Ho chiesto a molti indicazioni sulla Val Comino, ma quasi nessuno ha saputo risponderemi. Eppure dista da Roma solo un’ora e mezza, è facilmente accessibile dall’A1, è a solo 2 ore dall’Aeroporto di Fiumicino, è sulla strada di antichi santuari e famosi monasteri, è una delle porte di accesso al Parco Nazionale d’Abruzzo: ciò nonostante… è sconosciuta ai più.
si può dire “fortunatamente sconosciuta”?
“Fortunatamente”. Certo, perché è rimasta lontana dalle speculazioni edilizie e dai selvaggi condomini a schiera, è rimasta intatta e preservata, un gioiello verde di boschi di faggi, di tratturi e sentieri da percorrere, di paesini arroccati e antichi, di piccoli produttori di ottimo pecorino e ora anche di un’ospitalità di pregio che già da sola vale il viaggio.
Sotto le Stelle è un Albergo Diffuso ed è a Picinisco, paese di origine medioevale alto su un cucuzzolo, con vista senza fine sulla valle, e dalla parte opposta su un manto esteso e compatto di boschi che appare inviolato. Il borgo conserva l’impianto circolare delle sue mura e una porta d’ingresso fortificata, ha un piccolo e raccolto centro storico con tantissime case padronali, veri e propri palazzetti che datano dal 1200 al 1800, ed un bel castello che risale al secolo XI.
Sotto le Stelle è nella parte più antica del paese, in una casa restaurata di proprietà di Cesidio Di Ciacca, un gentile signore scozzese, avvocato di successo, qui diventato un imprenditore, animato da uno spirito di ‘rinascimento’ che sicuramente porterà contributi positivi alla comunità locale. Con passione sta coinvolgendo altri operatori della zona in progetti di sviluppo turistico, aiuta la promozione delle piccole attività e dei produttori locali, sta scrivendo una guida con suggerimenti di itinerari e sta cercando di restaurare altre realtà di valore sul territorio.
E’ scozzese dal nome italianissimo, suo padre nato a Picinisco, si trasferì in Scozia molto giovane, e Cesidio è cresciuto a Cockenzie un villaggio di pescatori appena fuori Edimburdo, dove la sua famiglia era l’unica di origine straniera e di fede cattolica.
I contatti con l’Italia non si sono mai interrotti, e Picinisco è rimasto il paese dei nonni e dei cugini ed anche della vacanza. Poi pochi anni fa la decisine di acquistarvi una casa abbandonata e anche un pò danneggiata da un terremoto. A lavori iniziati si è capito che l’edificio era stato costruito su una esistente torre di avvistamento e sulle mura fortificate che cingevano il paese, torri che risalgono all’anno 1000 e che erano state ricostruite nel XIV secolo e poi ristrutturate nel 1711.
L’edifico acquistato era grande, troppo grande per la famiglia Di Ciacca, e poiché a Picinisco non esistevano hotel, in accordo con il Sindaco, si è deciso di dedicarne una parte all’ospitalità alberghiera. Non un albergo tradizionale ma un Albero Diffuso, che ristrutturato dall’architetta Assunta D’Andria ha 6 unità indipendenti, ognuna dotata di cucina.
6 Suite di lusso, arredate con molto gusto, con mobili antichi e ricche di quel carattere che solo gli ambienti d’epoca riescono a far emergere. Scale, nicchie, soppalchi, archi inquadrati dalla pietra a vista. Ambienti tutti diversi, finestre che affacciano sulla valle con panorama da ‘sentinelle’, non a caso la torre era di avvistamento. Mobili d’epoca, restaurati che conservano i toni caldi del legno stagionato o che talvola sono dipinti di bianco. Sono infatti il bianco, il beige chiaro e la tinta dorata della pietra a dare il colore che è guida a tutti gli spazi. Suite diverse: per ognuna un nome che racconta una storia locale. Le rondini, dedicata a tutte le generazioni che hanno lasciato il paese per andare a guadagnarsi da vivere ma che tornano al luogo d’origine. I viaggiatori, dedicata a Edward Lear e Charles Keppel Craven che hanno descritto i panorami e gli orsi dei boschi intorno a Picinisco ed hanno ispirato Murray editore a Edimburgo e Londra, nella cui guida (1855) è citato Picinisco. I Pastori, che per secoli hanno portato al pascolo le greggi su queste montagne, talvolta facendo da guida ai primi alpinisti del Monte Meta o ai primi viaggiatori del Gran Tour. Gli scrittori, dedicata agli scrittori nati o che hanno scelto di avere la loro casa a Picinisco: Ernesto Capocci, Giustino Ferri, Vincenzo Arcari, Don Dionigi Antonelli, Walter De Santis, Vittorio Fabrizio. I Modelli, dedicato agli uomini e donne che hanno posato per artisti sia a Roma che all’estero. In particolare alle famiglie Colarossi, Mancini, Margiotta i cui figli sono ricordati per la statua dell’Angelo della Carità Cristiana (erroneamente chianato Eros) a Piccadilly Circus a Londra o i personaggi raffiguranti il popolo nella statua della Regina Vittoria, sempre a Londra davanti a Buckingham Palace. La casa dell’abate per gli abati dei vicini monasteri benedettini di Montecassino e San Vincenzo al Volturno che hanno fatto sosta a Picinisco.
Alla denominazione corrispondono nell’arredamento stampe di documenti d’epoca, antiche fotografie, illustrazioni e decorazioni che personalizzano la camera. E’ un vissuto che racconta agli ospiti la storia di questo borgo che è stato nel passato molto più ‘internazionale’ di adesso, nonostante fosse lontano da tutto.
Nello stesso edificio al piano superiore è l’abitazione di Cesidio Di Ciacca, che mette a disposizione il soggiorno di casa, una stanza bella, solare, panoramica, per piccoli incontri e convegni. Se poi volete seguire il suo esempio, fate preparare il catering dai ristoranti del posto, vi porteranno ricottine fresce in piccole fuscelle, frittatine e sformati alle erbe di campo, polpette e sfincioni appena fatti, formaggi marzolini ed ottimi pecorini freschi e stagionati, di cui la zona è nota produttrice (ed in attesa di DOP) accompagnati dal Cabernet DOC, o anche da un vino bianco di antico vitigno che cominca a rinascere. A disposizione degli ospiti c’è anche un giardino che è stato ricavato dagli spalti della fortificazione.
Sotto le Stelle ha, come sempre hanno gli Alberghi Diffusi, una Conciergerie, che qui è situata sotto l’arco che fa da ingresso al centro storico, e che di fatto svolge funzione, oltre che di servizio agli ospiti dell’Albergo, anche di ufficio turistico, mette a disposizione materiale informativo, mappe, calendario degli eventi, depliants, ed una persona gentile che risponde alle domande. E’ il punto d’accoglienza dell’hotel, dell’intero paese con lo sguardo allargato a tutta la Val Comino.