Il vegetarianismo e veganismo sono letteralmente esplosi nel corso degli ultimi anni, tant’è che a fine Dicembre 2018 The Economist dichiarò il 2019 come “Year of the Vegan”. Essere un po’ più mainstream, rende tutto un po’ più facile per noi vegani, ma anche più soggetti a critiche e spesso veniamo identificati come coloro che lo fanno per essere “cool”, un po’ come se fosse la moda passeggera dell’ultimo modello di smartphone. Haters a parte, il veganismo non è affatto un fenomeno nuovo, altro non è che un movimento, nato secoli fa grazie a figure nella storia che attraverso idee, opere, scoperte e capolavori hanno contribuito alla nostra evoluzione.
Persone con un messaggio importante e forte che tutti dovrebbero ascoltare per farne tesoro. Filosofi greci antichi, poeti romantici e attivisti per i diritti civili sono tutti presenti nella hall of fame dei personaggi storici vegetariani e vegani.
La lista dei nomi è davvero lunga: mi riserverò di citarne alcuni dei più importanti della storia passata e presente.
FILOSOFI
PITAGORA (580 a.C. – 495 a.C.)
“ Coloro che uccidono gli animali e ne mangiano le carni
saranno più inclini dei vegetariani a massacrare i propri simili ”
Pitagora è spesso ricordato per il teorema di Pitagora, ma oltre ad essere un brillante matematico, era uno dei filosofi greci antichi più famosi e influenti.
Impegnato in uno stile di vita umanistico, comunitario e ascetico, Pitagora fondò una scuola i cui membri giurarono di mantenerne il segreto vivendo secondo i suoi insegnamenti contro la violenza e l’uccisione di qualsiasi tipo di essere vivente, compresi gli animali. Pitagora aderì agli insegnamenti di Buddha, suo contemporaneo, che lo ispirò a praticare il vegetarianismo non violento. Pitagora credeva che l’astensione dalla carne fosse parte dei suoi valori spirituali.
Troviamo testimonianze di una dieta senza carne seguita da Pitagora e i suoi seguaci nelle opere di Eudosso di Cnido e, ad esempio, nella Metamorfosi di Ovidio, dove Pitagora è ritratto come compassionevole verso gli animali e contrario all’abitudine di cibarsi di animali che è solo causa di stragi, dato che la terra offre piante e frutti sufficienti a nutrirsi senza spargimenti di sangue.
Da qui nasce la definizione di dieta pitagorica, termine utilizzato per molti anni al posto di vegetariano per indicare una dieta senza carne.
Al contempo gli scritti di Aristotele e Aristosseno affermano che i pitagorici consumavano almeno una parte della carne e che le loro restrizioni erano limitate a specifici animali o parti specifiche di animali per ragioni rituali. Il problema è che Pitagora non ha lasciato alcuno scritto specifico e non ci sono resoconti certi e dettagliati del suo reale atteggiamento.
Si crede però che Pitagora praticasse il vegetarianismo, poiché uno dei suoi insegnamenti poneva al centro l’anima, presente in tutti gli esseri viventi, animali inclusi, e pertanto tutti dovevano essere rispettati: “Amici miei, evitate di corrompere il vostro corpo con cibi impuri; ci sono campi di frumento, mele così abbondanti da piegare gli alberi dei rami, uva che riempie le vigne, erbe gustose e verdure da cuocere. La terra offre una grande quantità di ricchezze, di alimenti puri, che non provocano spargimento di sangue né morte.”
CONFUCIO (551 a.C. – 479 a.C)
“ L’uomo onorabile e retto si tiene ben lontano sia dal macello che dalla cucina.
E non permette coltelli sulla sua tavola ”
Fu Confucio stesso, che era vegetariano, ad avere particolare influenza sull’introduzione delle bacchette a tavola, perché pensava che i coltelli fossero un simbolo troppo violento a causa della loro associazione alla macellazione.
SIDDHARTHA GAUTAMA BUDDHA (566 a.C. – 486 a.C.)
“ Se volete ottenere l’illuminazione, non dovete studiare innumerevoli insegnamenti. Approfonditene solo uno. Quale? La grande compassione. Chiunque abbia grande compassione, possiede tutte le qualità del Buddha nel palmo della propria mano ”
Fu un monaco buddhista, filosofo, mistico e asceta indiano, fondatore del Buddhismo, una delle più importanti figure spirituali e religiose dell’Asia.
