Il vino in Israele è tradizione antica, benedizione di ogni occasione sociale. Per lungo tempo è stato prodotto soprattutto per motivi religiosi con scarsa attenzione alla sua qualità e di conseguenza ha goduto di scarsa fama.
Ora una realtà dinamica ed in espansione racconta di vini diversi, di Boutique Winery, di giovani imprenditori impegnati nella produzione di vini di qualità. Il cambiamento iniziato dagli Anni 80, ha portato a circa 210 produttori con almeno 180 buone etichette ed anche il consumo pro-capite è in continuo aumento, così come aumentano i consumatori attenti alla qualità. Israele ha forma stretta ed allungata, come l’Italia, come il Cile, come la California ed ha quindi una ampia varietà di microclimi adatti alla coltivazione della vite: si va dalle montagne del nord ai climi aridi e secchi del deserto del Negev che ha la stessa latitudine del Nord Africa. Il paese è diviso in 5 regioni vinicole, che a loro volta si suddividono in sotto-denominazioni.
GALILEA (Alta Galilea – Bassa Galilea – Alture del Golan) – Superficie dedicata ai vigneti 1350 ha
Al confine con il Libano, incorpora le Colline del Golan. Qui la vite è coltivata oltre i 1000 metri di altitudine, i venti sono freschi, forti le escursioni termiche fra giorno e notte ed i terreni sono ricchi, talvolta vulcanici e molto drenanti. Le principali aziende sono, Golan Heights Winery, Galil Mountain, Chateau Golan, Dalton, Saslove e Tabor.
SAMARIA (Monte Carmel – Sharon) – Superficie dedicata ai vigneti 850 Ha
A sud di Haifa, si estende sulla costa del Mediterraneo e comprende la catena dei Monti del Carmelo, la regione dove la coltura del vino è più estesa. I suoli sono medio-pesanti, il clima è mediterraneo con inverni umidi ed estati calde. Le principali aziende sono, Tishbi, Margalit, Binyammina e Zichron Ya’akon della Coperativa Carmel.
SAMSON (Dan – Adulam – Latrun) – Superficie dedicata ai vigneti 1300 Ha
Dalle alture di Gerusalemme alla costa del Mediterraneo. Questa zona ha clima moderatamente caldo con inverni umidi, suoli calcarei e pesanti. Clima e conformazione del terreno non sono ideali per produrre vini di qualità. Le aziende principali, Carmel, Barman, Karmei, Yosef, Soreq.
MONTAGNE DI GERUSALEMME (Beth-El – Gerusalemme – Betlemme – Alture Meridionali della Giudea) Superficie dedicata ai vigneti 350 Ha.
La regione che circonda la città di Gerusalemme offre condizioni di suolo variabili e clima fresco per la sua altitudine. Era tradizionalmente la zona di coltivazione della vite per usi religiosi. Da alcuni anni nuovi investimenti, nuove tecniche di impianto e nuove tecnologie in cantina hanno sviluppato aziende di piccole dimensioni molto attente alla qualità. Le principali sono, Castel, Clos de Gat, Sea Horse, Flam, Ella Valley Vineyars, Mony, Tzora, e Teperberg.
DESERTO DEL NEGEV (Ramat Arad – Neghev Centrale)
Superficie dedicata ai vigneti 150 Ha
Regione desertica dove sofisticati sistemi computerizzati di microirrigazione (l’acqua pompata dal Lago Tiberiade arriva fin qui per caduta) permettono la coltivazione delle vigne e la produzione di vini di qualità. La regione è divisa nelle sottozone di Ramat Arad, situata a 700 metri sopra il livello del mare, con differenze significative di temperatura fra giorno e notte e l’arido Southern Negev, piccola porzione di regione, vera sfida per i produttori di vino. Qui le estati sono secche e torride, il suolo sabbioso ma con elevate percentuali di limo. Le principali aziende sono Carmel a Ramat Arad, Barkan’s Winery coltiva a Mitzpe Ramon e nel cuore del deserto ci sono le aziende Yatir e Sde Boker.
Vino Kasher
“Cosa significa Kasher? Kasher ovvero “adatto”, idoneo al consumo nel rispetto dei dettami religiosi. Per essere kasher le uve, dalla vendemmia all’imbottigliamento, devono essere manipolate solo da ebrei osservanti che ne certificheranno poi l’idoneità al consumo nel rispetto delle regole alimentari previste dalla religione ebraica”
Un Mondo di Vino – Moshe Silvera.
Come linea generale in Israele le grandi e medie aziende producono vini che sono sempre certificati Kasher mentre le piccole aziende e le Boutique Winery spesso non ritengono necessaria l’aggiunta dei costi di certificazione. C’è da dire anche che i piccoli proprietari e/o i giovani enologi amano avere rapporto diretto e libero da vincoli con la propria produzione e non vogliono sottostare all’osservanza di regole che impediscono il diretto contatto con il vino e la cantina.
