Come una sfinge inossidabile al tempo e vestigia di una civiltà passata, l’antica trattoria “Ballotta” è viva testimonianza di quattrocento anni di tradizione culinaria patavina. Né guerre, né pestilenze o carestie ne hanno mutato l’aspetto o la funzione, che dal 1605 è rimasta sempre quella di ristorare i viandanti che godevano della quiete dei Colli Euganei.
Dapprima come osteria, poi anche come locanda e infine come ristorante, a illustri commensali ha offerto il suo desco: da Galileo Galilei a Goethe, da Casanova a D’ Annunzio e molti altri ancora come le cronache dell’epoca raccontano. Orio Vergani, padre del giornalismo sportivo e fondatore dell’Accademia Italiana della Cucina ne era abituale frequentatore, soprattutto al seguito del Giro d’Italia. Oggi è la famiglia Legnaro a gestire il locale e naturalmente i piatti della tradizione veneta trovano ampio spazio nella carta del ristorante, comprensiva anche di un menù a km 0. Si mangeranno risi e bisi, bigoli all’anatra, gallina padovana o torresano per difendere la cui paternità Toni Carta – detto Ballotta – non rinunciò ad imbracciare…. le carte bollate contro un ristoratore vicentino.
La cantina è ben fornita e fortunatamente non a km. 0. In un mondo dove i punti di riferimento tendono via via a svanire di fronte all’incalzare del “progresso”, è bello che alcune realtà rimangano a memoria di tempi in cui la gente, di ritorno da una passeggiata lungo i pendii dei Colli, attendeva nell’aia dell’osteria che il torresano cuocesse sullo spiedo. Comunque in deroga alle tradizioni, consigliamo di assaggiare l’ultima novità dello chef Cristina Legnaro: lo stekoniglio.
Cos’è? Scopritelo da soli.
Antica trattoria Ballotta
Via Carromatto, 2 • 35038 Torreglia (PD) • Tel. 049.5212970
www.ballotta.it • info@ballotta.it