Nel mondo del lavoro autonomo, in particolare nel settore della gestione dei social media, l’efficacia e l’efficienza del servizio offerto dipendono fortemente dall’autonomia del professionista. Quando un cliente sceglie di affidare la gestione della propria presenza digitale a un social media manager (ndr., che non sia “miocuggino”), gli sta implicitamente riconoscendo un’esperienza che va oltre la mera capacità di postare contenuti online. Questa scelta dovrebbe riflettere infatti una fiducia nell’abilità del consulente di sviluppare e attuare una strategia che meglio si allinea agli obiettivi di marca del cliente.
La richiesta di visionare e commentare ogni video o post prima della pubblicazione non solo sminuisce questa professionalità, ma introduce inefficienze che possono compromettere la dinamicità e la reattività essenziali in un ambiente digitale in continuo cambiamento. La gestione dei social media richiede una capacità di adattamento rapido e decisioni tempestive, qualità che vengono intralciate da un processo di approvazione prolungato.
Quando un cliente si affida a un’agenzia per lo sviluppo del proprio sito web o la creazione di materiale pubblicitario cartaceo, generalmente non interviene sulle specifiche tecniche del lavoro.
Allo stesso modo, quando si chiama un tecnico per la manutenzione delle attrezzature, non si presume di dettargli come svolgere il suo compito.
Questo rispetto per l’esperienza del professionista e per il processo lavorativo da lui elaborato dovrebbe stare alla base del rapporto di collaborazione.
In qualità di social media manager, il mio ruolo è quello di interpretare e trasformare la visione del cliente in una strategia digitale vincente. Questo compito richiede un’incessante dedizione allo studio dei trend attuali, una vigilanza costante sulle interazioni degli utenti con i contenuti pubblicati, e un approccio metodico e informato alla gestione dei social media. La mia esperienza non è frutto di un interesse casuale o di un hobby superficiale; è il risultato di una passione autentica per i social media combinata con un impegno professionale per rimanere all’avanguardia nel mio campo.
Limitare questa autonomia con continue richieste di pre-approvazione dei contenuti creati non solo sminuisce la mia professionalità come social media manager, ma è controproducente, spesso portando a ritardi e opportunità perse.
Affidare completamente questo aspetto della propria attività a un professionista non solo migliorerà l’efficacia delle campagne, ma anche la loro capacità di raggiungere e coinvolgere efficacemente il pubblico desiderato. Fiducia e rispetto per l’autonomia del professionista sono la chiave per una partnership di successo nel mondo digitale.
Per problemi relativi ai vostri social scrivete a: social@lamadia.com
[Questo articolo è tratto dal numero di luglio-agosto 2024 de La Madia Travelfood. Puoi acquistare una copia digitale nello sfoglia online oppure sottoscrivere un abbonamento per ricevere ogni due mesi la rivista cartacea]