Il nuovo premio sarà assegnato da una giuria composta dai migliori chef ed esperti invitati provenienti da tutto il mondo.
È stato presentato un nuovo premio internazionale che renderà omaggio a uno chef che abbia dato un contributo eccezionale per “migliorare la società attraverso la gastronomia”. Il premio sarà assegnato da una giuria composta da alcuni dei migliori chef del mondo, con la consulenza di grandi esperti di altre discipline.
Attualmente in tutto il mondo una generazione di chef ha arricchito il proprio ruolo nella società e la propria professione introducendo nel proprio approccio professionale nuove capacità, creatività, innovazione e impegno di indole sociale. Il Premio Mondiale Basque Culinary intende rendere omaggio proprio a questa evoluzione.
Il premio sarà un riconoscimento a carattere annuale, con il quale sarà insignito uno chef di qualsiasi nazionalità che abbia dimostrato che la gastronomia può essere un potente motore di cambiamento: un uomo o una donna la cui influenza sia andata “aldilà della cucina”.
La persona premiata ha in qualche modo migliorato la società attraverso la gastronomia: con l’innovazione culinaria, l’impegno nei confronti della responsabilità sociale, la sostenibilità o lo sviluppo economico della propria comunità, il coinvolgimento in campagne sulla salute o sull’ambiente, la promozione di progetti culturali pionieristici o attività che beneficiano la società per l’impatto positivo sull’industria alimentare.
Per aspirare al premio gli chef devono essere proposti, online, da un professionista del mondo della gastronomia. Il vincitore riceverà 100.000 € da devolvere a sua scelta a un progetto che dimostri il ruolo sempre più ampio della gastronomia nella società.
Il premio sarà consegnato dal Basque Culinary Center (BCC) di Donostia / San Sebastián, un’istituzione accademica all’avanguardia in tutto il mondo, con il sostegno del Governo Basco nell’ambito della strategia Euskadi-Basque Country.
Gli chef appartenenti al Consiglio Internazionale del Basque Culinary Center formano la giuria del primo Premio Mondiale Basque Culinary, presieduta da Joan Roca (Spagna): Gastón Acurio (Perù), Ferran Adrià (Spagna), Alex Atala (Brasile), Dan Barber (USA), Heston Blumenthal (Regno Unito), Massimo Bottura (Italia), Michel Bras (Francia), Yukio Hattori (Giappone), Enrique Olvera (Messico) e René Redzepi (Danimarca).
Per decidere il vincitore, il Consiglio conterà sulla consulenza di esperti delle discipline legate alla gastronomia come Harold McGee, scienziato del cibo e scrittore statunitense; Massimo Montanari, professore di storia medievale presso l’Università di Bologna e uno dei maggiori esperti di scienze dell’alimentazione; Laura Esquivel, famosa scrittrice; Hilal Elver, relatrice speciale sul diritto al cibo per l’Alto Commissariato per i Diritti dell’Uomo delle Nazioni Unite.
Tutti i membri del Consiglio Internazionale del BCC presenti alla riunione annuale di luglio a Donostia-San Sebastián / San Sebastián parteciperanno, insieme agli esperti invitati, al processo di selezione. L’11 luglio 2016 sarà reso pubblico il nome del vincitore del Premio Mondiale Basque Culinary e la serata di gala della premiazione si terrà a settembre 2016.
“Riteniamo che l’ambito della gastronomia possa avere un’influenza positiva sulla società quando gli chef assumono le responsabilità legate alla propria veste pubblica. Il nostro scopo è mostrare esempi del grande lavoro svolto dagli chef, siano essi più o meno noti, per fare la differenza”. Joxe Mari Aizega, Direttore generale di Basque Culinary Center.
“Il Premio Mondiale Basque Culinary individuerà uomini e donne che lavorano sodo nella gastronomia per raggiungere l’eccellenza. Quei pionieri innovativi, creativi, decisi – e a volte impetuosi -, impegnati nei confronti della propria comunità e che giorno per giorno dimostrano che la gastronomia può essere un motore di trasformazione”. Joan Roca, Presidente del Consiglio Internazionale del BCC e presidente della giuria. Chef de El Celler de Can Roca, ristorante con tre stelle Michelin, Spagna.