Schematicamente e semplificando, qui di seguito, alcune regole kasher:
• Nessun lavoro in vigna o in cantina durante le feste religiose.
• L’uva non può essere vinificata che a partire dal quarto anno di messa a dimora della vigna.
• Nessun coltivazione è consentita fra i filari delle viti.
• A partire dalla prima vendemmia, la vigna ogni 7 anni deve riposare 1 anno.
• Dall’inizio della vendemmia solo strumenti certificati kasher possono essere usati per produrre vino e tutti i prodotti impiegati in cantina devono essere certificati kasher. (Es. non sono ammessi lieviti di origine animale, caseina, albumine, gelatine, emulsionanti etc.)
• Dal momento che l’uva arriva in cantina solo ebrei Sabbath Osservant sono autorizzati a toccare i grappoli e poiché molto produttori non rientrano in questa categoria devono essere assistiti da personale ortodosso e da Kashrut Supervisors.
• Una simbolica parte di vino, in memoria del 10% pagato un tempo al Tempio di Gerusalemme, deve essere versato dai tini o dalle botti.
I PRODUTTORI
Carmel Winery
P.O.Box 2
25 Hacarmel st Rishon Le Zion
www.carmelwine.com
Cantina storica, la prima, la più grande, la più antica, il maggiore produttore di vini kasher nel mondo, esporta in 40 paesi e detiene il 40% del mercato israeliano. Cooperativa di viticoltori dal 1882, nata con l’aiuto del Barone Rothschild, dall’anno di fondazione non ha mai perduto una vendemmia né sotto il dominio dei turchi ottomani, né sotto il protettorato degli inglesi. Hanno lavorato nelle sue vigne, quando erano giovani studenti, David Ben Gourion, Levi Eshkol e Ehud Holmet, poi diventati Ministri dello Stato di Israele. Complessivamente 1500 ettar suddivisi in 300 vigneti sparsi in tutto il territorio d’Israele, oltre 20 i milioni di bottiglie prodotte ogni anno e la prima azienda ad impiantare vigneti nel deserto del Negev. Fu alla fine del 1870 che un piccolo gruppo di immigrati arrivati in Israele dalla Romania con l’aiuto del Barone Rothschild, proprietario in Francia del mitico Chateau Lafitte, impiantarono le prime vigne nelle vicinanze di Rishon le Zion a sud est di Jaffa, e poi una seconda cantina a Zichron Ya’acov (che significa “in memoria di Jacob”, nome del padre del Barone Roschild) nelle Colline di Carmel a sud di Haifa. Nel 1906 nacque la “Societé Cooperative Vigneronne des Grandes Caves, Richon le Zion et Zichron Jacob Ltd”, ceduta nel 1957 dal Barone Edmond de Rosthchild alla Societé Cooperative Vigneronne des Grandes Caves, conosciuta nel mondo con il nome Carmel. Tanta storia non ha evitato problemi e crisi finanziarie, ma negli ultimi anni l’azienda ha investito in uomini ed in tecnologia ed ha puntato sulla qualità dei suoi prodotti. Accanto alle cantine storiche (visitabili) sono state inaugurate nel 2000 la Yatir Winery a Tel Arad nel deserto del Negev, nel 2003 la Boutique Winery a Zichron e nel 2004 la nuova cantina di Ramat Dalton nell’Alta Galilea. Nei nuovi stabilimenti la lavorazione del vino avviene con metodi moderni di vinificazione sotto la guida di un team di giovani e preparati winemaker.
Le linee di prodotto
Carmel Limited Edition
Etichetta Top Line da un blend di uve provenienti da vigneti diversi di Cabernet Sauvignon, Merlot e Cabernet Franc. 13.400 le bottiglie numerate della produzione del 2005.
Carmel Single Vineyard
Alta qualità per una gamma di vini da uve selezionate nei vigneti che vanno dall’Alta Galilea al deserto del Negev. Le etichette sono Kayoumi Cabernet Sauvignon, Zarit Cabernet Sauvignon, Kayoumi Shiraz, Ramat Arad Syrah, Ben Zimra Merlot, Ramat Arad Sauvignon Blanc, Ramat Arad Sha’Al Gewurztraminer vendemmia tardiva.
Carmel Appelation
Linea contraddistinta da etichette con il disegno stilizzato di animali della fauna del Paese. Questi vini, quasi sempre in purezza, sono ottenuti dalle migliori vigne della Cooperativa, da vitigni di Cabernet Sauvignon, Merlot, Chardonnay, Johannisberg Reisilng, e c’è anche un blend di Cabernet Savignon e Shiraz dalle vigne dell’Alta Galilea ed alcune etichette meno usuali come il Cabernet Franc Judean Hills, il Carignan Old Vines Zichron Ya’acov ed il Petit Sirah Judean Hills.
Carmel Private Collection
Gamma di vini dall’ottimo rapporto qualità/prezzo. Cabernet Sauvignon, Shiraz, Merlot, Cabernet Savignon e Merlot, e nei bianchi Chardonnay, Sauvignon Blanc, Emerald Riesling, Muscat.
