Il cambiamento e la gestione del cambiamento sono oggi, e saranno sempre più in futuro, fattore primario di successo per qualsiasi organizzazione. Il successo è sempre più legato alla capacità di innovare e di gestire l’innovazione.
Il cambiamento ha le sue radici e le sue forze motivanti nel continuo modificarsi delle relazioni tra organizzazione e ambiente esterno.
Un’organizzazione, infatti, si può definire come un insieme di risorse orientate al perseguimento di una finalità comune (mission), in un costante rapporto con l’ambiente di riferimento.
L’organizzazione aziendale deve conquistare il proprio spazio vitale e deve quindi confrontarsi con un ambiente sempre più dinamico ed evoluto.
Bauman dice che l’unica certezza oggi è l’incertezza.
Quindi bisogna imparare ad innovare anche in condizioni di incertezza, utilizzando in modo mirato le informazioni provenienti dal contesto esterno.
L’innovazione può essere:
• incrementale
• radicale.
L’innovazione incrementale è:
• in genere limitata ad una parte dell’organizzazione;
• utilizza competenze del personale esistenti e le sviluppa;
• non richiede cambiamento di comportamenti, di modelli di riferimento.
Ad esempio, prolungare (24/24) l’orario di apertura di un locale, è un cambiamento incrementale.
Innovazione radicale:
• provoca una rottura con la situazione esistente;
• introduce nuovi prodotti/servizi, nuove strutture, nuovi processi, nuove modalità di gestione;
• richiede cambiamenti nei comportamenti, nei modelli di riferimento.
Creare, ad esempio, un ristorante toilette, come a Taiwan, rappresenterebbe un cambiamento radicale.
Ma cambiare che cosa vuol dire?
Sicuramente essere capaci di guardare avanti e non voltarsi indietro.
Lewin distingue tre fasi del ciclo di cambiamento. Unfreezing: scongelamento dell’equilibrio esistente. Moving: movimento verso il nuovo punto di equilibrio. Refreezing: ricongelamento della nuova posizione acquisita.
Un’organizzazione, quindi, per poter sopravvivere e per raggiungere i suoi obiettivi di carattere economico, sociale, religioso, politico, morale, etc. non può prescindere dal cambiamento del suo ambiente di riferimento. Ne va della sua sopravvivenza.