Era ed è sempre stato un precursore, uno che, per elasticità mentale, intercettava con largo anticipo sugli altri quali mutamenti storico culturali avrebbero condizionato il vivere comune.
Gianfranco Bolognesi è stato uno di quei personaggi iconici in grado di modificare il corso sonnacchioso della storia introducendo nuovi modelli di vita, nuovi stimoli su un settore fino ad allora invisibile come quello della ristorazione.
E lo ha fatto da un micro comune come Castrocaro, così come altri grandi personaggi illustri stavano facendo proprio partendo dalle province italiane ai tempi più oscure: i Cantarelli tra le nebbie di Samboseto, Franco e Silvana Colombani a Maleo, Paracucchi ad Amelia, Gianluigi Morini a Imola e subito dopo Vissani, gli Iaccarino, Fulvio Pierangelini, i Brovelli, i Vai…
“La Frasca è una meravigliosa bomboniera romantica, raffinata e lussuosa, con le sue calde galeotte salette interne, una verde terrazza dove mangiare all’aperto in estate, il suo ineccepibile servizio, la cantina dalla fantastica compostezza, la sua cucina eccellente per qualità, freschezza, equilibrio tra il moderno e l’antico”.
Così scriveva Edoardo Raspelli della casa di Bruna e Gianfranco Bolognesi.
Inaugurato nel 1971, il ristorante dopo pochi anni è diventato meta di gourmet e appassionati cultori del vino. Per la prima volta forse, in Italia, in un ristorante si riesce a coniugare il termine eno-gastronomia, inteso come armonioso connubio fra due elementi fortemente complementari tra loro: il cibo e il vino. Seguono i primi splendidi servizi di Luigi Veronelli su Epoca e Panorama nel 1973.
Nel 1974 Gianfranco Bolognesi vince a Palermo il titolo di I° sommelier d’Italia ed è quello il principale lancio a livello di immagine de La Frasca su scala nazionale. Nel 1975, esattamente un anno dopo, arriva la prima Stella Michelin.
Nel 1977 entra in cucina, come aiutante, il diciottenne Marco Cavallucci, romagnolo di San Piero in Bagno; alcuni anni dopo Angelo Asirelli, altro romagnolo di Modigliana. Con loro ed altri preziosi collaboratori, La Frasca inizia un nuovo percorso. Dopo otto anni, nel 1985, arriva la seconda Stella Michelin e con essa numerosi ulteriori riconoscimenti da parte delle Guide più importanti. Anche la cantina diventa più importante con vini e annate prestigiose che permettono a La Frasca di vincere il premio Martini/L’Espresso per la miglior cantina dell’anno 1989. La fama e il prestigio a livello internazionale hanno permesso a La Frasca di realizzare cene alla Residenza dell’Ambasciatore d’Italia a Londra, all’Ambasciata italiana a Mosca, all’Aetheneum Club di Londra, al ristorante del Parlamento di Berlino, al I° Festival Gourmet di Saint Moritz, a tre Presidenti della Repubblica Italiana e al più importante uomo sulla terra in quanto rappresentante di Dio nel mondo: Sua Santità Giovanni Paolo II in visita in Romagna nel 1986. Una soddisfazione e un’emozione indimenticabili.
Con La Madia Bolognesi aveva avuto un rapporto speciale, inaugurando la prima rubrica fissa sul vino in Italia, in una rivista che per prima, quasi 38 anni fa, aveva dato voce al settore della ristorazione.
La collaborazione era poi sfociata nella produzione di alcuni volumi prestigiosi che, con l’ausilio di foto di autori celeberrimi come Franco Fontana, ridisegnavano l’immagine della cucina italiana, l’eleganza dei piatti, l’importanza del servizio di sala.
L’arte – e tanti sono stati i grandi scultori e pittori con cui intratteneva rapporti di amicizia – faceva parte della sua vita, tanto da diventare un collezionista accorto e lungimirante.
Con lui scompare uno dei grandi Maestri della storia recente e, per La Madia e tutta la redazione, un amico insostituibile.