“Cucinare non è fine a se stesso, ma il mezzo per raggiungere mete più importanti. Ha il potere di trasformare la società perché interessa ogni aspetto: formazione, ambiente, imprenditorialità, identità culturale, agricoltura, commercio. Per molti anni questo potere non è stato compreso appieno. Oggi, finalmente, lo si capisce”.
“La cucina ha dimostrato essere un potente motore di cambiamento. Di conseguenza, gli chef devono essere impegnati e consapevoli dell’opportunità di cui dispongono per contribuire a creare una società più giusta, generosa e sostenibile”. Gastón Acurio, considerato il rivitalizzatore della cucina peruviana, possiede più di 40 ristoranti in tutto il mondo.
“Essendo convinto che la cultura, la conoscenza, la consapevolezza e il senso di responsabilità sono le basi dello chef del futuro, sono orgoglioso di partecipare a questo premio e mi auguro che possa ispirare e sollecitare coloro che vogliono fare la differenza impegnandosi nei confronti della società”.
“Con questo premio speriamo di condividere con il mondo le storie degli chef che stanno usando la cucina a beneficio di un futuro migliore; abbiamo bisogno che la gente proponga coloro che stanno lottando per questa causa in qualsiasi modo, anche a piccola scala: siamo tutti parte della rivoluzione”. Massimo Bottura, chef e proprietario dell’Osteria Francescana di Modena, ristorante con tre stelle Michelin.
“La cucina è vita: non possiamo dimenticarlo. Questa è la ragione per cui sono lieto di vedere che alcuni chef hanno legato la loro vocazione al proprio senso di umanità. Ritengo che sia affascinante perché non si tratta di qualcosa di effimero: è il futuro della cucina. Gli chef attuali fanno bene a scegliere questa strada”. Michel Bras, cuoco e proprietario dell’hotel-ristorante Bras ad Aubrac, Francia, con tre stelle Michelin.
“Un numero sempre maggiore di chef si è unito agli attivisti che propugnano un cambiamento nel nostro sistema alimentare… L’attuale cultura gastronomica offre ai cuochi una piattaforma per agire, compreso il potere – per non dire il lusso – di innovare. Quali arbitri del buon gusto, possiamo contribuire a forgiare un Terzo piatto, un modo nuovo di mangiare in cui converga tutto ciò”.
Dan Barber, chef, scrittore e fondatore del ristorante Blue Hill di Manhattan, con una stella Michelin.
“Cucinare significa rispettare le regole, agire correttamente e lavorare in cooperazione. Cucinare è perciò il modo perfetto di capire come funziona la vita. Massimo Montanari, docente di storia medievale e storia dell’alimentazione presso l’Università di Bologna.
COME FUNZIONA IL PREMIO
Per poter aspirare al premio, gli chef devono essere proposti da un altro professionista attualmente al lavoro nel mondo della gastronomia (ad esempio un altro chef, un critico o scrittore gastronomico, fornitore di prodotti alimentari o istituzioni del settore). Le candidature possono essere presentate da oggi (1 febbraio) entro e non oltre il 30 aprile 2016.
Il Basque Culinary Center desidera avvalersi delle conoscenze di tutti coloro che fanno parte della comunità gastronomica per dare visibilità ai candidati di tutto il mondo che hanno migliorato la società attraverso la cucina senza necessariamente attirare l’attenzione del pubblico in genere. Può aspirare al premio chiunque lavori come cuoco professionista, indipendentemente dalla propria tradizione culinaria. Le candidature saranno presentate sul sito web del Premio Mondiale Basque Culinary: www.basqueculinaryworldprize.com.
Una volta concluso il termine di presentazione, le candidature saranno esaminate dal Comitato del premio (un gruppo di docenti del Basque Culinary Center e di altre università, come il Dipartimento dei sistemi alimentari, cultura e società dell’Universitat Oberta de Catalunya –UOC– e altri invitati speciali). Saranno così individuate le candidature che soddisfano i requisiti stabiliti e sarà quindi stilata una lista di venti finalisti che sarà inviata alla giuria che sceglierà il vincitore.