Carmel Vineyard Selected
Vini freschi e fruttati senza invecchiamento. Cabernet Sauvignon e Merlot, White Zinfadel, Sauvignon Blanc, Emerald Riesling-Chenin Blanc, e Moscato.
Carmel ridge
3 vini dalle vigne di Zichron Ya’acov: Rosso (Carignan, Shiraz e Cabernet Sauvigno), Rosato (Carignan e Shiraz) e Bianco (Sauvignon Blanc, Chardonnay Colombard, Semillon) etichette studiate per un bere giovane e per la ristorazione.
I vini degustati
Single Vineyard
Sauvignon Blanc Ramat Arad 2006
Sauvignon Blanc in purezza dalle colline a 500 metri di altitudine nel deserto del Negev, con uve raccolte con vendemmia notturna ed immediatamente raffreddate nella Cantina di Yatir adiacente alle vigne. Fermentato in acciaio, il vino ha colore giallo paglierino, esprime profumi di frutta, in particolare pompelmo e limone, mineralità sensibile e ben bilanciata, senza avere una personalità spiccata.
Single Vineyard
Shiraz Kayoumi 2004
Vino prodotto esclusivamente dalle vigne situate nella regione di Kayoumi nell’Alta Galilea ai piedi del Monte Meron. Matura in barrique, in parte nuove e in parte di 1 anno, per 13 mesi. Colore rosso porpora, rilascia sentori di legno e profumi di prugne mature e lievi accenni di spezie, in particolare pepe. Morbido e accattivante.
Appelation
Carignan Old Vines, Shomron 2005
Carignan (90%) da uve della regione Zichron Ya’acov e Petit Verdot (10%) dalla regione di Binyamina. Fa 12 mesi di barrique. Ha medio corpo, colore rosso rubino, aromi di amarene, lamponi e caffè e anche un pizzico di cannella.
Yatir
Cabernet Sauvignon
Shiraz Merlot 2005
Cabernet Sauvignon (40%) Shiraz (40%) Merlot (20%). Le uve provengono dalla zona delle foreste di Yatir. Invecchiato per 12 mesi in barrique francesi, affinato in bottiglia per 18 mesi ha colore rosso rubino, fruttato con aroma di prugne mature, ciliegie e mirtilli. Ha una punta di cioccolato e cannella. Morbido e strutturato con prolungato finale.
Domaine du Castel
Ramat Raziel
Judean Hills 90974
Fondatore e proprietario di Domaine Castel, Eli Ben Zaken nasce in Egitto da mamma italiana, cresce in Svizzera, si laurea alla Bocconi di Milano, vive in Inghilterra e dal 1980 al 2002 è proprietario a Gerusalemme del Ristorante Mamma Mia, un luogo rinomato per la qualità.
Cosmopolita ed elegante conoscitore del buon cibo, ha tutte le carte in regole per diventare anche viticoltore ed infatti, nel 1988, acquista nelle colline della Galilea un ex pollaio che trasforma in cantina, impianta alcuni ettari di vigneto e diventa senza volerlo un pioniere del vino in questa regione agricola, specializzata soprattutto nell’allevamento avicolo. Ora, sulla scia di Domaine Castel, in zona ci sono 120 aziende vitivinicole.
Eli Ben Zaken fa il suo primo vino nel 1992: solo 2 barrique che, imbottigliate nel 1995, danno 600 bottiglie.
Sono poche ma non passano inosservate, riscuotono il plauso di esperti e anche quello di Serena Sutcliffe, capo del Sotheby’s International Wine Department e nota scrittrice esperta di vini. Domaine Castel (il nome deriva da un castello crociato) è una Family Winery, sotto la direzione di Ariel Ben Zachen figlio di Eli, che per il vino ha lasciato la sua carriera nell’esercito, si è trasferito in Borgogna, ha approfondito esperienza e conoscenza del settore. Rientrato in Israele, è manager della sua azienda, ma la vendemmia continua invece ad essere passione e cura di Eli Ben Zachen.
I vigneti a 700 metri di altitudine si estendono su 15 ettari di terreni argillosi e calcarei e producono 100.000 bottiglie l’anno. L’aumento della produzione è stato un processo cresciuto insieme all’attenzione per l’altissima qualità del vino, sicuramente fra i migliori prodotti in Israele e che ha ottenuto riconoscimenti mondiali. Cabernet, Merlot, Petit Verdot, Cabernet Franc, Malbec e Chardonnay ed impianti delle viti secondo la tradizione bordolese: 6700 piante per ettaro, alta densità per piccole rese.
In produzione solo 3 etichette, 2 blend bordolesi e uno Chardonnay.