Buddha intraprese un lungo viaggio in totale povertà alla ricerca dell’illuminazione. Il suo viaggio ha costituito la base della fede buddhista.
Su questa strada, Buddha arrivò a sostenere una dieta rigorosa senza carne e senza crudeltà, chiedendo all’umanità di prevenire la sofferenza degli animali. “Non è ammissibile mangiare carne di animali uccisi da qualcun altro o uccisi per altri motivi. Il consumo di carne, in qualsiasi forma, è proibito una volta per tutte, senza eccezioni. Non ho permesso a nessuno di mangiare carne, non lo permetto ora e non lo permetterò mai. Tutti gli esseri tremano di fronte alla violenza.
Tutti temono la morte. Tutti amano la vita”.
PLUTARCO (46 d.C. -125 d.C.)
“ Chiamate selvaggi i serpenti, le pantere e i leoni, ma voi stessi uccidete con ferocia non cedendo ad essi in niente quanto a crudeltà: per essi infatti l’animale ucciso è nutrimento, per voi solo un manicaretto ”
Era uno storico greco, poi cittadino romano, biografo e saggista e sacerdote del Tempio di Apollo.
Di particolare rilievo è il saggio di Plutarco Del mangiar carne in cui sostiene il valore della vita di ogni essere animato e si contrappone all’idea che l’uomo sia naturalmente carnivoro sostenendo che gli animali meritano considerazione etica poiché sono dotati di sensibilità e di intelligenza come gli umani.
Nel saggio Del mangiar carne critica con un linguaggio crudo ed aspro l’efferatezza dei banchetti con animali morti fatti a pezzi ed asserisce che la struttura fisica dell’uomo è l’evidenza che l’uomo non sia stato creato per mangiare carne.
“…In effetti, il corpo umano non assomiglia affatto ai corpi degli animali fatti per mangiare la carne. L’uomo non ha labbra sporgenti, denti affilati, unghie affilate…in grado di elaborare e digerire i componenti della carne. La natura dell’uomo, con i denti piatti, la bocca piccola…preclude il consumo di carne…”.
“…Se però sei convinto di essere naturalmente predisposto a mangiare carne, prova ad uccidere tu stesso un animale che vuoi mangiare…”.
PLATONE (428 a.C. – 347 a.C.)
“ Sono convinto che la guerra, l’ingiustizia e l’inganno ebbero inizio con l’uccisione degli animali ”
Filosofo greco che fu probabilmente influenzato dai concetti pitagorici, seguiva una dieta vegetariana. Credeva che una società che mangia carne necessitasse di più medici “…Gli dei hanno creato certi tipi di esseri per ricostituire i nostri corpi… Sono gli alberi e le piante e i semi”.
Nell’opera Leggi, parla di una felice età arcaica in cui gli uomini avevano un particolare rispetto per la vita e non uccidevano gli animali né per nutrirsene, né per offrire sacrifici agli dèi.
VOLTAIRE (1694-1778)
“ È solo per un eccesso di vanità ridicola che gli uomini si attribuiscono un’anima di specie diversa da quella degli animali ”
Scrittore, filosofo e storico francese, è una delle figure più prolifiche e importanti dell’Illuminismo francese. Educato in una scuola gesuita parigina, dove accedette agli scritti di San Francesco d’Assisi, Voltaire fu un sostenitore della libertà religiosa, politica e sociale.
I suoi scritti posizionarono il vegetarianismo come una virtù dell’illuminismo “…Che vergogna, che miseria aver detto che le bestie sono macchine prive di conoscenza e di sentimento…” in netta opposizione a Cartesio, il quale sostenne che gli animali siano delle macchine senza coscienza e senza capacità di soffrire, legittimando quindi il consumo di carne e la vivisezione.
Oltre a credere fermamente nella salubrità della dieta vegetariana, Voltaire denuncia con forza le crudeltà verso gli animali e condanna la vivisezione. “…Infine, è fin troppo certo che quella spaventosa carneficina
messa senza posa in mostra nelle nostre beccherie e nelle nostre cucine non ci sembra un male: anzi, consideriamo quell’orrore, spesso pestilenziale, come una benedizione del Signore; e possediamo ancor oggi preghiere in cui lo si ringrazia di quegli assassinii.
