioccolato serviti con gelato vegan di una gelateria locale interamente vegetale (Kelava) e la baklava in versione 100% vegetale.
LA ZAT
Di recentissima apertura (Ottobre 2018), è il primo ristorante di Kuala Lumpur che serve unicamente cucina autentica malese 100% vegetale. Da La Zat si trovano piatti vegani tradizionali come il Rendang, l’Asam Pedas, etc che sono solitamente a base di carne e pesce, ma che La Zat intrepreta in chiave vegana e lo fa in maniera eccezionale! La Zat sostiene una politica orientata alla salvaguardia dell’ambiente e per questo utilizza imballaggi biodegradabili, anziché in plastica, per il loro take away. Inoltre promuove la cultura “BYOBAC2 (Bring Your Own Bag And Container): tutti i clienti che portano con sé la loro borsa e contenitore per portare via il cibo otterranno uno sconto. Un’idea intelligente che contribuisce alla riduzione dell’utilizzo della plastica, nonché alla sua dispersione nell’ambiente.
Tra i must try troviamo il “Chicken” satay, spiedini di soia, morbidi all’interno e croccanti all’esterno; il Jackfruit satay ovvero spiedini di jackfruit in marinatura satay e poi grigliati accompagnata da una gustosissima salsa di arachidi piccante, un’ottima e squisita alternativa a chi non vuole mangiare soia. Tra i piatti speciali della tradizione abbiamo: Otak-otak è un tortino, originariamente a base di pesce cotto e servito in foglie di banano, qui viene reinterpretato con le patate dolci, una salsa pungente al lemongrass ed accompagnato da riso al cocco. Il Rendang di funghi, piatto ideale per gli amanti dello speziato e piccante, è uno dei piatti principali della tradizione malese e questa versione vegetale è da non perdere! Lemak lodeh, altro piatto della tradizione malese, più adatto a chi non ama i gusti piccanti. A base di latte di cocco, tofu, carote, fagiolini e mais, alcune ricette tradizionali prevedono l’utilizzo della pasta di gamberi e/o del brodo di pollo, per il resto il piatto è completamente vegetale e l’omissione di questi due ingredienti non priva questa specialità della sua bontà. Tra i must-try c’è infine il Sambal goreng a base di tofu e tempeh fritti, con fagiolini, tamarindo, galangal in salsa piccantissima. Come per il Lemak Lodeh, la tradizione del Sambal goreng richiede l’aggiunta di mezzo cucchiaino di pasta di gamberi, ma l’assenza di quest’ultimo ingrediente, non si fa affatto sentire.
Silvia e gli esperti rispondono…
I miei figli mangiano tanti formaggi e vorrei che iniziassero a consumarne di meno ma in realtà non conosco sostituti che possano fare al caso mio.
Berenice – Lodi
In commercio ci sono diversi sostituti vegetali del formaggio. Alcuni di essi sono a base di frutta secca, in particolar modo di anacardi, mandorle e noci di macadamia che vengono uniti ad acqua e probiotici, oppure vengono fatti fermentare con rejuvelac. Altre categorie di formaggi vegetali sono a base di amidi e olio di cocco. I primi a base di frutta secca sono sicuramente i più completi dal punto di vista nutrizionale perché apportano proteine, acidi grassi buoni e minerali, mentre i secondi sono per lo più costituiti da grassi. Se si vuole optare per una scelta più salutare, i formaggi vegetali a base di frutta secca sono da preferire, soprattutto se si decide di consumarli con una certa frequenza, ma nulla vieta di consumare i formaggi vegetali a base di amidi e olio di cocco se si fa un consumo moderato ed in quantità ridotte rispetto ai primi (ad esempio vanno bene per condirci la pizza, o grattugiarli sulla pasta visto che le quantità necessarie sono minime). Di entrambi si trovano dei buoni prodotti non solo nei negozi specializzati, ma anche nella grande distribuzione e soprattutto online, si trovano molti produttori artigianali italiani.