Sono i “Tortelli in Crescendo” di Spoleto – abbinati a un Altobella Doc 2022 dei Colli Maceratesi e all’opera La gazza ladra – realizzati da studentesse e studenti del Giancarlo De Carolis di Spoleto – il piatto vincitore dell’edizione “Capitale” di “Gioachino Rossini Grand Gourmet”, concorso per istituti alberghieri ideato per diffondere il verbo della cucina rossiniana e manifestare la natura ‘operosa’ della cultura di Pesaro 2024.
“Una bellissima edizione, quella 2024, di questa sfida – spiega Daniele Vimini, vicesindaco assessore alla Bellezza dal terzo piano di Casa Rossini – che assume anche una valenza particolare sia perché si svolge nell’anno della Capitale, sia per la grande rispondenza di adesioni da tutta Italia. Sono stati 14 i candidati al concorso; di questi 5 sono stati i selezionati per la finale”. Giornata che si è svolta anche alla presenza dell’alberghiero di Sarajevo, “Abbiamo infatti deciso di aprire – su invito – il concorso all’estero, e oggi siamo stati molti lieti di ospitare una rappresentanza dell’istituto della Bosnia ed Erzegovina, con cui la città ha un legame pluridecennale; che abbiamo voluto traslare anche sulla creatività della cucina e sulla reinterpretazione del messaggio del cucinare, vivere e mangiare ‘alla Rossini’ – che era un po’ il vivere al meglio, ‘all’italiana’ di due secoli fa. Ringraziamo l’istituto Santa Marta per l’organizzazione e per la sua autorevolezza che garantisce alla macchina organizzativa del concorso di funzionare al meglio e continuare in questo ‘crescendo’ di prestigio del ‘Gioachino Rossini Grand Gourmet’ che raccoglie sempre più curiosità e prestigio per il tema rossiniano su cui si concentra, per il valore della giuria che lo compone e per il rigore del suo svolgimento” ha concluso Vimini.
Presente, in collegamento, anche Marco Di Ruzza, ambasciatore italiano in Bosnia Erzegovina, che ha sottolineato: “Siamo felici di portare un piccolo contributo a questo progetto, coinvolgendo l’istituto alberghiero di Sarajevo. È una collaborazione che cementerà la nostra storica amicizia con Pesaro, una città accomunata con Sarajevo per l’arte, la musica e la cultura in particolare. E che riuniamo oggi nel segno dei due grandi amore del maestro Rossini, la musica e la cucina che non hanno tra loro alcuna contraddizione: entrambe sono espressioni artistiche, entrambe hanno come elemento comune la bellezza”.
Obiettivo del concorso, riservato agli studenti delle classi terze, quarte e quinte di enogastronomia, cucina, pasticceria, sala e vendita degli istituti professionali alberghieri, è stimolare la creazione di piatti originali e moderni, basati sui prodotti amati da Gioachino Rossini, alla ricerca di nuove esperienze di piatto, vino e musica rossiniana, e alla conoscenza della vita e delle opere del grande musicista e gourmet.
A giudicare piatti e abbinamenti è stata la giuria composta da: Elsa Mazzolini de La Madia (presidente); Roberto Franca, dirigente scolastico dell’istituto alberghiero Santa Marta; lo chef Giuseppe Portanova; Eliana Mennillo, contitolare del Rossini Bistrot; Giuseppe Giovanetti, esperto su dimensione ‘gourmet’ di Rossini; Catia Amati, della Fondazione Rossini; Raffaele Papi, sommelier. “La scelta è stata molto complessa – ha detto Mazzolini -. Le scuole – allievi e insegnanti – si sono impegnate nella ricerca storica, artistica ed enogastronomica legata al Maestro”. “I candidati hanno lavorato in maniera ordinata e pulita – ha aggiunto Portanova -, presentando piatti interessanti. Tutti avevano delle piccole imperfezioni, che è normale siano presenti in proposte realizzate da chi sta crescendo e studiando e che oggi si è confrontato con un altro aspetto di questo bellissimo lavoro: la competitività e l’adrenalina, componenti con cui, svolgendo questa professione, dovrete imparare a convivere”. Papi ha rivolto il suo plauso a ragazze e ragazzi, “c’è bisogno di voi e della vostra passione, che avete ‘servito’ anche nella mise en place – in questo settore”. Amati, sulla parte musicale, ha precisato, “Grazie agli allievi e ai loro insegnanti che hanno cominciato un percorso sull’ascolto e la conoscenza di Rossini. In ogni piatto è stato portato un elemento che si sposa benissimo con l’eredità rossiniana”.