Eppure, c’è forse qualcosa di più abominevole del nutrirsi continuamente di cadaveri?…”
SCRITTORI
OVIDIO (43 a.C. – 31 a.C.)
“ La crudeltà verso gli animali è tirocinio della crudeltà contro gli uomini ”
Il poeta romano Publio Ovidio Nasone, noto come Ovidio, seguì una dieta di tipo vegano ispirandosi al filosofo greco Pitagora. Come Pitagora, Ovidio era uno stoico che credeva che la propria condotta dovesse essere in armonia con il mondo naturale.
La poesia di Ovidio è nota per la sua sensibilità ed erotismo. Ha trascorso l’ultimo decennio della sua vita in esilio nell’odierna Romania, dove è visto come un eroe letterario nazionale.
“…Astenetevi, o mortali, dal contaminarvi il corpo con pietanze empie! Ci sono i cereali, ci sono i frutti che piegano con il loro peso i rami, grappoli d’uva turgidi sulle viti. Ci sono verdure deliziose, ce n’è di quelle che si possono rendere più buone con la cottura. E nessuno vi proibisce il latte, e il miele che profuma di timo.
La terra generosa vi fornisce ogni ben di dio e vi offre banchetti senza bisogno di uccisioni e di sangue. Ah, che delitto enorme è cacciare visceri nei visceri, ingrassare il corpo ingordo stipandovi dentro un altro corpo, vivere della morte di un altro essere vivente!
In mezzo a tutta l’abbondanza di prodotti della Terra, la migliore di tutte le madri, davvero non ti piace altro che masticare con dente crudele povere carni piagate, facendo il verso col muso ai Ciclopi? E solo distruggendo un altro potrai placare lo sfinimento di un ventre vorace e vizioso?…” Ovidio, Le metamorfosi, XV, 75-95.
ABŪ AL- ALĀ AL-MA ARRĪ (973-1057)
“ Non rubo più alla natura ”
Poeta e filosofo arabo, credeva nei principi di giustizia e compassione che estendeva agli animali e al mondo naturale. Era cieco a causa del vaiolo e viveva in una sorta di isolamento, in una regione che oggi appartiene alla Siria. Aveva una visione del mondo controversa e irreligiosa, considerava tutte le religioni positive, anche l’Islam, ma le riteneva nient’altro che una superstizione. Nonostante ciò è considerato uno dei più grandi poeti arabi classici…
Era un asceta che denunciava la violenza, comprese le uccisioni di qualsiasi tipo. Nei suoi scritti denuncia il consumo di carne animale e il consumo di latte.
Sei ammalto nel pensiero e nella religione.
Vieni a me, così che tu possa ascoltare
una verità profonda,
Non mangiare ingiustamente i pesci
che l’acqua ti ha lasciato,
E non desiderare come cibo
la carne di animali macellati,
O il bianco latte delle madri il cui sorso puro è inteso per i loro piccoli, e non per le nobildonne.
E non far soffrire gli ignari uccelli prendendo le loro uova; che l’ingiustizia è il peggior dei crimini.
E risparmia il miele che le api si procurano industriosamente dai fiori di piante profumate;
Che non lo hanno conservato perché poi appartenga ad altri,
Né lo hanno raccolto per regali e ricompense.
VICTOR HUGO (1802-1885)
“ Fissa il tuo cane negli occhi e tenta ancora di affermare che gli animali non hanno un’anima ”
Victor-Marie Hugo è stato un poeta, scrittore, drammaturgo e politico francese, padre del Romanticismo in Francia. Fu vegetariano e presidente onorario della Lega francese contro la vivisezione.
“…Torturare un toro per il piacere, per il divertimento, è molto più che torturare un animale, è torturare una coscienza…”
LEV TOLSTOJ (1828-1910)
“ Finché ci saranno macelli, ci saranno sempre campi di battaglia ”
Una delle figure maggiormente responsabili della crescita del movimento vegetariano nel XIX secolo: l’autore russo dedicò gli ultimi tre decenni della sua vita alla versione mistica del cristianesimo, incentrata sul pacifismo e sull’anarchismo.