Le linee di prodotto
Gran Vin Castel
Assemblaggio di uve 50% Cabernet Sauvignon, 30% Merlot e piccole percentuali di Petit Verdot e Malbec. Affinato da 20 a 24 mesi in botti di rovere francese, non subisce filtraggio o collatura al fine di preservare integralmente il suo aroma. A questo grande vino si aggiungono Petit Castel e “C” Blanc du Castel Chardonnay.
A sostegno della tesi secondo la quale la procedura kasher non impedisce di fare ottimi vini, la eccellente produzione Domaine di Castel è tutta certificata kasher dal 2002.
I vini degustati
“C” Blanc du Castel Chardonnay 2006
Affinato con la tecnica sur lie per 12 mesi, è frequentemente sottoposto a lievi batonnage al fine di aumentarne la complessità. Ha colore citrino, esprime aromi di frutta a pasta gialla, albicocca e pesca, a cui fanno seguito profumi soavi di pompelmo fresco e ricco. E’ un vino seduttivo, indimenticabile.
Petit Castel 2004
E’ la seconda etichetta dell’azienda, un assemblaggio bordololese di più vitigni. Prevale il Merlot con piccole percentuali di Cabernet Sauvignon. Affinato 16 mesi in barrique di rovere francese, ha colore rosso rubino, tannini soavi, aromi di frutti rossi speziati e di ciliegie rosse, cioccolato e liquirizia e un accattivante accenno di dolcezza nel lungo finale.
Golan Heights Winery
P.O.BOX 183
Katzrin 12900
www.golanwines.com
Nata nel 1883 questa azienda, vera espressione di Wine Country, è stata il motore della rivoluzione della qualità del vino israeliano, la prima ad aver introdotto in Israele il concetto di qualità nel vino kasher. Siamo a Katzrin nella zona nord orientale di Israele nelle Alture del Golan e le vigne si estendono nell’area individuata nel 1972 – come perfetta combinazione di altitudine, clima e suolo adatti ad impianti di viticoltura – dal prof. Cornelius Ough dell’Università di California.
L’altipiano si presenta come una piattaforma leggermente inclinata che da 1200 metri scende ad un’altitudine di 400 metri. Il suolo è vulcanico, basaltico, ricco di minerali e di argille, ben drenato in profondità. I primi impianti sono del 1976, l’inizio dell’attività nel 1983. Estensione 600 ettari circa, 30 prodotti, 2 milioni di bottiglie, 6000 barrique fra francesi ed americane, il 20% del mercato nazionale, il 40% dell’esportazione israeliana, in Italia Yarden è distribuita da Gaja.
Golan Heights Winery effettua vendemmie manuali e meccaniche, la vendemmia dei vini bianchi avviene di notte a temperature tra 10 e 14°C. Varietà di uve coltivate, nel Golan settentrionale: Chardonnay, Sauvignon Blanc, Merlot, Cabernet Franc, Malbec, Syrah, Gamay Noir; eccellente anche il Pinot Noir. Il centro, con temperature più moderate, si confà al Syrah e al Cabernet Sauvignon. Nel Golan Meridionale, Moscato Canelli e Moscato di Alessandria.
Le 3 linee di prodotto
Yarden
E’ il nome ebraico del Giordano, fiume che divide l’Alta Galilea dalle Alture del Golan. Yarden è la linea Top della produzione con le etichette
Yarden Katzin
(Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc)
Yarden Cabernet Savignon El Rom Vineyard (Cabernet Sauvignon)
Yarden Cabernet Sauvignon
(Cabernet Sauvignon e una piccola aggiunta di Merlot e Cabernet Franc)
Yarden Merlot Ortal Vineyard (in purezza)
Yarden Merlot
(Merlot e una piccola aggiunta di Cabernet Sauvignon)
Yarden Syrah (in purezza)
Yarden Pinot Noir (in purezza)
Yarden Mont Hermon Red
(Cabernet Sauvignon e Merlot e una piccola aggiunta di Cabernet Franc)
Yarden Katzin (Chardonnay in purezza)
Yarden Chardonnay Organic Vineyard Odem (in purezza)
Yarden Chardonnay (in purezza)
Yarden Viognier (in purezza)
Yarden Sauvignon Blanc (in purezza)
Yarden Mount Hermon White
(Chardonnay e Sauvignon)
Yarden Gewurztraminer Semi-dry
Vini Sparkling
Yarden Blanc de Blanc (Chardonnay)
Yarden brut (Pinot Noir, Chardonnay)
Vini da dessert
Yarden Heigts Wine (Gewurztraminer)
Yarden Noble Semillon
Yarden Muscat (Muscat D’Alessandria)
Gamla
Dal nome di un’antica città dell’altipiano del Golan. Le bottiglie hanno in etichetta una moneta ritrovata durante gli scavi archeologici. Questa linea ha la seduzione dei premiers cru, ovvero le migliori uve delle migliori vigne.
