E’ possibile acquistare un sogno nel nuovo Eldorado del vino in Argentina. Una cantina tutta italiana nel cuore della Valle de Uco a Mendoza mette in vendita porzioni di vigneto dove produce Malbec e Torrontes. Promette vini favolosi, natura selvaggia, prezzi popolari e alte remunerazioni per un investimento intrigante insieme a vip e winemaker.
Perla di famiglia è il ‘Talante’, un Malbec riserva di grande struttura, con tannini dolci e note di tabacco e cioccolato. Un rosso argentino di ‘talento’ che si coltiva in quella Valle de Uco all’interno della regione vinicola di Mendoza, dove il terroir unico, l’alta quota e il riverbero delle Ande innevate, regalano emozioni e i migliori vini del Nuovo Mondo. Un cocktail di gusto e passione che sta attirando nella valle, star dello spettacolo e winemaker celeberrimi, oltre che ingenti investimenti stranieri soprattutto francesi e olandesi.
Lì, immersa fra i vigneti e protetta dalla Cordigliera batte il cuore di un’azienda modello, tutta Italiana. Si chiama Makia (come magia…) (www.makiaestate.com) che oltre al Malbec produce Merlot, Syrah, Sauvignon Blanc e Torrontes, un autoctono dai delicati profumi di pesca e agrumi.
Nella valle argentina del vino e del lusso slow, Makia lancia una proposta: l’opportunità di entrare in questo nuovo Eldorado acquistando porzioni di vigneto a partire da 1 ettaro. L’acquirente diventa partner della grande famiglia Makia Wine Farm e può decidere se vendere le uve prodotte direttamente all’azienda (a cui rimane la gestione del vigneto) o calarsi nei panni del winemaker producendo un vino con una propria etichetta e un proprio stile. Due le possibilità: acquistare porzioni di vigneto già in produzione (per un investimento di 105 mila dollari per ettaro, poco più di 75.000 euro al cambio attuale) per una reddittività annua prevista da subito, compresa fra il 4 e il 5%, già tolte le spese di conduzione del vigneto; oppure comprare terra ancora da impiantare (per un investimento di 85.000 dollari), un’entrata in piena produzione vinicola prevista in 3 anni.
Numerose sono le caratteristiche che fanno dei 100 ettari di Makia un progetto intrigante e di qualità: l’altitudine (i vigneti sono a 1.200 metri), il tipo di suolo, l’esposizione solare, lo sbalzo termico tra il giorno e la notte, determinante per la qualità del vino, la sicurezza che la gestione di Makia è, e resterà, tutta italiana. E naturalmente la bellezza selvaggia della Valle de Uco che incanta per lo spettacolo dei vigneti che si specchiano direttamente nei ghiacciai andini, tanto vicini che sembra di toccarli e per l’eterna e calda primavera baciata dal sole per 300 giorni all’anno. Una Valle da sogno che sta diventando il paradiso dei vip. Lì a pochi chilometri dalla tenuta italiana, Paul Hewson in arte Bono Vox, la leggenda degli U2, si è da poco assicurato 50 ettari di vigneto. A due passi dalla tenuta del mito del rock è nata una joint venture tra il Barone Benjamin de Rothschild discendente di una delle piu’ influenti e potenti famiglie nel mondo degli affari e del vino e di Laurent Dassault rampollo multimilionario e proprietario della fabbrica francese produttrice dei jet Falcon. E ancora proprio in Valle de Uco fioriscono romantici rifugi, ‘cave boutique’ e winelogde con suite da favola strette fra i vigneti e piccole spa dove il vino diventa prezioso nutrimento per la pelle oltre che nettare potente per il palato. In Valle de Uco anche Makia sta preparando il suo winelodge. Una dozzina di ampi locali affacciati su uno spettacolare patio comune con piscina a sfioro sui vigneti. E per dar appeal al progetto, la possibilità per chi acquista porzioni di vigneto di fare propria una delle grandi suite, veri propri appartamenti di lusso di ampiezza variabile fra i 60 e gli 100 metri quadrati a un costo compreso fra i 110 e i 180.000 dollari americani. Spazi prestigiosi dove trascorrere periodi dell’anno o vacanze da sogno o da mettere a reddito, favoriti dall’esplosione dell’enoturismo del lusso che in tutta la regione di Mendoza non conosce crisi, con la prospettiva di interessanti remunerazioni.
Makia, unastoria di vino
E’ il 2006 quando tre imprenditori romagnoli, Luca Branzanti proveniente dal settore del vino, Patrik Caminati dal settore della Finanza e della gestione d’impresa e Gianfranco Manuzzi imprenditore nel settore del turismo decidono il loro viaggio in Argentina alla scoperta di vini di grande carattere e la forte espressività, così diversi dai quelli che erano abituati a degustare nel “vecchio mondo”.
Ed è l’incontro con i vigneti inondati dal sole della Valle de Uco, adagiati e protetti in alta quota dalla cordigliera andina, che cambia loro la vita. Acquistano 100 ettari di terra già parzialmente impiantati a vigna per farne un’azienda vitivinicola modello sfruttando il terroir unico, la bellezza selvaggia della valle, le caratteristiche derivante dall’altitudine dei vigneti, dall’escursione termica e dall’irraggiamento solare. I vigneti impiantati ad altissima densità (8.000 piante per ettaro) consentono di ottenere la massima qualità delle uve che poi danno vita ai vini di Makia. La vendemmia 2011 ha prodotto circa 3.500 ql. di uve di altissima qualità, soprattutto Malbec, Merlot e Sauvignon Blanc. La raccolta, rigorosamente a mano, insieme alle tecnologie più moderne e al rigoroso controllo di tutte le fasi del processo di vinificazione, permette di ottenere la massima espressione del terroir. Due diverse le linee di vino, la Linea Classica: Malbec, Merlot, Sauvignon Blanc, Torrontes e la Linea Riserva: Talante Malbec Reserva, Libre Sauvignon Blanc Reserva, con una previsione di vendita a fine 2011 di circa 180.000 bottiglie e un mercato già aperto in 4 continenti, dalle Americhe, all’Europa, all’Asia, per un progetto destinato a crescere.