Al ristorante Ciacco, nella zona dell’ex ghetto ebraico nel pieno centro di Bologna, si può scoprire una cucina d’altri tempi: sapori puliti e ben distinti, piatti cucinati con sapienza, combinazioni azzeccate, nessuna ridondanza di sapori, nessun vorrei ma non posso.
Il locale articolato in più sale è confortevole e accogliente, i mattoncini a vista e le sedie impagliate conferiscono un certo calore. Il servizio è discreto con una dose di modestia che raramente ci è capito di registrare. Al momento della scelta del vino, di fronte alla nostra incertezza fra un Arbis Blanc 2005 di Borgo San Daniele e un Chardonnay Jurosa 2005 di Lis Neris Pecorari, siamo stati dirottati sul primo senza frasi perentorie o consigli recitati ma semplicemente mediante la trasmissione di alcune sensazioni e di un gusto tutto personale. Bravi. Il vino era semplicemente stupendo: colore dorato, note di frutta matura, di struttura ma di grande bevibilità. Il menù è ben costruito: poche portate distribuite fra alcuni possibili percorsi.
Non mancano i piatti della tradizione bolognese, come i tortellini in brodo di gallina, le lasagne, la trippa alla bolognese e non manca poi il tipico friggione (a base di cipolle bianche, pelati e sale) che si trova associato a diverse portate come ad esempio all’appetizer di lingua di manzo.
Noi ci siamo lasciati tentare da due riuscitissimi antipasti: un tortino di alici e pane con mantecato di squaquerone, gustoso e di ottima consistenza, ma soprattutto dalle seppioline con spinaci croccanti al limone, di armonia e piacevolezza inaspettate. A seguire due primi fuori carta: i gradevoli fusilli con calamari, broccoli e cipollotto, e gli ottimi paccheri con filetti di triglia e pomodorini che ci hanno convinto pienamente. Ben fatta anche la cernia al forno con friggione. La carta dei dolci offre scelte dirette e di grande gusto. La catalana di robiola al Moscabado e liquirizia è ottima, fatta a regola d’arte. Più scontato, ma buonissimo, il tortino al cioccolato fondente Slitti (il grande artigiano del cioccolato di Monsummano Terme) con crema inglese profumata al rum.
Da provare assolutamente anche la torta di riso con granita al caffè e spuma di nocino o il tortino tiepido di mele con la salsa al lime. In abbinamento si possono scegliere alcuni calici di grande qualità, come il Moscato Rosa Abtei 2005 di Muri-Gries (di grande eleganza) o il Sanct Valentin 2004 di Comtess (di grande morbidezza e aromaticità).
Da non trascurare i freschissimi pani fatti in casa. Altro aspetto da segnalare sono stati i calibrati tempi di attesa tra una portata e l’altra, e questo è già un chiaro segnale di qualità. I prezzi sono correttissimi: 30/35 euro per tre portate (vini esclusi).
Ristorante Ciacco
Via San Simone, 1/c • 40126 Bologna
Tel. 051 26 54 41 • Fax 051 65 67 382
www.ristoranteciacco.com