Gamla Cabernet Sauvignon
Gamla Merlot (Merlot con piccola aggiunta di Cabernet Sauvignon)
Gamla Sangiovese
Gamla Pinot Noir
Gamla Chardonnay
Gamla Sauvignon Blan
Gamla White Reising – Semi dry (Johannisberg Reisling)
Golan
Dal nome di questa regione protagonista della viticultura, dove l’attività vinicola risale ad oltre 2000 anni fa. In etichetta la « G » su un medaglione in argento, disegno inspirato ai sigilli reali per vini giovani destinati ad un consumo piacevole di tutti i giorni.
Golan Cabernet Sauvignon in purezza
Golan Merlot (Merlot e una piccola quantità di Cabernet Sauvignon)
Golan Sion Creek Red (Syrah, Sangiovese, Pinot Noir, Gamay Noir e Napa Gamay)
Golan Gamay Nouveau
Gamey Noir
Golan Chardonnay
Golan Emerald Reisling Semi-dry
Golan Sion Creek White – Semi dry
Golan Moscato (Moscato di Canelli)
Tutta la produzione dei vini Golan Heights Winery è kasher. Esiste però in azienda un piccolo laboratorio che consente agli enologi non osservanti di fare tutte le sperimentazioni necessarie per seguire in diretta fermentazione e maturazione dei propri vini. Sono enologi giovani e preparati: noi abbiamo conosciuto Boaz M. Adam che ha studiato e si è diplomato a Milano, avendo fra i suoi professori Attilio Scienza. Ha avuto esperienze lavorative presso aziende vinicole del Piemonte, della Toscana e del Veneto; conosce il vino e ama l’Italia.
I vini degustati
Yarden Blanc de Blanc 2001
Esclusivamente da uve Chardonnay dei vigneti delle montagne Golan, ha vinto per 2 anni consecutivi il titolo di “Migliore Spumante” nell’edizione 1999 e 2000 di Vinitaly. 5 anni di pupitre prima del degorgement. Ha perlage fitto e sottile, combina note floreali, minerali e lievemente citrigne con note di frutta secca; ha in fondo una piacevole ed insolita nota salata.
Yarden Viognier 2006
Vino intenso ed elegante. Da un vigneto situato a 1200 metri di altitudine, un terzo del vino fermenta in barrique nuove, un terzo in barrique precedentemente usate ed un terzo in acciaio. La prima produzione è del 2003, sul mercato dal 2004. Subito si percepisce una combinazione di frutta a pasta gialla, pesca ed albicocca, poi fanno seguito sentori di gelsomino e un lieve spunto di citrino.
Yarden Chardonnay Organic Vineyard 2005
Dal vigneto più alto e con le temperature più fredde di Israele, vitigno a cultura organica dal 1998, tecnica di fermentazione sur lie. Esprime caratteri di frutta matura, pere e albicocche con sfumature lievi di frutti tropicali e fiori, una punta di mineralità e un legno leggero.
Yarden Cabernet Sauvignon 2004
18 mesi in barrique francesi. Frutta rossa e frutta nera, mature e ricche di profumi, note di terra ed un opulento caldo sentore di tostato.
Yarden Syrah 2004
Uve provenienti da 3 vigne diverse del nord e del centro del Golan, invecchiate per 18 mesi in piccole barrique francesi. Vino di decisa struttura, dai morbidi tannini, si apre con profumi di mirtilli e frutti di boschi e poi si aggiungono note di spezie leggere e sentori di cioccolato.
2005 Gamla Sangiovese
Uve che provengono da 2 diversi vigneti, invecchiate per 1 anno in barrique francesi. Ha colore rosso rubino intenso, armonico, con gradevole retrogusto fruttato, piacevolmente fresco, appena un po’ amaro.
Vino da dessert
Yarden Heights Wine Gewurztraminer. 2003
L’uva raccolta a mano, è raffreddata in cantina alla temperatura di -12 gradi per circa un mese, i grappoli sottoposti ad una lieve pigiatura sono lasciati riposare per altri 2 mesi. Aromatico, elegante, floreale, accarezza il palato con profumi di frutta tropicale, litchi, a cui si aggiungono punte leggere di speziatura ed un carezzevole finale di miele. Da non dimenticare.
Tishbi Estate Winery
33 Hameyasdim Street
Zichron Ya’acov 30900 – www.tishbi.com
La famiglia Tishbi dalla Polonia si trasferì in Israele nel 1882. I bisnonni degli attuali proprietari furono tra quelli che ricevettero dal Barone Edmund de Rothchild l’incarico di piantare le prime vigne nella zona di Zichron Ya’acov. Con Jonathan Tishbi, quindi siamo alla quinta generazione di viticoltori. Tishbi Estate, fondata nel 1984, possiede 100 ettari di vigneti in Alta Galilea e sul Monte Tabor e 25 ettari nel deserto del Negev. Il 92% della produzione è raccolto a mano e le uve delle zone più lontane sono vendemmiate di notte e trasportate di notte. Il periodo delle vendemmie inizia intorno al 23 di Luglio e si protrae fino al 20 ottobre. 1 milione le bottiglie annualmente prodotte. In azienda, oltre ai vini, si possono acquistare marmellate preparate dalla famiglia, formaggi artigianali della zona e le ceramiche artistiche opera di Karen Tishbi, moglie di Jonathan (nella foto in basso con il gruppo di giornalisti italiani).
