Veronafiere ha posticipato al 2022 la 54ª edizione di Vinitaly, che era stata in precedenza confermata per quest’anno.
La necessità di rimandare era prevedibile, se non inevitabile, dal momento che diversi produttori, nonostante le rassicurazioni degli organizzatori, avevano già mostrato dissenso verso la partecipazione a questo evento. Data l’assenza di molti dei principali buyer e produttori, l’evento sembrava potesse essere utile solamente agli organizzatori stessi.
Maurizio Danese, presidente di Veronafiere, ha dichiarato: «Le permanenti incertezze sullo scenario nazionale ed estero e il protrarsi dei divieti ci hanno indotto a riprogrammare definitivamente la 54ª edizione di Vinitaly nel 2022. Si tratta di una scelta di responsabilità, ancorché dolorosa; un ulteriore arresto forzato che priva il vino italiano della sua manifestazione di riferimento per la promozione nazionale e internazionale. In attesa che lo scenario ritorni favorevole Vinitaly continua a […] supportare la competitività del vino made in Italy sia sul mercato interno che sui Paesi già proiettati alla ripresa, Usa, Cina e Russia in primis».
Rimane comunque confermata la programmazione di Operawine con la presenza di Wine Spectator e delle maggiori aziende del settore.