Il pacifismo di Tolstoj rifiutava la violenza contro gli animali e contro le persone.
Tolstoj narrò una visita a un mattatoio, dove assistette alla sofferenza degli animali e all’indifferenza dei macellai, che sembravano essere diventati insensibili alla brutalità del loro lavoro. “…Non siamo struzzi e non possiamo fingere di non sapere…”.
“…Un uomo può vivere ed essere sano senza uccidere animali per il cibo; quindi, se mangia carne, partecipa a togliere la vita animale solo per il suo appetito.
E agire così è immorale…
Uccidendo, l’uomo sopprime anche in se stesso le più alte capacità spirituali, l’amore e la compassione per le altre creature viventi e, sopprimendo questi sentimenti, diventa crudele…”
MARY WOLLSTONECRAFT SHELLEY (1797-1851)
“ Non distruggo l’agnello e il capretto per saziare il mio appetito ”
Vegetariana e forte sostenitrice dei diritti degli animali, ha condiviso questa filosofia con il marito Percy Bysshe Shelley (1792-1822), filosofia trasmessale dalla madre Mary Wolstonecraft (1759-1797) anch’essa vegetariana e pioniera del femminismo.
All’autrice Mary Shelley è stata attribuita la nascita del genere fantascienza ed il suo romanzo Frankestein può essere considerato una sorta di manifesto vegetariano. Il mostro di Frankestein è assemblato con parti di cadaveri e nella versione originale del libro Shelley specifica che le varie componenti del mostro provengono sia dalla stanza di dissezione sia dal mattatoio. Nonostante le terrificanti ed innaturali circostanze del mostro, esso stesso è vegetariano e vive in comunione con la natura.
“…Non distruggo l’agnello e il capretto per saziare il mio appetito; ghiande e bacche mi danno nutrimento sufficiente… Faremo il nostro letto di foglie secche; il sole ci risplenderà come l’uomo e maturerà il nostro cibo. L’immagine che vi presento è pacifica e umana…”
SCIENZIATI
LEONARDO DA VINCI (1452-1519)
“ Verrà il tempo in cui l’uomo non dovrà più uccidere per mangiare, ed anche l’uccisione di un solo animale sarà considerato un grave delitto ”
Uno dei più grandi pensatori, artisti e filosofi del mondo. In diversi campi, dalla scienza all’astronomia, si dimostrò innovativo anticipando di diversi secoli altri suoi colleghi. Artista rinascimentale, si occupava dello studio della matematica, dell’anatomia, dell’ingegneria, dell’arte, della scultura e dell’aerospazio. Si dice che Leonardo Da Vinci abbia letto della vita di Pitagora e, proprio come Pitagora e Platone, divenne vegetariano per ragioni etiche affermando: “Il mio corpo non sarà una tomba per altre creature”. Tra i taccuini di Leonardo, benché non confermi mai espressamente il suo vegetarianismo, gli scritti mostrano una profonda preoccupazione per il benessere degli animali e l’orrore per il fatto che gli animali vengono allevati per essere uccisi e mangiati dagli umani: “…Colui che non rispetta la vita non la merita. Moltissimi cuccioli di questi animali verranno portati via, squarciati e massacrati barbaramente…”
NIKOLA TESLA (1856-1943)
“ Per liberarci da istinti e appetiti animali, che ci tengono giù, si dovrebbe cominciare alla radice da cui il problema ha origine: dovremmo fare una riforma radicale del cibo ”
Ingegnere, visionario, inventore serbo-americano che ha contribuito allo sviluppo del sistema elettrico a corrente alternata ampiamente utilizzato nel sistema moderno. Era un sostenitore del vegetarianesimo come dieta etica, ecologica, economica e salutare e fu uno dei più ardenti sostenitori dei diritti degli animali.
Non ha esitato a presentare le sue opinioni pubblicamente e apertamente in conversazioni con giornalisti, scienziati e persone influenti del suo tempo: “…È preferibile coltivare ortaggi, e penso, quindi, che il vegetarianesimo sia un lodevole allontanamento da questa barbara e consolidata abitudine.