C’è una sala degustazione ed un ristoro all’aperto con i tavoli sotto la pergola. I vitigni coltivati sono Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot, Shiraz, Pinot Noir, Petit Syrah e Chardonnay, Reisling, Malbeck.
Le linee di prodotto
Quattro le linee di prodotto. Tutti i vini sono kasher.
Jonathan Tishbi Speciale Reserve, è la linea top dell’azienda, vini in limitata quantità, con le migliori uve e solo negli anni ritenuti ottimali per Cabernet Sauvignon, Merlot e Chardonnay.
Gli altri brand sono Tishbi Estate (Cabernet Sauvignon, Merlot, Chardonnay e Sauvignon Blanc) selezione di uve scelte mescolata a uve delle Reserve, da vigne delle altitudini più elevate per un vino di stile e carattere.
Tsihbi Vineyard, (Cabernet Sauvignon, Merlot, Carignan, Sauvignon Blanc, Muscat Dry, Emerald Reisling) sono i Vini di Vigna, sapori eleganti e aromi di frutta per accompagnare la cucina tradizionale.
Tishbi Series (Cabernet-Petit Syrah, French Riesling, Chenin Blanc, Emerald Reisling) Vini freschi, giovani e leggeri, qualità a prezzi facili.
I vini degustati
Jonathan Tishbi 2006
Chardonnay Reserve (tappo a vite) dai vigneti di Gush Ezion, vendemmiata a mano. Colore giallo chiaro citrino con mineralità decisa. Al naso floreale, con aromi di albicocca e melone, il passaggio in legno apporta un bouquet leggero di vaniglia e miele.
Jonathan Tishbi Riserva 2003 Cabernet Sauvignon (50%), Merlot (40%). Le uve provengono dal deserto del Negev con l’aggiunta di un 10% di Cabernet Franc della zona delle montagne. Invecchiato 24 mesi in barrique francesi sprigiona profumi di frutti rossi e neri, di prugne mature a cui si aggiungono punte di menta, di vaniglia e caffè. Lungo in bocca, ha struttura armoniosa e complessa.
Estate 2006
Cabernet Sauvignon
Questa linea ha in etichetta la fotografia dei bisnonni dei proprietari, è un blend di Cabernet Sauvignon (90%), Cabernet Franc (5%) e Petit Verdot; fa un anno di barrique. La bottiglia per l’assaggio è stata presa dalla linea di imbottigliamento. Elegante e di struttura, già si apre con sentori di frutti rossi e prugne mature, ha lievi aromi di cuoio e terra misti a spezie, in particolare chiodi di garofano.
Saslove Winery
Kibbutz Eyal
www.saslove.com
Ancora un’azienda familiare, una Family Winery ed anche, a pieno titolo, una Boutique Winery. Ne è fondatore e proprietario Barry Saslove, un altro pioniere del vino in Israele.
Canadese di origine, è in Israele da 40 anni. Ingegnere di computer, da sempre appassionato di vino, ha abbandonato la sua professione nel 1991 per dedicarsi completamente alla sua passione, in un primo tempo impegnandosi nell’insegnamento con seminari e corsi di apprendimento sull’enologia.
Nel 1993 si stabilisce nel Kibbutz di Eyal. Le sue vigne – 2 possedimenti separati per complessivi 13 ettati a coltivazione biologica – sono nelle montagne dell’Alta Galilea ad un’altitudine che va dai 670 agli 800 metri, dove le estati sono relativamente fresche e piovose e la temperatura non supera i 28 gradi ed i terreni sono vulcanici, ricchi di basalto rosso, di minerali, in particolare rame. I vitigni coltivati sono Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah e Sauvignon Blanc.
Le linee di prodotto
3 i brand, Reserved, Adom e Aviv.
Reserved Cabernet Sauvignon invecchiato in barrique per 29 mesi è il Top wine di Barry Soslove insieme a Saslove Reserved Jasmine Dessert da uve di Gewurtzraminer.
Adom, sono i vini da uve selezionate passati in barrique francesi e americane per 20 mesi.
Saslove Adom Cabernet Sauvignon in purezza e Saslove Adom Marriage blend di Cabernet Sauvignon (60%), Merlot (37 %) e Shiraz.
Per finire la linea Aviv, composta da vini giovani, invecchiati 6 mesi a contatto con trucioli di legni americani e francesi.
Saslove Aviv Cabernet Sauvignon
Saslove Aviv Merlot
Saslove Aviv Marrige
A queste etichette si aggiunge una piccola produzione di vini bianchi. Ultima precisazione, tutte le bottiglie (anche quelle dei top wine) hanno tappi di sughero sintetico. Per Barry Saslove in questo modo il vino si conserva meglio, si evitano rischi di deterioramento, di ossidazione e di perdita di tenuta.
