Schloss Elmau, Luxury Spa, Retreat & Cultural Hideaway, si trova a 100 chilometri a sud di Monaco di Baviera, ai piedi dei monti del Wetterstein, fra Garmisch e Mittenwald, e a 1.000 metri sopra il livello del mare. Con un’architettura esteticamente esigente, ambienti inondati di luce calda naturale e uno stile sottilmente influenzato da note asiatiche, è incastonato in una delle più belle valli delle Alpi.
Costruito nel 1916 dal filosofo Johannes Müller come luogo di incontro culturale, nel 2005 fu raso al suolo da un incendio e poi ricostruito dal nipote Dietmar Müller-Elmau, attuale proprietario. Nel 2007 riaprì come Luxury Spa & Cultural Hideaway con l’affiliazione a Leading Hotels of the World e, da allora, Schloss Elmau è considerato uno dei migliori alberghi al mondo.
Questo prezioso indirizzo è molto amato da chi cerca un ambiente rilassante e ricco di charme.
Un programma offerto agli ospiti include oltre 200 concerti l’anno, letture, rappresentazioni cinematografiche ed eventi con importanti nomi della scena culturale contemporanea. All’interno di Schloss Elmau, ci sono anche tre biblioteche e una grande libreria con letteratura mondiale per adulti e bambini.
Una meta turistica ambita soprattutto dagli amanti della montagna e degli sport invernali, vista la sua vicinanza ai 200 chilometri di piste e sentieri fra Garmisch e Seefeld, sui quali praticare varie discipline, oltre allo sci alpino, su vette che raggiungono i 3000 metri di altitudine.
E in questa enorme macchina dedicata all’accoglienza di pregio, in questo santuario del “bien vivre”, è molto interessante vedere quanto il cibo sia anch’esso un grande protagonista. Diverse e intriganti le esperienze gastronomiche, a iniziare dalla colazione a buffet del mattino, fatta nel “La Salle” (foto sopra), il ristorante più grande dell’intera struttura che poi si riattiva soltanto dopo le 18.00 con menu a base di pesce, carne, asian wok, ricette vegane e vegetariane. Molti i piatti preparati live in una cucina a vista.
La colazione di mezzogiorno, invece, si può fare presso il Wintergarden, elegante bistrot internazionale: pochi coperti con vista panoramica sul Wetterstein.
Per chi invece è alla ricerca di una serata gourmet, il ristorante “Luce d’Oro”, con la sua stella Michelin, propone un’idea squisita di haute cuisine franco-tedesca, a cura dello chef Mario Paecke. Ambiente con colori caldi sgargianti, sfumature di giallo e un camino scoppiettante: una cornice d’indubbio fascino, elegante, con menu ben cesellati e armoniosi.
Di recente l’offerta culinaria si è arricchita ulteriormente con i ristoranti di Schloss Elmau Retreat: il cosmopolita “Tutto Mondo” con specialità dell’intero bacino del Mediterraneo e il Summit/High Thai, dove si propone l’autentica cucina tailandese con eccellenze ogni giorno diverse. Tra una tipologia di cucina e l’altra, non poteva certo mancare quella italiana, vera, autentica, dove niente viene interpretato o riadattato. Un’ottima cucina d’autore, che si può degustare tutte le sere nel ristorante “Fidelio”, altra fascinosa location del castello, intitolata ad una famosa opera di Beethoven. Anche in questo caso, l’ambiente, impreziosito dal legno, è accompagnato dalle tonalità calde dei lunghi drappi di tessuto colorato che, scendendo dal soffitto, decorano e arricchiscono l’ambiente, rendendolo ancora più suggestivo e accogliente. Colori, forme e giochi di luce che rispecchiano in pieno la cucina dello chef, Umberto Gorizia (foto sotto), originario di Castellana Grotte, una piccola cittadina della Valle d’Itria, in Puglia. Dopo l’Istituto Alberghiero, le prime esperienze presso alcune strutture della zona, un meritato premio ricevuto da una guida come “miglior chef di Puglia” seguono gli otto anni presso il Colombaio di Casole d’Elsa dove ha potuto affinare e sviluppare la sua filosofia di cucina, fino al prestigioso riconoscimento della Stella Michelin, che ha mantenuto per alcuni anni, prima di salutare la campagna senese e approdare allo storico Grand Hotel delle Terme di Castrocaro. Ma la voglia di nuove e impegnative esperienze tra gli chef è sempre in agguato, e così, dopo un costruttiva esperienza presso il Grand Hotel, la decisione di attraversare la frontiera, approdando a Schloss Elmau. Legato a doppio filo con le sue radici, con la sua terra, con i profumi della cucina mediterranea e i prodotti di eccellenza, Umberto, propone una cucina rappresentativa un po’ di tutta l’Italia. La tecnica si abbina felicemente alla fantasia e una mano precisa e virtuosa realizza piatti ricchi di sapore ed equilibrio, indifferentemente a base di pesce, carne e verdure. Oltre alla sua terra di origine, lo chef conosce molto bene anche le terre di Toscana e questo nei piatti si percepisce molto chiaramente. Un valore aggiunto non indifferente quello di lavorare e trasformare i prodotti, rigorosamente stagionali, di due capisaldi agroalimentari come Puglia e Toscana. Non manca il tocco “internazionale” che è presentato con eleganza, senza azzardi, senza timore di snaturare le ricette. Stessa sorte per una carta dei vini, ben nutrita ed organizzata, rappresentativa del nostro paese da nord a sud, dove oltre ai “soliti nomi noti” sono presenti nuove e interessanti etichette, aziende debuttanti, tutte di ottimo valore, che danno vita ad una vasta gamma di abbinamenti con i quali c’è da sbizzarrirsi. Antonio Tomassino, direttore di sala nonché abilissimo sommelier, dirige con cordialità e competenza uno staff giovane e affiatato in grado di offrire piacevoli momenti di relax gastronomico.
Lui è la vera anima della sala, lui firma l’accoglienza del Fidelio; ad Antonio si deve l’altra metà del grande successo di questo ristorante che, col bellissimo lavoro fatto in cucina da Umberto, completa un’offerta gastronomica davvero invidiabile. Cucina italiana e accoglienza d’autore, per un pubblico quasi esclusivamente straniero, esigente, in cerca di emozioni da vivere a tavola. Attenzioni e pregi che hanno portato il Fidelio ad un solo punto in meno dallo stellato Luce d’Oro, (15), sulla notissima guida Gault&Millau. Un enorme gruppo di professionisti per attivare, una macchina che non si può permettere sbagli o defezioni, coordinata da due figure di spicco dell’intero complesso: Mario Corti e Christian Scheler (foto a sinistra), il primo direttore generale della ristorazione e l’altro al coordinamento delle attività ristorative dell’intero complesso ricettivo.
SCHLOSS ELMAU
In Elmau, 2 – 82493 Krün
Germania
Tel. +49 8823 180
www.schloss-elmau.de