Possiamo sopravvivere con il cibo delle piante e svolgere il nostro lavoro anche a nostro vantaggio, non è una teoria, ma un fatto ben dimostrato…
Molte persone che vivono quasi esclusivamente vegetariane mostrano una maggiore forza e forma fisica. Non c’è dubbio che alcuni alimenti vegetali, come la farina d’avena, siano più economici della carne e superiori ad essa per la salute mentale e fisica.
Tale cibo, inoltre, appesantisce decisamente meno i nostri organi digestivi e, rendendoci più soddisfatti e socievoli produce una quantità di bene inestimabile…
Bisogna fare ogni sforzo per fermare il massacro sfrenato e crudele degli animali che può essere devastante per il morale umano…Per liberarci degli istinti e degli appetiti animali, che ci frenano… dobbiamo fare un cambiamento completo nella dieta…”.
JOHN HARVEY KELLOGG (1852-1943)
All’inizio del secolo, Kellogg, il medico chirurgo addominale, fu il principale sostenitore del vegetarianismo negli Stati Uniti, operò sino all’età di 84 anni con una percentuale di successo altissima.
Kellogg promosse il vegetarianismo come parte di una filosofia di “vita biologica” che richiedeva agli aderenti di evitare anche alcol e tabacco e di praticare un vigoroso esercizio fisico.
Prescriveva ai suoi pazienti un’alimentazione vegetale prima e dopo gli interventi, con una dieta a basso contenuto di proteine, ma ricca di carboidrati. Tra i prodotti alimentari studiati ed inventati dal Dott. Kellog ed al fratello Will, appositamente per i suoi pazienti, troviamo i cornflakes, la granola, il burro di arachidi ed altri sostituti della carne a base di noci.
ATTIVISTI
ROSA PARKS (1913-2005)
“ Mangiare sano è una priorità per me ”
Donna afroamericana e attivista per i diritti civili, entrata nei libri di storia come la donna che a metà degli anni ‘50 rifiutò di cedere il suo posto sull’autobus per fare spazio ad un altro passeggero bianco.
Il suo rifiuto diede inizio ad una serie di boicottaggi sugli autobus e divenne il più grande movimento contro la segregazione razziale nella storia statunitense. “…Da oltre quarant’anni sono vegetariana. Crescendo, la mia famiglia aveva pochi soldi: ho avuto problemi di salute presto nella vita a causa della cattiva alimentazione. Mangiare sano è una priorità per me…”.
Rosa Parks morì all’età di 92 anni.
MAHATMA GANDHI (1869- 1948)
“ La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali. Ritengo che quanto più una creatura è indifesa, tanto più ha diritto alla protezione dell’uomo dalla crudeltà dell’uomo ”
Grande leader ed attivista indiano, guidò l’India verso l’indipendenza dal dominio britannico e ispirò diversi movimenti per la non violenza, i diritti civili e la libertà in tutto il mondo. Indù praticante, vegetariano fin dall’infanzia essendo cresciuto in una famiglia indù Vaishnava che praticava il vegetarianismo. La madre, infatti, perseguiva una forte etica indù, con enfasi sul vegetarianismo, sulla tolleranza religiosa, su uno stile di vita semplice e sulla non violenza.
Anche Gandhi attraversò momenti della sua adolescenza burrascosi e da ribelle: iniziò a bere alcolici, mangiare carne e sfidare la sua castità, fin quando gli fu data l’opportunità di studiare legge a Londra, dove trovò una casa nel movimento vegetariano e presso la Società Teosofica. Fu così che si riavvicinò alle pratiche tradizionali indù della sua infanzia: niente alcol, restrizioni sessuali e vegetarianismo e da allora smise anche di mangiare latticini e uova.
“…Penso che il progresso spirituale richieda a un certo punto che dovremmo smettere di uccidere i nostri simili per la soddisfazione dei nostri desideri corporei…
Non considero il cibo della carne come necessario per noi in nessuna fase e in nessun clima in cui è possibile per gli esseri umani vivere ordinariamente. Ritengo che il cibo per la carne non sia adatto alla nostra specie. A mio avviso, la vita di un agnello non è meno preziosa di quella di un essere umano.
Non sarei disposto a togliere la vita a un agnello per il bene del corpo umano…”.