Vini non kasher.
I vini degustati
Saslove Adom
Cabernet Sauvignon 2004
Media struttura e armonica acidità. Al naso si sprigionano aromi di frutti rossi, dalle ciliegie mature ai lamponi, a cui si aggiungono sentori di cioccolato e di tabacco, completati da un pizzico di speziato. Venduto a 13 euro in cantina e a circa 20 euro in ristorante.
Chateau Golan
Moshav Eliad 12927
www.chateaugolan.com
Chateau Golan è cantina fondata il 21 Giugno del 1999 in partnership fra la famiglia Ribak di Eliad e la famiglia Shai-Baron che vive fra Londra ed Israele ed il giovane Uri Herz, enologo diplomato in Scienze della Fermentazione alla Oregon State University, con una successiva specializzazione in California.
All’arrivo in Cantina si è accolti dall’architettura imponente della nuovissima costruzione che si propone anche come luogo di esposizione di opere d’arte e che ha in progetto sale per conferenze e strutture per l’ospitalità.
Circa 25 gli ettari di proprietà. I vigneti si trovano a 3 chilometri dall’azienda sulle rive del Yamuch River. La prima vendemmia è stata nel 2000, 70.000 le bottiglie prodotte, imbottigliamento ed etichettatura manuali.
Al momento in azienda sono coltivati 13 vitigni; i principali, Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc, Petit Sirah, Petit Verdot, Grenache Noir, Mourvedre, Viognier. Da queste uve è prodotta la linea Royal Reserve con le etichette Cabernet Sauvignon, Syrah, Merlot, Cabernet Franc ed Eliad che è un blend che varia di anno in anno, composto da un 60% circa di Cabernet Sauvignon, a cui si aggiungono piccole parti di Merlot, Cabernet Franc e Petit Verdot. Il Sauvignon Blanc è l’unico vino bianco dell’azienda fatto con le uve che provengono da una vigna situata nel nord delle colline del Golan.
Chateau Golan è una cantina giovane che si sta attestando molto bene sul mercato di Israele e che si avvale della competenza di Uri Herz, enologo preparato e intelligente che sta cercando di mettere a punto il suo grande vino e tutto lascia credere che ci riuscirà.
I vini non sono kasher.
I vini degustati
Royal Reserve Sauvignon Blanc 2006 – Aromatico e fruttato, sprigiona profumi di frutta matura, lichi, pesche e frutto della passione.
Royal Reserve Rosè 2006 Cabernet Franc, con fermentazione a freddo. Colore rosa tenue, ha profumi di frutta, pesche, ciliegie e fragole mature.
Royal Reserve Syrah 2006 Fa un anno di invecchiamento in botti francesi. Rosso granato, di buona struttura, ha tannini soffici e lieve speziatura del legno che si compone in armonia con sentori di terra e frutti di bosco.
Eilad 2006 13 mesi di barrique francesi. Vino equilibrato e maturo, ben strutturato, si apre con sentori di ribes e lamponi e ciliegie, con tannini armonici.
Dalton Winery
Dalton Industrial Area
www.dalton-winery.com
Circondata dai vigneti a 5 km dal confine libanese, dominata dal Monte Hermon, situata nell’area dell’omonimo villaggio industriale, Dalton Winery è stata fondata nel 1993 da Mart Haruni che ne è ancora proprietario e che si trasferì dall’Inghilterra in Israele con l’obiettivo di dare sviluppo alla cultura del vino e a questa area dall’Alta Galilea dove, all’epoca, la disoccupazione era del 60%. Dalton Winery e le sue vigne si trovano su un altopiano vulcanico dove l’altitudine, le ottime condizioni del suolo ed il clima favoriscono la qualità del vino. La produzione è di 800.000 bottiglie, 110 gli ettari di proprietà. I vitigni coltivati sono Cabernet Sauvignon, Merlot, Shiraz, Zinfadel, White Reisling e Sauvignon Blanc. Dalton è anche stata una delle prime aziende in Israele ad impiantare vitigni italiani come Barbera e Sangiovese. La winemaker è Na’ama Mualem che ha studiato prima in California e poi in Australia.
Le 6 linee di prodotto
Single Vineyard e Reserve per i vini invecchiati; Dalton Estate e Alma, per i vini dagli stessi vitigni ma senza invecchiamento.
Dalton e Canaan per il largo mercato, conquistato dall’ottimo rapporto prezzo qualità.
C’è da dire che anche i vini di Riserva sono proposti a prezzi molto contenuti con un rapporto impeccabile fra qualità e costo.
I vini degustati
Dalton Reserve Vionnai 2006
Mantenuto 4 mesi in legno per esaltarne i freschi aromi, ha colore dorato, minerale e fruttato con aromi di pesche e albicocche. Di media struttura, risulta gradevole e con personalità.