I PREMI
Agli alunni vincitori – Cristin Kooliath, 4^A Eno; Chiara Nicoletta, 4^A Eno; Emanuele Filloramo, 4^B sala – oltre al titolo di “Gioachino Rossini Grand Gourmet” 2024, è stata assegnata l’opportunità di svolgere uno stage presso il ristorante Portanova di Urbino. L’istituto Giancarlo De Carolis di Spoleto, ha ricevuto 1000 euro in attrezzature da laboratorio di cucina o di sala. A tutti i partecipanti verrà rilasciato l’attestato di partecipazione all’iniziativa, l’Epistolario rossiniano della Fondazione Rossini; la guida dei vini regionali AIS Marche per gli abbinamenti dei vini ai piatti.
PARTECIPANTI ALLA FINALE
Ad accedere alle fasi finali del concorso, sono stati 5 alberghieri d’Italia.
Il Giancarlo De Carolis di Spoleto (PG), con la ricetta “Tortelli in Crescendo” di Spoleto abbinato a un Altobella Doc 2022 dei Colli Maceratesi e a La gazza ladra.
L’Ipsseoa Severo Savioli di Riccione, con il suo “Filetto alla Rossini in Riviera adriatica“, abbinato a un Verdicchio dei Castelli di Jesi Coroncino e a Sei sonate a quattro.
L’istituto Ugo Mursia di Carini (PA), con il “Falso cono alla stracciatella con cacao, perle e scaglie di cioccolato“, abbinato a un Verdicchio dei castelli di Jesi classico riserva Docg “Rincrocca” 2020, La Staffa e all’ouverture da La Cenerentola.
L’istituto Flora di Pordenone, con la sua “Overture Rossiniana” servita con un Verdicchio di Matelica Doc sulle note dell’ouverture dall’opera Guglielmo Tell.
L‘istituto Panzini di Senigallia, con la ricetta “Macaron Rossini“, da pasteggiare con vino e visciole dell’azienda vinicola Landi Luciano ascoltando l’ouverture dall’opera Guglielmo Tell.
ROSSINI GOURMET
“Gioachino Rossini, Grand Gourmet” fa parte del progetto “Rossini Gourmet” ideato per celebrare a tutto tondo la figura del maestro che a Pesaro ebbe i natali, noto a livello internazionale non solo per le sue doti musicali ma anche per la passione “gourmand”. Il progetto, manifesta la natura “operosa” della cultura, finalizzata al passaggio di competenze tra generazioni, generi, soggetti di diversa provenienza; dimostra l’importanza del confronto col sapere del passato e con le competenze degli individui per alimentare l’innovazione che è alla base dell’operosità pesarese e alle radici di un’arte del vivere.
Al progetto Rossini Gourmet e allo specifico concorso “Gioachino Rossini, Grand Gourmet” è riservato uno spazio importante nel programma di Pesaro 2024 – Capitale Italiana della Cultura perché “la cucina è un’arte, cerca modi inediti di combinazione fra i diversi ingredienti per produrre sapori che offrano, a chi l’assaggia, un’esperienza estetica da compiere attraverso il gusto. È così che la cucina ci mette in contatto con la bellezza” ha aggiunto Vimini.