ELSIE B. SHRIGLEY (1899-1978)
“ Per quanto mi riguarda ogni creatura vivente è degna dello stesso medesimo rispetto ”
Attivista e femminista, Sally, così veniva chiamata, è stata una dei fondatori della Vegan Society ed ha coniato insieme a Donald Watson il termine “vegan”.
“…Dovrebbero essere riconosciuti e difesi i diritti di ogni essere vivente, indipendentemente dalla razza, dalla specie e dal sesso, perchè non avrebbe nessun senso difendere i diritti di un umano e dimenticarci di quelli di un animale.
Io personalmente non vedo nessuna differenza tra una femmina bovina ed una donna umana, ai miei occhi possiedono entrambe la stessa dignità e lo stesso diritto di vivere la propria vita…”.
CONTEMPORANEI
MARGHERITA HACK (1922-2013)
“ Noi ci chiediamo se gli animali hanno una coscienza, ma la vera domanda è se noi ce l’abbiamo quando trattiamo come facciamo gli animali ”
Margherita Hack è stata un’astrofisica e divulgatrice scientifica italiana. Femminista ed animalista, prima donna a dirigere un osservatorio astronomico in Italia.
La scienziata si occupò dell’impatto positivo sul pianeta se si segue un’alimentazione vegetariana, quando realizzò che almeno quattro quinti della terra coltivata nel mondo è esclusivamente dedicata al foraggio degli animali da allevamento intensivo, mentre solo il restante quinto è dedicato al consumo umano.
“…Non mangio carne perché amo gli animali e li rispetto. Ma ci sono anche ragioni scientifiche: non posso pensare di mangiare carne di animali provenienti da allevamenti intensivi, dove non sono più animali ma macchine da carne. Sono rimpinzati di antibiotici e vivono in maniera innaturale. Quindi le loro sono carni malate…”
TIZIANO TERZANI (1938-2004)
“ Ecco un piccolo, bel modo per fare qualcosa contro la violenza: decidere di non mangiare più altri esseri viventi ”
Giornalista e scrittore italiano, fu corrispondente in Asia per testate come Der Spiegel, Il Giorno, Il Corriere della Sera e La Repubblica.
“…Il mio essere vegetariano è una scelta morale: come si può allevare la vita per ucciderla e mangiarsela?
Avete mai sentito le grida che vengono da un macello?
In ogni cellula di quella carne c’è il terrore di quella violenza, il veleno di quella improvvisa paura dell’animale che muore. La molla a smettere fu quella.
Poi, col passare del tempo, mi sono reso conto che, non considerandoli più come cibo, cominciavo a guardare gli animali diversamente da prima e a sentirli sempre di più come altri esseri viventi, in qualche modo parte della stessa vita che popola e fa il mondo…”.
FRANCO BATTIATO (1945-2021)
“ …e c’era come un suono di vacche, non è mostruoso desiderare di cibarsi di un essere che ancora emette suoni? ”
Autore, compositore, cantante, pittore e regista.
Il suo rifiuto per la carne risale alla sua adolescenza e da sempre finchè la sua salute glielo permise, coltivava il proprio orto alle pendici dell’Etna, distribuendone i frutti agli amici.
A proposito della sua scelta di non consumare carne, credeva fermamente che gli animali hanno un’anima e sensibilità uguale a quella degli umani, concetto già espresso da Plutarco al quale si ispirò e scrisse la canzone Sarcofagia, contenuta nell’album Ferro Battuto del 2001, basata sul trattato di Plutarco Del mangiare carne:
“…Come può la vista sopportare / l’uccisione di esseri che vengono sgozzati e fatti a pezzi / non ripugna il gusto berne gli umori e il sangue / le carni agli spiedi crude…”
Dopo questo piccolo excursus tra i alcuni dei personaggi della storia passata e presente, è intuibile che uno stile di vita a base vegetale non è poi una moda e non è necessario essere filosofi, scienziati o artisti famosi per avvicinarsi all’etica vegana.
Ognuno di noi può sicuramente fare la differenza per gli animali e per la collettività.
“La gente mangia carne e pensa che diventerà forte come un bue. Dimenticando che il bue mangia l’erba”
(Pino Caruso, attore, produttore, doppiatore, cabarettista).