Dalton Estate Barbera 2006
Colore rosso granato, soffici tannini e moderata influenza del legno, ricco di profumi di spezie e di frutti neri, in particolare mirtilli.
Dalton Estate Shiraz 2005
Color rubino, morbido, invecchiato in legno per 10 mesi, rilascia aromi di vaniglia e viole e spezie, insieme ad un lieve sentore di legno. Le prugne mature ed i frutti rossi vengono dopo, insieme ai semi di papavero. Rotondo e affascinante.
Reserve Cabernet Sauvignon 2006
Colore rubino, si apre con immediati sentori di frutti di bosco, prugne mature e vaniglia. Lungo al palato, morbido e profondo.
Barbera Dalton 2006.
Colore rosso rubino, tannini non aggressivi e moderata influenza del legno. Prevalgono i frutti rossi, in particolare le ciliegie e poi segue una punta di liquirizia
Reserve Shyraz 2006
Da uve coltivate a 700 metri di altitudine ai piedi del Monte Meron. Rimane in barrique americane per 12 mesi. Ha profumi di spezie e liquirizia, frutti di bosco e prugna, strutturato e ricco con morbidi tannini che accompagnano vellutati in un lungo finale.
Merlot Single Vineyard 2005
Prodotto in 12000 bottiglie. Morbido e accattivante, riposa in barrique per 16 mesi. Ha acidità equilibrata, tannini soffici ed esprime aromi di mirtilli e ribes con punte leggermente speziate. Accarezza la bocca e rimane tondo e pulito nel lungo finale. Eccellente.
Flam Winery
Eshtaol Junction Ya’ar Hakdoshim
www.flamwinery.com
Realtà emergente nel mondo del vino israeliano, emergente ma già internazionalmente affermata per i molti e significativi riconoscimenti ottenuti. L’azienda è strutturata sul lavoro dei fratelli Golan e Gilad insieme alla sorella Gefen. Golan è l’enologo; ha iniziato a familiarizzare con il vino da piccolo quando suo padre era alla Dave University in California. Ha studiato Scienze Agrarie all’Università di Gerusalemme, si è poi specializzato in Italia nel 1998 con un master in enologia a Piacenza e alcune esperienze di pratica nelle cantine di Greve in Chianti e di Carpineto, poi ha fatto un altro periodo di specializzazione in Australia. Ha potuto così mettere a confronto le due diverse filosofie che si aggirano nel mondo del vino: quella del Vecchio Mondo: “Il vino lo fa la vigna” e quella del Nuovo Mondo: ”il winemaker è responsabile del carattere e dell’identità del vino”. Il fratello Gilad si occupa del marketing e Gefen della distribuzione e delle vendite e la signora Kami, la mamma, è in azienda il ministro delle finanze, così tutto procede per il meglio e la crescita è costante ed i riconoscimenti arrivano anche a livello internazionale. La Cantina è in una nuova costruzione fra Tel Aviv e Gerusalemme, la prima vendemmia nel 1997, i vigneti sono in Alta Galilea e nelle Judean Hills, le alture vicine a Gerusalemme. La produzione del 2006 è stata di 80000 bottiglie.
Le 4 linee di prodotto
Reserve, Superiore, Classico e Flam.
I vini degustati
Flam Classico 2006
Vino che è somma di 2 differenti terroirs, il Cabernet Sauvignon proviene dai terreni vulcanici dell’Alta Galilea, il Merlot dalle falde delle Judean Hills. Uve vendemmiate a mano nelle prime ore del mattino, mantenute a temperatura controllata in acciaio quindi passate in barrique americane o francesi per 6 mesi, il vino è poi affinato in bottiglia per 4 mesi. Ha tannini morbidi, bella struttura, profumi di ribes, ciliegie, ed amarene.
2005 Flam Superiore
Syrah-Cabernet Sauvignon
Syrah (81%) e Cabernet Sauvignon (19%) dai vigneti dell’Alta Galilea e delle Judean Hills. Rimane in barrique americane e francesi per 12 mesi e poi fa 6 mesi di affinamento in bottiglia. Esprime gli aromi fruttati caratteristici di questi vitigni. Di color rubino, rotondo e con lieve sentore di legno.
2004 Flam Merlot Reserve
Le uve provengono dalle Judean Hills. Invecchia per 16 mesi in legno francese ed affina poi per 8 mesi in bottiglia. Bella struttura, ha tannini fermi e decisi ma non aggressivi; speziato si apre con sentori di erbe, di ribes e ciliegie. Ha un lungo finale.
Flam Cabernet Sauvignon Reserve 2005 produzione 13000 bottiglie
Cabernet Sauvignon con l’aggiunta di 6% di Merlot e di Petit Verdot. Ottenuto dai vigneti dell’Alta Galilea invecchia 18 mesi in barrique e poi affina per 8 mesi in bottiglia. Complesso ed elegante, dichiara la permanenza nel legno ma senza prevalenze e apre a frutti di bosco, more, e mirtilli che lasciano spazio nel finale a salvia e vaniglia.