La bella cucina di Silver Succi, a Rimini
Poco distante dal centro di Rimini, presso il palazzo dei congressi, il Quartopiano Suite Restaurant si trova evidentemente al quarto piano di un palazzo moderno e gode di una vista impareggiabile sulla città. L’arredamento è elegante e accogliente: colonne e lampadari ricoperti di gocce di cristallo conferiscono ulteriore luminosità al locale.
Nei periodi estivi il ristorante si trasferisce sull’ampia terrazza dove, oltre alle cene, si organizzano aperitivi ed eventi con vista mare.
In cucina, alla guida della brigata, troviamo Silver Succi, classe ‘62, ex chef patron dei Tre Re di Poggio Berni. Lo stile misurato non gli manca, affabilità ed umiltà neanche. Sarà che deriva dalla grande scuola del mitico Gino Angelini (ancora top a Los Angeles), sarà per quel suo fare sempre elegante e mai sopra le righe che si ritrova pari pari nei piatti, sarà pure per quella innegabile somiglianza con Sting (ma le donne dicono che Silver è anche più bello!): quel che è certo è che questo chef piace da anni, perché ha saputo lavorare con impegno e continuità, sempre rinnovandosi pur tenendo fede al proprio riconoscibile “filone musicale”. E il suo spartito è ben articolato, con proposte sia di mare che di terra. Come benvenuto ci è stato offerta una crema di finocchio con spuma di anice e cannolo di buratta, alici e granella di pistacchio.
Poi abbiamo assaggiato una selezione di crudi di pesce che comprendeva un carpaccio di tonno su burrata, pomodorini confit e salsa alla senape, dei gamberi rossi su dadolata di ananas e chiffonade di verdure in pinzimonio, una tartare di ricciola su pesto di melanzane aromatizzate al rafano, una tagliata di calamari su patè di broccoli e, dulcis in fondo, sashimi di capasanta con panna acida, caviale di alici e avocado (piatto ben presentato con buon equilibrio dei sapori). Come primo abbiamo assaggiato una chitarrina al nero di seppia con frutti di mare, broccoli e dadolata di pomodoro. Tra i secondi abbiamo scelto una tagliata di tonno su sfoglia di patate e zucca in agrodolce (veramente squisita).
Abbiamo poi terminato la degustazione con un semifreddo al cioccolato bianco con cuore di caffè e salsa after eight. I prezzi dei piatti alla carta si aggirano sui 14€ di media per gli antipasti (crudo escluso), 14€ per i primi piatti, 19€ per i secondi ed 8€ per i dolci. Lo chef propone anche due menù degustazione, uno di terra, che comprende 5 portate, per un costo di 37€ ed uno di pesce, sempre di 5 portate, da 47€, bevande escluse. La carta dei vini è essenziale con un focus sulle bollicine italiane e francesi.
Il servizio è attento, premuroso, ma non invadente. Per concludere, la cucina di Silver Succi convince, coinvolge ed affascina. Come sempre.